Il segreto dell’economia agricola veneta sta nella varietà morfologica del suo territorio: dalla montagna alla collina scendendo in pianura fino al mare, cresce e si sviluppa una produzione che ha secoli di storia e si mantiene tuttora vitale al punto da costituire il 10% della produzione lorda vendibile dell’agricoltura nazionale. Dalla terra del Veneto, che nel settore impegna poco meno di 75 mila imprese attive, derivano infatti alcune delle eccellenze agroalimentari del mercato mondiale in grado di generare un valore di produzione pari a 5 miliardi di euro. L’agricoltura veneta, oggi fortemente meccanizzata, può vantare più di un primato: è leader nella produzione di vino, mais, soia, barbabietole da zucchero. Le colture erbacee hanno nel mais la coltura più estesa (250 mila ettari di superficie coltivata per 2,5 milioni di tonnellate di prodotto) seguita dal riso la cui coltivazione sta conoscendo un progressivo aumento della superficie coltivata (+ 10%), pari a4.100 ettari. I comparti orticolo e frutticolo si mantengono stabili ma il leader indiscusso della produzione agricola veneta rimane il vino: con una produzione di 1,1 milioni di tonnellate di uva e 8,3 milioni di ettolitri di vino, la vitivinicoltura del Veneto detiene il primato nazionale. La zootecnia, che negli ultimi anni ha conosciuto un forte calo della produzione di latte, oggi sembra essere in ripresa con un andamento positivo del +10%. La crisi iniziata nel 2009 sembra essere scemata anche per gl’allevamenti bovini e suini, che hanno riscontrato un aumento pari rispettivamente al +5 e al +15% mentre il comparto avicolo è ai massimi valori produttivi (+13%) con 460 mila tonnellate di carne prodotta. Non si arresta, invece, la flessione della pesca marittima scesa del 16,8% in quantità e del -8,9% in valore nonostante il Veneto sia una delle regioni con il maggior numero di imprese impiegate nel settore e ben sei mercati ittici all’ingrosso lungo l’Adriatico: Venezia, Chioggia, Caorle, Pila, Porto Viro e Scardovari nel Delta del Po, area quest’ultima sede di un vero e proprio Distretto ittico.
Una produzione internazionale
Ultima modifica: 8 Aprile 2021