Olimpiadi invernali 2026 in Veneto: il sostegno del Sistema camerale

APPOGGIO ALLA CANDIDATURA DEL VENETO PER LE OLIMPIADI INVERNALI 2026
Pozza: «Invito tutto il sistema delle Istituzioni a sostenere la candidatura
valutando le vaste e durature ricadute economiche, sociali e culturali»
 

 

Venezia, 23 marzo 2018 | Il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza e l’intero Sistema camerale veneto appoggiano con convinzione e concretezza la proposta del Governatore Luca Zaia di ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 sulle Dolomiti venete sollecitando a fare squadra le Provincie autonome di Bolzano Alto Adige e di Trento.

«E’ un’importante occasione» afferma Pozza «che non deve essere persa per il Veneto dal momento che in una visione nazionale alcune regioni del nord Italia hanno già goduto d’importanti eventi mondiali ed europei, vedi l’Expo per la Lombardia, i XX Giochi olimpici invernali per il Piemonte, Genova capitale europea della cultura per la Liguria».

«Sto con il governatore del Veneto» afferma il Presidente di Unioncamere Veneto Pozza «che ha annunciato la presentazione, entro il 31 del mese, al CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano – della manifestazione d’interesse della Regione per i Giochi invernali del 2026. All’adempimento formale della Giunta Regionale dovrà quindi seguire la preparazione del dossier, lavoro fondamentale che richiede specifiche competenze ed elevate capacità in ambito olimpico e sportivo che sapremo dare con la nostra collaborazione».

«Le montagne del Veneto» continua Pozza «possono a pieno titolo accogliere l’evento olimpico, che diverrebbe quindi un reale fattore di competitività. Il Veneto, infatti, è da sempre fortemente impegnato nei  temi dello sport, della responsabilità sociale del territorio e del rapporto armonico tra infrastrutture e ambiente, nell’attenzione alla fragilità delle aree montane. Dagli ultimi Giochi invernali tenutisi in Veneto, a Cortina nel 1956, si sono compiuti consistenti progressi riguardo installazionilogistica e ricettività. Cospicue saranno le ricadute economiche, che si diffonderanno su tutto il territorio e si prolungheranno per un lungo periodo. È giusto, allora, che tutto il Veneto partecipi al sostegno oltre che all’adesione ai Giochi olimpici che si possono appunto svolgere nelle diverse zone della regione».

«La candidatura del Veneto a sede dei Giochi Olimpici Invernali» puntualizza Pozza «rappresenta in assoluto un avvenimento sociale straordinario e un’occasione irrinunciabile di sviluppo per il sistema economico. Alla nostra regione appartiene una comunità con un eccezionale capitale sociale e civile, terreno ideale per la crescita economica. Il Veneto è leader per reddito prodotto (quasi 156 miliardi di euro correnti), numero di imprese registrate (488 mila), apertura internazionale (oltre 16 miliardi di saldo commerciale attivo) e presenze turistiche (circa 65 milioni, 4,4 milioni solo in montagna). Esso annovera il prestigioso distretto dello Sportsystem, contrassegnato per la produzione dello scarpone da sci, forse la più nota a livello nazionale e internazionale, e per la progettazione, creazione e commercializzazione di articoli sportivi e di un’ampia varietà multi-nicchia».

«Unioncamere del Veneto, come nel 2010 per la candidatura di Venezia ai Giochi olimpici e Paraolimpici 2020, si offre tramite il suo Centro Studi di curare un rapporto che analizzi i differenti impatti di natura economica, sociale e culturale sul massimo avvenimento sportivo mondiale».