Due avvisi di selezione e 190 imprese coinvolte in totale nel “Percorso di Trasformazione digitale e sostenibile delle PMI Venete”, 74 selezionate per il primo avviso con 14 studi di pre-fattibilità in corso, 116 PMI candidate al secondo bando chiuso a giugno.
I risultati del progetto PID Veneto, promosso grazie alla collaborazione tra Unioncamere del Veneto e Camere di Commercio locali tramite i Punti Impresa Digitale (PID), Regione del Veneto e Università di Padova, Ca’ Foscari Venezia e Verona, sono stati presentati venerdì 25 luglio 2025 alla riunione del Consiglio dell’Unione regionale, cui hanno partecipato anche l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto Roberto Marcato e i docenti dei tre Atenei veneti partner del progetto.
“E’ con grande soddisfazione che oggi condivido con i colleghi del Consiglio di Unioncamere del Veneto, con l’Assessore regionale Marcato, con gli Atenei coinvolti e con alcune delle imprese partecipanti i risultati del progetto PID Veneto – commenta il Presidente dell’Unione regionale Antonio Santocono – Come sistema camerale abbiamo scelto di accompagnare attivamente le imprese nella transizione digitale, spesso ancora frenata dalle dimensioni aziendali ridotte o da risorse limitate, offrendo loro l’opportunità di un percorso strutturato di formazione e mentoring. Gli esiti sono importanti e sono il segno della consapevolezza diffusa che la transizione digitale è la condizione per restare competitivi. Altro dato significativo è si tratta per la maggior parte di imprese piccole e micro dei settori dei servizi, del commercio e dell’industria, perché la digitalizzazione dev’essere un’opportunità per tutti, anche per le realtà più piccole, anche per chi opera nei settori tradizionali”.
“ln Veneto la politica si divide in due grandi blocchi: quello di chi ritiene che piccolo non sia assolutamente bello, e chi invece crede fortemente in un modello di sviluppo che coniughi innovazione e radicamento territoriale. – dichiara l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto Roberto Marcato– Le pmi venete hanno dimostrato, in particolare negli ultimi anni, una capacità di resistere e rinnovarsi davvero straordinaria, nonostante la crisi economica, nonostante la pandemia, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime. Noi siamo assolutamente consapevoli che la dimensione delle nostre imprese possa essere una fragilità, ma la risposta che diamo è sostenerle nel processo innovativo e nella digitalizzazione per consentire loro di essere competitive, in sinergia tra istituzioni, università e sistema camerale. Siamo riusciti a fare dei piccoli miracoli, abbiamo messo a terra milioni di euro per le nostre imprese, e questo fa ben sperare anche per il futuro”.
La digitalizzazione delle PMI rientra infatti tra le funzioni istituzionali delle Camere di commercio a seguito della riforma del sistema camerale del 2016.
Il progetto ha coinvolto attivamente le Camere di Commercio regionali tramite i Punti Impresa Digitale (PID) e le le Università di Padova, Ca’ Foscari Venezia e Verona in un’articolata attività di ricerca scientifica integrata a sostegno delle imprese locali. Grazie alla sinergia tra ricerca universitaria e tessuto produttivo locale, il progetto ha creato un modello strutturato e trasferibile di collaborazione interateneo e un’occasione di dialogo e scambio tra il mondo accademico ed il mondo imprenditoriale Veneto.
La sinergia tra sistema camerale, PID e mondo accademico ha permesso di coniugare rigore scientifico e operatività, valorizzando il know-how universitario nella costruzione di percorsi formativi e di consulenza su misura per le imprese.