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Numero 12 |
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30
Giugno 2009 |
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GIORNATA
INFORMATIVA SULLE OPPORTUNITA’ D’INVESTIMENTO NEL SENEGAL E NELLA
SIERRA LEONE ROMA, 21 LUGLIO 2009
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Desideriamo
informarVi che la Direzione Generale per l’Africa sub Sahariana del
Ministero degli Affari Esteri organizza, martedì 21 luglio p.v. presso
la Sala Conferenze Internazionali del Ministero degli affari Esteri, P.le
della Farnesina 1, Roma, una giornata informativa dedicata alle opportunità
d’investimento e di rapporti commerciali con il Senegal e con
la Sierra Leone.
L’evento inizierà con l’intervento del Ministro degli Affari Esteri,
On.le Franco Frattini, previsto per le ore 9,45.
Saranno presenti il Presidente della Repubblica della Sierra Leone, S.E.
Ernest Bai Koroma, e il Ministro per l’Industria e del Commercio del
Senegal, Mamadou Diop. Entrambe le personalità politiche ospiti saranno
accompagnate da delegazioni tecniche.
Sono previsti, inoltre incontri bilaterali tra le imprese italiane ed i
rappresentanti delle delegazioni sierraleonesi e senegalesi.
Le priorità settoriali espresse dalle autorità sierraleonesi sono le
seguenti:
- Agricoltura
e agroindustria (esposizione di materie prime e modernizzazione del
settore, trasformazione e conversione dei prodotti)
- Infrastrutture
e Costruzioni (costruzione dighe, strade e autostrade)
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- Industria
meccanica
- Produzione
e distribuzione di energia, specie da fonti rinnovabili
- Turismo
(rivitalizzazione del settore danneggiato a guerra civile)
- Trasporti
- Industria
della pesca
Le
autorità senegalesi hanno indicato i seguenti settori di interesse:
- Agricoltura
e agroindustria (aspetti relativi all’intero ciclo della produzione,
inclusa la meccanizzazione dei processi produttivi).
- Infrastrutture
(strade e autostrade, ferrovie e porti)
- Costruzioni
(edilizia abitativa e ingegneria civile, come anche, materiali per la
costruzione, arredamento e articoli sanitari)
- Industria
meccanica
- Industria
della pesca
- Telecomunicazioni
- Trasporti
(autotrasporti pesanti, autoveicoli e motoveicoli per il trasporto
urbano).
Per
maggiori informazioni - Roberto Bassetto - tel. 041 0999411; roberto.bassetto@eurosportelloveneto.it.
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INIZIATIVE DI PROSSIMA
ATTUAZIONE |
CORSO DI
EUROFORMAZIONE - Marghera-Venezia, 8/4/2009-3/7/2009 |
Eurosportello – Unioncamere del Veneto, con il co-finanziamento
della Regione Veneto, organizza il Corso di Euroformazione 2009, che si
terrà, con cadenza settimanale, a partire da mercoledì 8 aprile 2009
fino al 3 luglio 2009.
Il Corso, completamente gratuito ed aperto a tutti, sarà articolato in 25
sessioni, frequentabili singolarmente, dedicate ai più rilevanti temi del
diritto e della politica europea (programma
allegato). La frequenza, inoltre, sarà valida ai fini della pratica
professionale di Avvocato e Consulente del Lavoro.
Per iscriversi basta inviare via fax o tramite e-mail la scheda di
adesione, almeno una settimana prima della data di realizzazione del
modulo cui si è interessati a partecipare.
http://www.eurosportelloveneto.it/corsoProgettazione.asp?mnuSel=11
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OPPORTUNITA’
COMMERCIALI PER LE AZIENDE DEL VENETO DURANTE I FESTEGGIAMENTI DEL
COLUMBUS DAY - NEW YORK, 5 -18 OTTOBRE 2009 |
Desideriamo
informarVi che la Regione del Veneto, in collaborazione con la
Columbus Citizens Foundation, parteciperà agli eventi della festa
nazionale statunitense del Columbus Day nel mese di ottobre 2009 per due
settimane con un proprio spazio espositivo di 400 mq. nella stazione
centrale di New York.
Le imprese venete possono cogliere questa importante opportunità di
amplificare la propria visibilità nel mercato statunitense sponsorizzando
il proprio marchio in un ulteriore spazio espositivo di 400 mq..
Le modalità di partecipazione previste sono innumerevoli e i mezzi
coinvolti durante questa |
kermesse,
oltre allo spazio espositivo di concezione innovativa che vede il
passaggio di oltre 1 milione di persone al giorno, prevedono spot
pubblicitari durante le dirette TV trasmesse in tutti gli Stati Uniti e
altri importanti eventi a New York.
Convinti dell’importanza di questo evento e consapevoli degli imponenti
mezzi finanziari ed umani investiti dalla Regione del Veneto invitiamo le
aziende del Veneto a cogliere questa opportunità.
Per maggiori informazioni - Roberto Bassetto - tel. 041 0999411 roberto.bassetto@eurosportelloveneto.it
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NORMATIVA
COMUNITARIA |
POLITICA
DEL LAVORO-OCCUPAZIONE |
REGOLAMENTO
(CE) N. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009
che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo
europeo di adeguamento alla globalizzazione (GUUE
L 167/2009)
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TUTELA
DELLA
SALUTE |
REGOLAMENTO
(CE) N. 469/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 maggio
2009 sul
certificato protettivo complementare per i medicinali (Versione
codificata) (Testo rilevante ai
fini del SEE) (GUUE
L 152/2009)
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TELECOMUNICAZIONI,
SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE |
RACCOMANDAZIONE
della
Commissione del 7 maggio 2009 sulla regolamentazione delle tariffe di
terminazione su reti fisse e mobili nella UE (2009/396/CE) (GUUE
L 124/2009)
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AGRICOLTURA |
REGOLAMENTO
(CE) N. 491/2009 del
Consiglio del 25 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007
recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni
specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (GUUE
L 154/2009)
REGOLAMENTO
(CE) N. 537/2009 della
Commissione del 19 giugno 2009 recante modifica del regolamento (CE) n.
1235/2008, con riguardo all’elenco dei paesi terzi di cui determinati
prodotti agricoli ottenuti con metodi biologici devono essere originari
per poter essere commercializzati all’interno della Comunità (Testo
rilevante ai fini del SEE) (GUUE
L 159/2009)
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APPROFONDIMENTI |
"ERASMUS
PER GIOVANI IMPRENDITORI"
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Unioncamere
del Veneto ed Eurosportello del Veneto in collaborazione con la rete
regionale dei Servizi Nuova Impresa delle Camere di Commercio e Aziende
Speciali del Veneto promuove il programma "Erasmus per giovani
imprenditori" http://www.eicveneto.it/gymnasium.asp.
Questo
programma si propone di favorire l'imprenditorialità, la
concorrenzialità e l'internazionalizzazione delle imprese in fase di
avvio attraverso esperienze di scambio tra aspiranti imprenditori ed
imprenditori già affermati di altri paesi membri dell'Unione Europea.
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DI
COSA SI TRATTA?
Questo
programma dell'Unione Europea:
-
offre
ai nuovi imprenditori la possibilità di imparare cose nuove da un
imprenditore già affermato che gestisce una piccola o media impresa
in un altro Paese dell'UE;
-
favorisce
lo scambio di esperienze tra imprenditori nuovi e imprenditori
affermati;
-
facilita
l'accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali
partnercommerciali;
-
rafforza
i network di imprenditori e piccole/medie imprese;
-
permette
a imprenditori affermati di sviluppare nuove relazioni commerciali e
scoprire opportunità di mercato in un altro Paese dell'UE.
COME
FUNZIONA:
i
Nuovi imprenditori si recano in un altro Paese dell'UE e collaborano con
un imprenditore già affermato nella sua impresa. L'abbinamento fra i
nuovi imprenditori e gli imprenditori ospitanti viene realizzato grazie
all'intermediazione di Unioncamere del Veneto -Eurosportello del Veneto. |
A
CHI SI RIVOLGE:
- "Nuovi
imprenditori", riferendosi con questo termine, aspiranti
imprenditori che stanno seriamente pianificando di costituire una
propria impresa o l'hanno costituita nel corso degli ultimi tre anni.
- “Imprenditori
ospitanti”, riferendosi con questo termine a imprenditori
affermati che vogliono sviluppare le loro competenze sul piano
dell’internazionalizzazione e conoscere l’opportunità di mercato
in un altro paese attraverso l’esperienza di accoglienza del nuovo
imprenditore straniero.
DURATA
DEGLI SCAMBI:
da
uno a sei mesi, anche frazionabile in "slots" di minimo una
settimana. Il periodo di scambio deve comunque essere completato
nell'arco di 12 mesi e svolgersi nel periodo da maggio
2009 a
giugno 2010.
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Il
sito web della manifestazione è www.erasmus-entrepreneurs.eu
dove è possibile fare degli approfondimenti in merito. Gli
imprenditori interessati possono aderire all’iniziativa compilando la
scheda di registrazione allegata (FORMULARIO
DATI IMPRENDITORE OSPITANTE o FORMULARIO
DATI NEO-IMPRENDITORE) ed inviarla via mail europa@eurosportelloveneto.it
A
disposizione per eventuali informazioni (dott.ssa Geyleen Gonzalez Vera
e-mail: geyleen.gonzalez@eurosportelloveneto.it
e dott.ssa Daniela Nardello e-mail: daniela.nardello@eurosportelloveneto.it
- tel. 041 0999411 - fax 041 0999401)
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USCIRE
DALLA CRISI GRAZIE ALLE IMPRESE
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Il
futuro presidente di Business Europe, Jurgen Thumann, che si insedierà il
prossimo 1 luglio, in occasione di una conferenza stampa tenutasi a
Bruxelles nei giorni scorsi, ha dichiarato che è assolutamente necessario
che il mondo politico e quello imprenditoriale cooperino strettamente per
riportare l’economia europea a livelli positivi. I programmi di rilancio
economico non sono infatti sufficienti a far crescere l’economia
europea, ed è pertanto necessario che il mondo degli affari si adoperi
per migliorare la situazione, per esempio accelerando l’attuazione di
riforme strutturali, ristabilendo i flussi dei crediti, rendendo il lavoro
del mercato più flessibile e resistendo a qualsiasi forma di
protezionismo. |
FINANZIAMENTO DELLA BEI
AL BANCO POPOLARE |
La
Banca Europea per gli Investimenti ed il Banco Popolare hanno firmato il
16 giugno un accordo riguardante un’operazione di finanziamento globale
di 300 milioni di euro, che comporta un contributo pari a 2/3
dell’importo totale destinato al finanziamento di PMI che attuano
iniziative ed investimenti nel settore industriale, turistico e dei
servizi, ed un prestito di 100 milioni di euro che miri a sostenere enti
locali e società di servizio pubblico.
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FINANZIAMENTO DELLA BEI
AL GRUPPO FIAT |
La
Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ed il gruppo Fiat hanno firmato,
lo scorso 16 giugno, il contratto riguardo il finanziamento, approvato a
marzo dalla BEI, di 400 milioni di euro, destinato a sostenere i progetti
di ricerca e sviluppo del gruppo italiano. Tale contributo si inserisce
nel Meccanismo europeo per i prodotti puliti, programma della BEI
destinato ai produttori europei che investono per ridurre le emissioni di
carbonio ed aumentare l’efficienza energetica, puntando oltretutto a
rafforzare la propria competitività nel contesto attuale.
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AIUTACI A
MIGLIORARE LA
NOSTRA NEWSLETTER |
La Redazione di Eurosportello Informa propone un
breve questionario di valutazione sul prodotto, al fine di migliorare e
adeguare il servizio in base alle esigenze dei lettori. La Redazione invita
pertanto i lettori a compilare, e rinviare via fax al numero 041.0999401,
il questionario accedendo al link: http://www.eurosportelloveneto.it/documenti/questionario.doc
.
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GARE D’APPALTO |
Visualizza le GARE
D'APPALTO
per lavori, servizi e forniture. Per ricevere le gare selezionate in base al vostro
settore d’attività, iscrivetevi al servizio gratuito EUROAPPALTI .
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RICERCA
PARTNER |
Ricerca le Idee progettuali di
partner stranieri
interessati a presentare progetti europei con partner
italiani. |
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BANDI
EUROPEI |
Apri l’elenco completo dei bandi UE
aperti,
selezionati dalla Gazzetta ufficiale serie C e dai siti delle diverse
Direzioni Generali della Commissione Europea. |
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BANDI FONDI
STRUTTURALI |
Programma
operativo F.S.E. 2007-2013. Asse I "Adattabilità”. Realizzazione
di interventi di riqualificazione e reinserimento occupazionale di
lavoratori coinvolti in crisi aziendale, settoriale o professionale -
Categoria di intervento 64
Scadenza:
15/09/2009
Per ulteriori informazioni:
http://www.regione.veneto.it/Bandi+Avvisi+Concorsi/Bandi/FSE+adattabilita+intervento+64+2008.htm
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GUIDA AI FINANZIAMENTI DELL'UNIONE
EUROPEA |
Si informa che sul sito di Eurosportello del
Veneto è disponibile la Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea
2009. Per scaricarla: http://www.eurosportelloveneto.it/pubblicazioni/GUIDA2009.pdf |
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BANDI
EUROPEAID |
''Exchange
of International Best Practices in Education'' - Actions in India and
Overseas - "Sarva Shiksha Abhiyan" (SSA II) for Universalizing
Elementry Education in India .
Numero di riferimento EuropeAid : 128772;
deadline:
25 settembre 2009. |
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EURO COOPERAZIONI |
Visualizza
l’elenco delle aziende straniere che cercano cooperazioni
internazionali |
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SPORTELLO EUROPA
ROMANIA |
Lo
Sportello Europa Romania nasce
nel gennaio 2008 per dare supporto alle PMI italiane nella ricerca di
informazioni sui fondi strutturali erogati dalle autorità romene nel
periodo 2007-2013. E’ il risultato di un accordo tra alcune istituzioni
italiane che da tempo operano
in Romania per
sostenere l’imprenditoria italiana nei suoi processi di
internazionalizzazione, e che vantano notevole esperienza nella gestione
di programmi comunitari.
Lo Sportello, istituito presso
la Camera
di Commercio italiana per
la Romania
, fornisce informazioni a tutti gli imprenditori italiani desiderosi di
saperne di più sui fondi strutturali e sulle opportunità di
finanziamento che questi offrono.
Per ottenere maggiori informazioni sui bandi già pubblicati, su quelli
di prossima attivazione, sulle condizioni di eleggibilità e per ricevere
la newsletter periodica sui fondi strutturali Vi preghiamo di contattare
il referente dello Sportello Europa Romania.
Sportello Europa Romania
c/o Camera di Commercio italiana per
la Romania
Tel: +40 (0)21 310.23.15/16/17 – Fax: +40 (0)21 310.23.18
E-mail: sportelloeuropa@cameradicommercio.ro
Str. Franceza 13 – 2° piano
030102 Bucarest – Romania
Referente:
Matteo Peri
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NEWS FONDI
STRUTTURALI
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Programma
Operativo Sviluppo delle Risorse Umane |
Al via i primi
tre progetti strategici dell’Agenzia Nazionale per la Forza Lavoro
(ANOFM) |
Circa due
settimane per conoscere i risultati del processo di valutazione relativo
al 2008 |
Il
22 giugno 2009 sono stati presentati i primi tre progetti strategici
dell’ANOFM. L’evento si è tenuto presso la sede dell’ANOFM in
presenza del Ministro del Lavoro, della Famiglia e della Protezione
Sociale.
I progetti lanciati sono:
Ø
Progetto SCOR:
opportunità, per la comunità rurale, di avviare un’attività
indipendente e di sviluppare delle competenze e delle capacità
professionali;
Ø
Progetto PROSELF:
promozione di servizi di tipo self-service e modernizzazione del sistema
di erogazione dei servizi pubblici grazie all’apertura di 47 centri
automatizzati nelle sedi territoriali dell’ANOFM;
Ø
Progetto SCOP:
specializzazione dei Consiglieri di Orientamento Professionale attraverso
il consolidamento e la modernizzazione del sistema di formazione
professionale del personale del Servizio Pubblico di Occupazione (servizi
efficienti, standard di qualità adeguati alle richieste e alle attese dei
clienti).
|
La
selezione è stata terminata e la valutazione dei progetti presentati nel
2008 a valere sul POS DRU e i rapporti finali saranno approvati
entro qualche giorno.
Si tratta complessivamente di circa 2.800 progetti presentati, di cui
circa il 30% è stato selezionato per l’erogazione del finanziamento e i
cui beneficiari riceveranno presto le notifiche di approvazione.
Per i bandi lanciati nel 2009 non sono stati sinora registrati molti
progetti; una delle ragioni potrebbe essere l’attesa dei risultati
relativi al 2008 e la ripresentazione dei progetti respinti l’anno
scorso nel periodo a venire.
Tra gli errori più frequenti registrati nella sessione 2008 vanno
ricordati:
Ø
l’aver
menzionato l’identità del sollecitante nella richiesta di
finanziamento;
Ø
il
superamento del budget;
Ø
la
non eleggibilità dei gruppi target;
Ø
la
non eleggibilità di alcune attività all’interno del progetto
presentato.
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Programma
Nazionale di Sviluppo Rurale |
Oltre un milione
di richieste presentate per le sovvenzioni relative alle superfici
agricole |
Il settore
avicolo è stato penalizzato nell’accesso ai fondi europei |
L’Agenzia
per i Pagamenti e gli Interventi per l’Agricoltura (APIA) ha terminato
il 9 giugno la procedura di ricevimento delle richieste per le sovvenzioni
agricole per l’anno in corso.Nell’intervallo 2 marzo - 9 giugno sono
state presentate 1.121.207 richieste per una superficie complessiva di
9.513.836 ettari . Il numero maggiore di richieste è stato registrato
nelle provincie di Dolj (61.004 domande), Suceava (56.492 richieste) e Olt
(50.364 richieste). Rispetto al 2008 è stata registrata una diminuzione
di richieste (circa 9.000 in meno); quelle depositate hanno tuttavia
riguardato una superficie maggiore (di oltre 120.500 ettari rispetto
al 2008).I beneficiari delle sovvenzioni sono le persone fisiche e/o
persone giuridiche che lavorano i terreni per i quali viene sollecitato il
pagamento (proprietari, concessionari, etc…).Se il proprietario ha dato
il terreno in concessione, il sostegno finanziario viene erogato a chi
lavora effettivamente il terreno.Gli incentivi erogati provengono dal
Fondo Europeo di Garanzia Agricola, dal Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale e dal budget statale attraverso il Ministero
dell’Agricoltura, dei Boschi e dello Sviluppo Rurale.
|
La
penalizzazione di cui soffre il settore avicolo in Romania è stata
sottolienata da Ilie Van, Presidente dell’Unione degli Allevatori
Avicoli della Romania. Questi ha anche aggiunto che il settore necessita
di almeno 200 milioni di euro per allinearsi alle norme europee in materie
di gabbie per gli allevamenti e che, in mancanza di crediti agli
investimenti e di fondi europei, non sarà possibile rispettare la
scadenza imposta dall’UE per tali adeguamenti, e cioè il 1 gennaio
2012. Attraverso la misura 121, che consente la modernizzazione di aziende
agricole, soltanto due soggetti hanno ottenuto dei fondi europei, ed in
entrambi i casi si è trattato di somme piuttosto basse. L’avicoltura è
l’unico settore zootecnico romeno in grado di soddisfare le richieste
del mercato interno.Secondo i dati ufficiali disponibili, esistono in
Romania circa 600-700 aziende avicole per la produzione di uova e carne.
Nel 2008 la produzione totale è stata di 370.000 tonnellate di carne e
1,4 miliardi di uova. |
VARIE |
Lanciato il primo
bando per il Programma di Cooperazione Ungheria-Slovacchia-Romania-Ucraina
2007-2013 |
Il
Ministero dello Sviluppo Regionale, in qualità di Autorità Nazionale
responsabile per l’attuazione del Programma, ha annunciato il 16 giugno
u.s. il lancio del primo bando.
Saranno finanziate le attività di cooperazione transfrontaliera nei
seguenti settori: economia sostenibile, turismo, sviluppo delle risorse
umane, educazione, cooperazione culturale, innovazione, protezione della
natura e dell’ambiente.
I beneficiari eleggibili sono le amministrazioni pubbliche locali e le
loro associazioni, le associazioni micro regionali e le istituzioni
subordinate, le organizzazioni no profit (chiese, fondazioni,
associazioni, organizzazioni pubbliche, società di interesse pubblico),
le istituzioni del sistema scolastico, le camere di commercio, le
amministrazioni dei parchi naturali, le agenzie per l’occupazione della
forza lavoro, etc…
In ogni progetto deve essere coinvolto, in qualità di partner, almeno
un’organizzazione ucraina e una degli altri tre Stati membri (Ungheria,
Slovacchia o Romania) situata in un’area eleggibile.
Le aree eleggibili comprendono due Province dell’Ungheria (Szabolcs-Szatmár-Bereg
e Borsod-Abaúj-Zemplén), tre Province della Romania (Satu Mare,
Maramures e Suceava), due della Slovacchia (Košice e Prešov) e tre
dell’Ucraina (Zakarpatska, Ivano-Frankivska e Chernivetska).
I progetti vanno presentati presso la Segreteria Tecnica Comune del
Programma, a Budapest, entro il 22 settembre 2009 (14:00 ora locale). |
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SPORTELLO BALCANI |
NEWS CROAZIA
|
Il
premier croato, Ivo Sanader, durante la “Giornata
dell’Imprenditore”, tenutasi a Zagabria nei giorni scorsi, ha
dichiarato che la Croazia è pronta a varare nuove misure anticrisi se sarà
necessario. Il premier ha dichiarato che, grazie alle misure adottate dal
governo e dalla Banca centrale, la Croazia ha evitato il duro colpo della
crisi. La collaborazione con la Banca centrale croata ha consentito di
mantenere la stabilità del sistema bancario in un momento difficile. Il
premier non esclude poi l’approvazione di nuove misure per attutire gli
effetti della recessione: uno dei sacrifici già sostenuti è stato il
taglio degli stipendi dei dipendenti statali e di quelli pubblici. Non va
dimenticato che, anche in un contesto difficile com’è quello attuale,
il Fondo monetario internazionale non ha mancato di esprimere la sua
soddisfazione per il quadro dell’economia croata e per la decisione con
la quale i vertici statali affrontano la situazioni.
L’assestamento approvato a inizio aprile è stato giudicato
“adeguato” alle circostanze. |
La
Croazia riceverà complessivamente circa 42 milioni di euro per 17
progetti nell’ambito della componente "Assistenza alla transizione
e sviluppo istituzionale" del programma di assistenza preadesione IPA
per il 2008. Oltre al finanziamento europeo, il governo assicurerà altri
fondi per i progetti, che saranno usati per rafforzare le istituzioni
democratiche, l’amministrazione statale, le riforme economiche, la
cooperazione regionale e la riduzione della povertà. Saranno inoltre
usati per l’adozione dell’intero “acquis communautaire” dell’UE,
soprattutto in merito alla preparazione per l’implementazione della
politica di coesione e dell’agricoltura della Commissione Europea. Il
capo della Delegazione della Commissione Europea per la Croazia, Vincent
Degert, ha dichiarato che una delle maggiori sfide per il Paese nel
percorso verso l’UE è l’incremento dell’uso degli aiuti finanziari
europei: la Croazia ha utilizzato circa l’85% dei fondi dei programmi
CARDS e PHARE e circa il 65% del SAPARD. Il programma IPA, che copre il
periodo 2007-2013, fornirà 749,8 milioni di euro al paese entro il 2011. |
NEWS
SERBIA |
v
Lo
scorso 19 giugno il vicepresidente del governo serbo per le
integrazioni europee, Bozidar Djelic, ha raggiunto a Bruxelles un
accordo con il commissario dell’Unione europea per l’allargamento,
Olli Rehn, sulle condizioni per ottenere un sussidio al bilancio di
100 milioni di euro, che dovrebbe essere erogato in due fasi, entro il
secondo trimestre del 2010. Tale sussidio, che sarà presentato il 3
luglio p.v. durante la sessione del Comitato IPA, avrà delle
particolari condizioni, da una parte legate all’applicazione
dell’accordo della Serbia con il Fondo Monetario Internazionale e
dall’altra all’implementazione delle leggi europee all’interno
del paese. Con questi fondi dovrebbe essere recuperato il deficit dei
redditi fiscali della Repubblica di Serbia. Durante la missione a
Bruxelles, Djelic ha inoltre riscontrato la ferma volontà della
Commissione europea di modificare i regolamenti giuridici in materia
di visti, rendendo possibile dunque la loro liberalizzazione per i
Paesi dei Balcani occidentali.
|
v Nei
giorni scorsi si è tenuto a Bruxelles il summit dei leader
dell’Unione europea, in cui però non si è parlato
dell’applicazione dell’accordo commerciale transitivo con la
Serbia , argomento che il vicepresidente del governo serbo per le
integrazioni europee, Bozidar Djelic, si auspica venga trattato entro
l’autunno di quest’anno. Uno dei motivi per cui non è stata
approfondita la questione è che l’Olanda è l’unico Paese che si
oppone allo sblocco degli accordi commerciali tra Serbia ed Unione
europea. Con la nuova presidenza svedese la situazione potrebbe
tuttavia migliorare già entro la fine di quest’anno.
|
v L’Italia
risulta tra i primi cinque investitori in Serbia: finora circa 800
milioni di euro di investimenti italiani sono entrati nel Paese.
Inizialmente gli investimenti risultavano per lo più indirizzati al
mercato finanziario; ora le banche italiane, quali Intesa, Unicredit e
Findomestic, costituiscono circa il 25% del mercato bancario in
Serbia. La Fiat ha inoltre aumentato la capacità di
produzione delle macchine a Zastava da 40 a 120 macchine al
giorno, dopo l'addestramento del personale ed il miglioramento dei
processi di lavoro, e si aspetta che da settembre di quest’anno
vengano prodotti 200 veicoli al giorno.
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SPORTELLO APRE
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RICHIESTA
DI ESPERTI INDIPENDENTI ALL’ISTITUTO EUROPEO DI
INNOVAZIONE E TECNOLOGIA
|
L'Istituto
europeo di innovazione e tecnologia (EIT) ha pubblicato un invito per
potenziali esperti indipendenti destinati ad assistere l'EIT nello
svolgimento di compiti legati alla valutazione e all'attuazione delle
Comunità della conoscenza e dell'innovazione(CCI).
I candidati devono avere una buona conoscenza della lingua inglese scritta
e parlata ed in possesso di un alto livello di esperienza professionale in
uno dei seguenti settori:
- energia sostenibile;
- mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento a detti cambiamenti;
- società dell’informazione e della comunicazione del futuro;
- creazione aziendale e capitale di rischio;
- innovazione di imprese esistenti;
- insegnamento aziendale;
- ricerca e sviluppo di prodotti.
Un alto livello di competenza è richiesta in altri settori riportati in
una lista disponibile sul sito web dell'EIT. Per ulteriori informazioni,
visitare: http://eit.europa.eu/experts.html
.
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NFN
APERTO AL MONDO PRODUTTIVO |
L’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Ente Pubblico di Ricerca intende
promuovere, entro il mese di Luglio 2009, una iniziativa di respiro
nazionale, rivolta alla valorizzazione, in ambito produttivo, delle
metodologie e delle tecnologie legate alle attività di ricerca dell’INFN
, per favorire l’inserimento, nel mondo produttivo, di Ricercatori e
Tecnologi qualificati.
I campi di intervento di tale iniziativa riguardano sia le attività
industriali cosiddette high-tech, sia l’industria tradizionale
interessata ad un’accelerazione della innovazione dei propri processi
produttivi.
Fulcro dell’iniziativa è il trasferimento, per un periodo fino a due
anni presso le industrie che manifesteranno il loro interesse di personale
INFN, già impegnato con contratti di lavoro subordinato a tempo
determinato, in recenti imprese scientifiche di rilevanza nazionale ed
internazionale, nell’ambito delle quali il personale ha potuto acquisire
una formazione professionale versatile e di eccellenza.
Dopo una procedura di selezione nazionale a cura dell’INFN, il personale
di cui sopra sarà messo a disposizione dell’industria. |
Il
bando prevede quaranta posizioni ed è riservato ai titolari di un
contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con l’INFN in vigore
alla data di scadenza per la presentazione delle domande, ovvero i cui
effetti siano cessati da non più di sei mesi antecedenti la data
medesima.
L’assegno sarà a totale carico dell’INFN per il primo anno ed a
co-finanziamento al 50% per l’eventuale secondo anno. L’abbinamento
del personale vincitore della selezione nazionale con il Partner
Industriale, avverrà seguendo la graduatoria di merito, tenuto conto dei
profili professionali di interesse per l’industria. Il trasferimento
all’Industria dei vincitori, potrà essere effettuato a partire dalla
data di sottoscrizione del contratto di lavoro.
Le industrie saranno invitate a far pervenire una manifestazione di
interesse, anche via e-mail, elencando i campi di intervento, elencati in
allegato, di loro interesse in ordine prioritario, ed indicando, qualora
lo ritenessero opportuno, altre professionalità affini, disponibile al
sito http://www.infn.it/ . |
EUROBAROMETRO
2008 PER L’INNOVAZIONE
|
La
Commissione Europea ha recentemente pubblicato l’edizione 2008 dell’Eurobarometro
per l’innovazione, strumento che la Commissione stessa si è dotata per
realizzare sondaggi mirati a conoscere e comprendere la situazione
corrente, ma anche le tendenze dei 27 paesi dell’ Unione. In particolare
lo “European Innovation Scoreboard – EIS” tenta di confrontare,
annualmente, le performance legate all’innovazione dei vari Stati Membri
fornendo statistiche che derivano principalmente dal ”Community
Innovation Survey” (Indagine comunitaria sull’innovazione).
Tra i parametri
che concorrono a stabilire il livello di innovazione ci sono il livello
degli investimenti pubblici e privati per ricerca e sviluppo, il numero di
brevetti, la bilancia tecnologica dei pagamenti, attività di venture
capital, investimenti in informatica, numero di diplomati e laureati in
materie tecnico-scientifiche.
L’Italia con Spagna, Norvegia, Croazia e Lituania fa parte del gruppo
degli “innovatori moderati” paesi cioè, in cui l’innovazione cresce
poco, con difficoltà, ma soprattutto si vede sorpassare da paesi
(Bulgaria e Romania) che fino a qualche hanno fa accusavano un forte
ritardo.
I livelli più alti della classifica sono occupati da Svezia, Finlandia,
Germania, Regno Unito e Svizzera.
I dati pubblicati mostrano che la posizione italiana, rispetto
all’innovazione è al di sotto della media dei 27 così come il tasso di
crescita:
Gruppo
|
Tasso
di crescita
|
Leader
|
Moderati
|
Arretrati
|
Leader
di innovazione
|
1.6%
|
Svizzera
|
Germania,
Finlandia
|
Danimarca,
Svezia, Regno Unito
|
Inseguitori
di innovazione
|
2.0%
|
Irlanda,
Austria
|
Belgio
|
Francia,
Lussemburgo Olanda
|
Innovatori
moderati
|
3.6%
|
Cipro,
Portogallo
|
Repubblica
Ceca, Estonia, Grecia, Islanda, Slovenia
|
Italia,
Norvegia,
Spagna
|
Paesi
inseguitori
|
4.1%
|
Bulgaria,
Romania
|
Lettonia,
Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia, Turchia
|
Croazia,
Lituania
|
fonte:
European Innovation Scoreboard 2008 - Comparative Analysis of
Innovation Performance
Negli
ultimi cinque anni una grande spinta si è avuta dalle risorse umane, in
particolare come risultato del forte aumento di laureati (+8.8%) e
dottorati (+22.7%) in Scienze ingegneristiche e in Scienze sociali,
economiche ed umane.
Altri indicatori positivi per l’Italia sono l’accesso alla banda larga
per le imprese (+18.6%) e marchi comunitari (+4.7%).
Il rapporto completo è disponibile al sito: http://www.proinno-europe.eu/EIS2008/website/docs/EIS_2008_Final_report.pdf
. |
RICERCA
E SVILUPPO SOSTENIBILE: LE ULTIME NOVITA’
|
Si
è tenuta dal 26 al 28 maggio, nella sede della Commissione Europea,
Charlemagne Building, la Conferenza, organizzata dalla Presidenza Ceca,
dal titolo “Sustainable Development, a challenge for European Research”.
Quest’occasione ha visto confrontarsi sul rapporto Ricerca e Sviluppo
Sostenibile personalità non solo europee, provenienti dalle università e
dai centri di ricerca, da enti pubblici nazionali e locali, dalle
organizzazioni no profit e dalle imprese e dalle Istituzioni dell’
Unione Europea.
I dibattiti sono stati animati da riflessioni legate a progetti di ricerca
sostenibile in tema di ambiente ed energia, ma anche da istanze
provenienti da differenti e innovativi settori scientifici, dalle scienze
sociali e umanistiche, all’economia alla psicologia e hanno avuto lo
scopo di delineare una nuova politica europea di R&S che vada
realmente a sostegno di un futuro sostenibile.
Il commissario alla ricerca Potočnik, durante l’apertura della
conferenza, ha ricordato che in due anni il 44% del budget del 7PQ è
stato utilizzato per finanziare progetti a sostegno della rinnovata
strategia di sviluppo sostenibile Europea e che il Piano di Ripresa
Economica della CE sostiene specificatamente settori della ricerca
strategici per la sostenibilità europea. Speaker di portata
internazionale, Vandana Shiva, Direttrice della Fondazione indiana per la
Ricerca in Scienza, Tecnologia ed Ecologia, ha parlato della “throw away
economy” che caratterizza sempre più la nostra società creando
conflitti, disastri ambientali e vittime in tutto il mondo, soprattutto
per le popolazioni più povere non meno colpevoli di inquinamento
(Himalaya, Punjab, Sudan). Affinché la ricerca scientifica contribuisca
alla sostenibilità deve tener conto del diritto di tutti gli esseri
viventi alla sussistenza e ad una vita ecologica e non violenta.
La conferenza si è sviluppata all’insegna del supporto alla ricerca
multidisciplinare intesa come ricerca che coinvolge tutti gli stakeholder
e volontà di discutere tra differenti settori per trovare un linguaggio
comune a problemi globali. Oggi ancora ci sono domande senza risposta,
come: quali sono le connessioni sostenibili tra economia, società e
ambiente? Quale è il modello della ricerca sostenibile? Quale dovrebbe
essere sostenuto dalla politica europea? La ricerca per la sostenibilità
deve ancora definire i suoi campi d’azione, ma certamente deve avere un
approccio multi-settoriale che coinvolga, per esempio sociologi e
agricoltori nei progetti di ricerca sulla produzione alimentare. Tuttavia,
tale interdisciplinarità non è ancora presa in considerazione nella
politica di ricerca dell’UE difatti mancano attività orizzontali e
criteri di valutazione dei legami tra economia, ambiente e società.
Durante la conferenza sono stati proposti consigli pratici per avere una
politica europea che guardi ecologicamente al futuro: una persona
responsabile alla sostenibilità in ogni Direzione Generale, nuovi bandi
con profili multidisciplinari, promozione di dialogo tra i ricercatori di
vari settori, criteri di qualità sostenibile comuni, consigli sulla
sostenibilità all’interno della DG Ricerca. Durante l’evento è
stato presentato il documento “From wish to will”, Manifesto sulle
opportunità di ricerca per la sostenibilità redatto da ricercatori
provenienti da tutto il mondo. Il testo afferma che una ricerca è
sostenibile se etica e cioè quando “non rivela cosa si deve fare ma
come fare ciò che andrebbe fatto”. Tale definizione introduce un
secondo leitmotiv della conferenza: il concetto di transizione inteso come
passaggio verso una società che abbandoni stili di vita
“ambientalmente” insostenibili per la terra. In tale processo la
ricerca multidisciplinare riveste un ruolo essenziale poiché tale
transizione è possibile solo attraverso tecnologie innovative ed
ecologiche capaci di rispettare l’uomo e l’ambiente. La sfida per la
ricerca in tale processo di evoluzione è farsi guidare oltre che dal
mercato anche da altri valori intrinseci e globali, come può essere il
diritto alla vita per le generazioni future o progetti nel settore
dell’energia, l’importanza del verde e delle fonti rinnovabili.
. |
Per
far ciò due elementi sono fondamentali : 1) una cornice concettuale per
analizzare il sistema socio-ecologico; 2) soffermarsi sul concetto di
ricerca di transizione.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al ruolo delle Scienze
sociali ed umanistiche proprio perché il problema della sostenibilità
ambientale non riguarda solo la ricerca e l’innovazione scientifica ma
è una sfida diretta alla società dipendendo dal cambiamento di abitudini
collettive. La transizione verso la sostenibilità richiede un più attivo
impegno della società civile organizzata soprattutto attraverso una
maggiore collaborazione con la scienza per favorire il passaggio ad una
nuova cultura dell’ecologia. Si è parlato di una nuova psicologia
dell’energia che implichi nuove attitudini mentali nella pratica
quotidiana, affinché anche i basic needs siano soddisfatti con
comportamenti sostenibili e disponibilità della persona a ricevere nuove
tecnologie che tengano conto dell’ambiente e impongano nuovi modi di
consumo. La conferenza ha fornito una panoramica sullo stato della ricerca
scientifica europea a sostegno dello sviluppo sostenibile globale
attraverso la presentazione di alcuni progetti di ricerca scientifica
ecologicamente all’avanguardia.
Tali
presentazioni hanno fatto emergere il ruolo fondamentale della ricerca
nelle diverse dimensioni della sostenibilità. Si è parlato dei contesti
cittadini e dei movimenti urbani, della gestione dell’acqua e delle
risorse marittime (dalle inondazioni ai bacini fluviali alle problematiche
della pesca), della responsabilità sociale delle imprese come mezzo per
incrementare lo sviluppo economico (con l’esempio del ciclo di
produzione della pasta Barilla), dei sistemi di produzione industriale
basati sul risparmio energetico che siano cost-effective e diminuiscono
l’impronta ambientale, del trasporto su strada con i nuovi modelli di
macchine ad elettricità e batterie che rivoluzionano il mondo
dell’elettronica, della ricerca in agricoltura, considerato il ruolo
chiave della gestione della produzione agricola nel mitigare i cambiamenti
climatici e la presentazione del report della Commissione per la Ricerca
in Agricoltura, SCAR. Si è affrontato il tema dell’energia nucleare
come potenziale alternativa per un futuro low carbony e anche le
alterazioni che l’ecosistema e la biodiversità stanno vivendo e
vivranno a causa dei cambiamenti climatici.
Durante i tre giorni ci sono state numerose occasioni di dibattito aperto
tra i partecipanti sui futuri scenari politici per affrontare le sfide
identificate. Si è parlato di cooperazione internazionale perché la
ricerca può contribuire al sostegno dello sviluppo economico ed umano
(problemi ambientali, diffusioni di malattie) e allo stesso tempo perché
l’accesso alla conoscenza scientifica e alla tecnologia rappresenta uno
dei punti fondamentali per un completo sviluppo dell’uomo, pertanto la
ricerca sostenibile pone al centro l’ambiente e l’uomo. Si è inoltre
definito un doppio ruolo della politica europea nella ricerca: 1) fare in
modo che la ricerca sia efficace, attraverso la “previsione dei
bisogni” per la sostenibilità, i legami con le attività a livello
nazionale e il sostegno all’allargamento delle barriere anche attraverso
soluzioni innovative e sperimentali e transizione istituzionali verso la
sostenibilità; 2) fare da intermediario tra le attività di ricerca, la
comprensione da parte della società, l’integrazione con la realtà
economica e politica. Nella politica di ricerca dell’EU nuove priorità
sono da stabilire: la sostenibilità deve divenire un obiettivo costante
come può esserlo la salute o la competitività e la divulgazione dei
risultati della ricerca deve essere rinvigorita per poter colmare il gap
tra progetti e i processi della vita reale. Tutte le presentazioni della
conferenza sono disponibili al sito: http://ec.europa.eu/research/sd/conference/2009/index_
en.cfm?pg=programmedetails&show=all#plenary2 |
NASCE
LA CONSULTA NAZIONALE SU SCIENZA E SOCIETA’
|
Dopo
diversi anni di lavori preparatori, si è costituita il 20 Maggio presso
l'Università degli Studi di Milano Bicocca la Consulta Nazionale su
Scienza e Società, con l'obiettivo di "promuovere e sostenere in
Italia una comunicazione scientifica responsabile e partecipata, capace di
contribuire allo sviluppo del Paese, verso una futura società europea
della conoscenza".
"La consulta vuole essere un punto di riferimento per chi lavora
nell'ambito della comunicazione scientifica e promuoverà una
comunicazione attenta non soltanto alle emergenze quali l'aviaria o la
febbre suina e che sappia valorizzare le esperienze dei diversi soggetti
in campo, le università, le istituzioni, le riviste scientifiche, le
testate divulgative", ha spiegato il prof. Andrea
Cerroni, Delegato Nazionale per il Programma Scienze nella società
nel VIIPQ,docente alla Bicocca e patron dell'iniziativa.
"Le attività di comunicazione della scienza in Italia – ha
proseguito Cerroni – sono molteplici e di successo, ma mancano di un
adeguato riconoscimento, sia in termini di risorse sia in termini
culturali: non esistono luoghi nell'ambito delle strutture universitarie e
di ricerca dove si possano realizzare congiuntamente comunicazione,
ricerca, formazione in comunicazione della scienza; per questo uno degli
obiettivi della consulta è quello di promuovere e sostenere attività che
rispondano a tali mancanze". Citando Einaudi, il prof. Cerroni ha
sottolineato inoltre l'importanza per i giorni nostri non solo di
"conoscere per deliberare" ma anche di "conoscere per
partecipare e partecipare per conoscere", in questo modo lasciando
intendere che la consulta riserverà particolare attenzione alle
"forme sperimentali di partecipazione attiva che meglio riusciranno a
coniugare scienza e democrazia".
|
Fra
i promotori, il prof. Pietro
Greco, della Fondazione Idis – Città della Scienza di Napoli, ha
invitato a considerare il rapporto fra scienza e società alla stregua di
ciò che è "il sangue per il corpo umano", mettendo in luce le
attuali carenze del sistema dell'informazione scientifica italiana, che
solo un intervento orientato al miglioramento della preparazione tecnica
dei giornalisti e alla formazione comunicativa dei ricercatori riuscirà a
colmare. In questo contesto - ha detto Greco - la consulta stimolerà la
"formazione in Italia di una massa critica che le consentirà di
ottenere in Europa il posto che le spetta".
Fra i fondatori della consulta,oltre a Cerroni e Greco, vi sono: Maria
Carmela Agodi, docente di sociologia della scienza all'Università
di Napoli Federico II; Romeo
Bassoli, responsabile della comunicazione all'INFN; Umberto
Bottazzini, docente e coordinatore del dottorato di ricerca in
scienza e società all'Università degli Studi di Milano e al SISSA di
Trieste; Antonio de Lillo,
presidente dell'Associazione Italiana di Sociologia; Nadia
Fellini, del consorzio europeo Young People and Science in Society
Issues (YPSSI); Giacomo Giacobini,
presidente dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici; Mara
Gualandi, del National Contact Point Science in Society (
APRE ); Enrico Predazzi,
presidente di EuroScience Open Forum 2010 e del centro interuniversitario
di Torino Agorà Scienza; Isabella
Saggio, docente e direttore del master SGP all'Università La
Sapienza di Roma; Adriana
Valente , dell'Istituto IRPPS del CNR; Antonello
Villa, direttore del Consorzio MIA; Vincenzo
Vomero, direttore del Planetario di Roma, Giovanni
Anzidei, dell'Accademia dei Lincei. |
SERVONO
PIÙ DONNE NELLA RICERCA EUROPEA
|
L'
Unione europea ha bisogno di più donne nel settore della ricerca e della
scienza. E’ la constatazione del Commissario alla ricerca, Janez
Potocnik, che si esprimeva con queste parole il 14 maggio scorso a Praga.
“È un po'come un mago - gettate un colpo d'occhio a livelli superiori
della scala professionale in scienza ed in tecnologia: le donne
scompaiono!”. Dove sono andate? “Abbiamo un nome per questo: il tubo
bucato”.
Mentre il 60% dell'insieme dei laureati dell'università è costituito da
donne, queste rappresentano il 30% di tutti i ricercatori nell' Unione .
Le donne laureate in scienza e tecnologia rappresentano soltanto 19% dei
professori titolari negli istituti pubblici di ricerca. In questo
contesto, la Commissione europea ha lanciato due nuove relazioni sulle
donne nella scienza. Il primo, “The gender challenge in research funding”,
che affronta il modo in cui le donne possono essere aiutate nelle carriere
scientifiche ed il secondo, “Women in science and technology - Creating
Sustainable Careers”, si dedica al sesso dei candidati, dei beneficiari
e dei responsabili del finanziamento della ricerca europea. |
MAGGIORE
SICUREZZA, RICERCA E INFORMAZIONE SUI NANO MATERIALI
|
Lo
scorso 24 aprile 2009 il Parlamento Europeo, adottando la relazione sugli
aspetti regolamentari delle nanotecnolgie, ha invitato alla prudenza
nell’introduzione sul mercato di prodotti che contengono nano
particelle. I deputati europei, partendo dalla costatazione che la
normativa comunitaria non prevede disposizioni specifiche per i nano
materiali , hanno invitato la Commissione a rivedere la legislazione in
materia per garantire la sicurezza di tutte le applicazioni di nano
materiali sulla base del principio “non di dati, non di mercato”. Il
Parlamento ha sottolineato che il rischio tossico dei nano materiali non
è ancora stato pienamente valutato e che, a causa della loro piccola
dimensione nonché della grande mobilità ed reattività, sono
suscettibili di alterare il funzionamento degli organismi umani o animali.
A questo fine è stata richiesta un'etichettatura specifica per i numerosi
prodotti presenti sul mercato che contengono nano materiali, in modo da
assicurare che i prodotti a rischio per la salute non siano autorizzati
sul mercato e non siano oggetto di pubblicità ingannevole.
Il Parlamento quindi ha giudicato necessario sviluppare metodi affidabili
per valutare i rischi dei diversi nano materiali durante tutta la loro
durata di vita ed ha chiesto a questo fine alla Commissione di creare un
inventario dei vari tipi di nano materiali da qui a giugno 2011.
Le aziende che desidereranno mettere i nano materiali sul mercato,
dovranno essere tenuti “ad un dovere di diligenza” ed aderire al
codice etico di condotta per una ricerca responsabile in nano scienze e
nanotecnologie. |
PROGETTO CHANGE: IL SISTEMA CAMERALE AL SERVIZIO DELLE PMI IN
MATERIA DI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO
NUOVA AREA
INFORMATIVA SUL SITO
http://www.eurosportelloveneto.it/ |
 |

|
Energia e
imprese
La questione
energetica ha assunto negli ultimi anni un peso rilevante sia in
considerazione delle oscillazioni dei prezzi del petrolio (e quindi delle
ripercussioni sulla bolletta energetica del sistema Paese e sulla
competitività delle imprese), sia in considerazione degli impegni presi in
sede internazionale per la riduzione delle emissioni climalteranti. In
particolare, i paesi avanzati si sono impegnati a ridurre i consumi di
energia (efficienza energetica) ed a introdurre progressivamente fonti
energetiche rinnovabili (solare, eolico, biomassa). A tal
proposito sono state definite, a livello comunitario e nazionale,
politiche e misure di intervento che movimentano considerevoli quantità di
risorse economiche, che si stimano in crescita per i prossimi
anni. Con l’intento
di sensibilizzare e informare le piccole e medie imprese sulle opportunità
economiche derivanti dalle politiche energetiche e dagli incentivi in
vigore, nonché sulle principali tecnologie per l’efficienza energetica e
per la produzione di energia da fonti rinnovabili è stata allestita - sul
sito http://www.eurosportelloveneto.it/
- un’area informativa specifica, realizzata nell’ambito del progetto
CHANGE finanziato dal programma comunitario Intelligent Energy
Europe. Tale settore mira anche ad informare e sensibilizzare gli
operatori e le imprese che possono proporsi per la realizzazione degli
interventi energetici, agevolati e non, e che operano nei settori
collegati e riconducibili all’efficienza energetica e alle fonti
rinnovabili.
Le
misure d'intervento La richiesta di energia è
in costante crescita ed è soddisfatta prevalentemente da risorse
energetiche primarie non rinnovabili e di origine fossile, responsabili
delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti, il che ha accresciuto
di molto l’attenzione ai problemi energetici ed ambientali. Negli anni è
andata maturando la convinzione che, oltre alla promozione della
produzione decentralizzata di energia da fonti rinnovabili, sia strategico
intervenire anche sui livelli e sulle modalità di consumo delle risorse
energetiche per poter garantire un equilibrato e duraturo sviluppo e
mitigare i processi di cambiamento climatico oramai in atto. In
particolare, ne è convinta l’
Unione Europea che già nella primavera del 2007
(Decisione del Consiglio Europeo dell’ 8-9 marzo 2007) ha fissato gli
obiettivi in tema di energia ed ambiente da perseguire entro il 2020,
obiettivi che entro la fine del 2009 saranno resi operativi dall’adozione
da parte del Parlamento europeo delle relative direttive, che dovranno poi
essere recepite dagli Stati membri. Gli orientamenti comunitari,
a cui anche il nostro Paese fa riferimento nel definire le politiche
energetiche e selezionare le misure per le imprese, possono essere
sintetizzati nella seguente
strategia:
I documenti
scaricabili dalla sezione informativa che si trova sul sito di
Eurosportello del Veneto
cliccando sul logo del progetto CHANGE, hanno un taglio operativo e sono
rivolti alle piccole e medie imprese che intendano realizzare interventi
di ottimizzazione dei consumi energetici o microimpianti per la
generazione di energia da fonti rinnovabili. La finalità è supportare le
imprese nella comprensione ed attuazione delle nuove politiche
sull’energia, illustrando in modo chiaro ed efficace gli incentivi e le
agevolazioni disponibili, le possibili aree d’intervento e gli adempimenti
necessari per usufruirne.
Tecnologie per l'efficienza
energetica
I consumi
energetici possono essere ridotti realizzando interventi di ottimizzazione
energetica delle strutture dove si realizza l’attività d’impresa, oppure
del ciclo produttivo. La finalità è migliorare, a parità di prodotto
ottenuto, l’efficienza degli usi finali di energia. Le schede
presenti nell'area informativa
di CHANGE hanno un taglio operativo e sono rivolte a illustrare, alle
piccole e medie imprese che vogliano realizzare interventi di
ottimizzazione dei consumi energetici, le tecnologie a disposizione e la
convenienza economica a realizzare l’investimento.
Tecnologie per le fonti
energetiche rinnovabili In quest’altra sezione
presente nell’area informativa di CHANGE sono ospitati approfondimenti
sulle fonti energetiche rinnovabili che presentano le maggiori
potenzialità di sviluppo in Italia e per le quali vi sono a disposizione
tecnologie competitive. Le schede hanno un taglio
operativo e sono rivolte ad illustrare, alle piccole e medie imprese che
vogliano realizzare impianti per la produzione di energia da fonti
energetiche rinnovabili, le tecnologie a disposizione, il dimensionamento
tecnico ed economico e la convenienza economica a realizzare
l’investimento. |
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INFORMAZIONI
SPECIALIZZATE DALL’UE, IN COLLABORAZIONE CON
EUROREPORTER |
La Redazione
di
Eurosportello Informa, grazie alla collaborazione con Euroreporter, web
site per “l’informazione europea su misura”, offre una rubrica di
approfondimenti tematici dall’
Europa
su: evoluzione normativa, giurisprudenza, consultazioni pubbliche,
regolamentazione tecnica, progetti tansfrontalieri, conferenze e altri
eventi, partenariati e accordi di settore, studi e rapporti di organismi
pubblici o privati, posizioni delle associazioni di categoria europee o
nazionali, azioni politiche e di lobbying, reazioni comunitarie ad
iniziative nazionali o viceversa, progressi tecnologici, tendenze di
mercato.Per visualizzare l’elenco cliccare il
seguente link:
http://www.euroreporter.eu/bollettino_quindicinale_word.asp
.
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12 –
2009 Pubblicazione quindicinale di Eurosportello del Veneto Via
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041/0999401 http://www.eurosportelloveneto.it/
E-mail: mailto:europa@eicveneto.it
Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1376 del
15/12/00
Direttore
Responsabile: Gian Angelo Bellati Comitato di
redazione: Roberta
Lazzari, Francesco
Pareti
Hanno collaborato:
Roberto
Bassetto, Elisabetta Bianchini, Sara Codognotto, Rossana Colombo ,
Mattia Esposito, Erica
Holland , Laura Manente , Filippo
Mazzariol , Matteo Peri, Samuele Saorin, Alessandra Vianello , Alessandro Vianello |

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