È quanto emerge dall’indagine pilota realizzata da Fondazione Capitale & Lavoro, per il tramite di Infocamere, in collaborazione con Unioncamere, Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Treviso-Belluno, presentata oggi a Roma nella prestigiosa sede di Unioncamere in Piazza Sallustio.
Lo studio ha indagato, attraverso alcune parole chiave contenute negli statuti e nei verbali delle assemblee straordinarie, oltre 110.000 società di capitale venete, identificando 316 aziende che già hanno aperto a forme di partecipazione dei dipendenti al capitale.
Tra le imprese selezionate, significativa la presenza di grandi realtà aziendali: il 43% conta oltre 100 addetti e più, con una dimensione media che sfiora i 400 dipendenti. Tuttavia, l’indagine evidenzia come anche le piccole imprese si stiano aprendo a questa nuova visione, con un terzo delle società identificate che ha meno di 50 addetti.
In particolare, forte l’interesse riscontrato nel manifatturiero, settore trainante del Veneto: il 64% delle aziende che già hanno previsto modelli partecipativi (212 su 316) appartiene infatti a questo comparto, per un totale di quasi 40.000 addetti.
L’indagine ha inoltre indagato il grado di interesse futuro delle imprese manifatturiere venete rispetto alla partecipazione dei lavoratori al capitale. Su un campione di oltre 2.200 imprese operanti in Veneto, cui fanno riferimento quasi 97.000 addetti, circa un terzo (il 31% delle Srl e il 28% delle SpA) si dichiara disponibile a valutare questa opportunità, con un ulteriore 4,5% delle Srl e il 5% delle SpA già apertamente propenso ad attuare tali modelli. Da sottolineare anche il giudizio complessivamente positivo espresso dalle aziende venete rispetto all’ipotesi di coinvolgimento dei lavoratori nel capitale: il 27% delle Srl e il 34,5% delle SpA valuta questa possibilità.