Veneto, terziario di mercato: i centri abitati continuano a perdere negozi

[online 21.05.2025] Meno imprese ma con più filiali, anche in province diverse. Nulla di nuovo, il trend si era già manifestato negli anni scorsi; ma ora va ulteriormente consolidandosi con un impatto non insignificante sulla conformazione dei centri abitati, città grandi ma anche paesi più periferici, nonché sui comportamenti della popolazione e dei consumatori.

È quanto emerge dal consueto report sulla demografia d’impresa stilato da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto. Il numero delle sedi d’impresa nel terziario di mercato in Veneto è di 126.513 (-1,9% sul 2024 pari a 2.391 unità) e rappresenta il 30% sul totale regionale. Quello delle unità locali dipendenti è di 51.227 (+1,1%, pari a 557 unità) e costituisce il 45% sul totale del Veneto.

Desertificazione commerciale, viene chiamata, per indicare una progressiva diminuzione dei negozi, con due fenomeni che vanno affermandosi in senso opposto: calo demografico per filiera del commercio; crescita demografica dell’ambito turistico e informatico.

I dati evidenziano che sono interessati dal fenomeno di desertificazione commerciale ingrosso di alimentari e bevande (-2,3% sedi e -0,4% Unità locali); ingrosso di beni di consumo finale (-3,2% sedi e -1,7% Unità locali); negozi specializzati in alimentari (-3,7% sedi e -1,2% Unità locali); abbigliamento (-4,7% sedi e -2% Unità locali); calzature (-5,3% sedi e -2,4% Unità locali); ambulanti (-6,5% sedi e +1,7% Unità Locali); ristorazione (-2,1% sedi e +1,4% Unità locale); logistica (-6,1% sedi e +0,1% unità locali).

Viceversa sono interessati da un fenomeno di crescita demografica alloggio (+5,2% sedi e +8,5% unità locali); immobiliare (+5,2% sedi e +1,5% unità locali); trasporto tramite noleggio (+4% sedi e +10% unità locali); software e consulenza informatica (+1,3% sedi e +1,2% unità locali).