Il sistema economico del Veneto ha fatto il punto sui risultati della terza edizione del Programma Infrastrutture, promosso da Unioncamere italiana attraverso il Fondo di Perequazione 2023-2024. Con oltre 80 miliardi di euro di export – pari a più del 40% del PIL regionale – il Veneto si conferma il cuore pulsante dell’economia italiana, terza regione del Paese per valore delle esportazioni e piattaforma logistica naturale per l’Europa. La sua posizione strategica, all’incrocio di tre corridoi della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), rende decisivo investire su collegamenti più moderni, sostenibili e intermodali: dalla Galleria di Base del Brennero alle grandi direttrici stradali e ferroviarie, dagli interporti ai porti e agli aeroporti.
È in questa prospettiva che il Programma Infrastrutture, attraverso il monitoraggio del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Veneto, ha consentito di misurare i progressi compiuti, evidenziare le criticità ancora aperte e indicare nuove opportunità di sviluppo condivise con Regione, gestori tecnici e associazioni di categoria.
Questi temi sono stati al centro di “Veneto Connesso: accessibilità ai corridoi europei e strategie per la logistica del futuro”, l’evento conclusivo del Programma Infrastrutture ospitato venerdì 26 settembre 2025 a Padova presso Le Village by Crédit Agricole e organizzato da Unioncamere del Veneto con il supporto tecnico di Uniontrasporti.
II Libro Bianco delle Priorità Infrastrutturali del Veneto

Il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Veneto, giunto alla terza edizione, è il fil rouge del Programma Infrastrutture attraverso il monitoraggio dello stato di avanzamento delle priorità ritenute più urgenti dal sistema economico. E’ il frutto di un dialogo costante con la Regione del Veneto e con gli stakeholder territoriali, a conferma di un percorso che unisce il Sistema camerale e le istituzioni regionali nell’individuare le priorità infrastrutturali e le linee di sviluppo condivise.
Il monitoraggio evidenzia progressi significativi in alcune aree, come la Galleria di Base del Brennero, con una previsione di operatività per il 2032. Permangono alcune sfide a sud del Brennero, che si concentrano sul nodo di Verona. Qui sono in corso interventi per il potenziamento della linea ferroviaria Fortezza–Verona che, grazie al commissariamento, procede per lotti prioritari, e per l’adeguamento dell’Autostrada A22, su cui prosegue la manutenzione ordinaria, mentre si attende la decisione della Corte di Giustizia UE sul rinnovo della concessione. Resta in sospeso anche il progetto di prolungamento verso nord dell’Autostrada A31 Valdastico.
Le prospettive di realizzazione sono strettamente legate alla capacità di superare le criticità storiche e di trovare un equilibrio tra esigenze di sviluppo economico e tutela ambientale. Segnali positivi si evidenziano per: il completamento della variante alla SR10, con progettazione definitiva approvata e i primi due stralci già finanziati; per la Romea, grazie ai recenti studi realizzati da Anas,su impulso di Regione del Veneto; e per la variante alla SS12 che andrà a migliorare l’accessibilità sud del nodo urbano di Verona, con previsione di avvio dei cantieri a luglio 2026. Procedono, anche grazie alle risorse del PNRR, i lavori che riguardano il collegamento ferroviario all’aeroporto di Venezia e l’efficientamento dei porti di Venezia e Chioggia, elementi centrali della rete TEN-T e nello sviluppo della ZLS.
Il Veneto si conferma hub logistico europeo grazie alla confluenza di tre corridoi TEN-T e a una rete intermodale avanzata.
La sfida per il 2030 è spostare il 30% del traffico merci su ferrovia per le tratte superiori ai 300 km: un obiettivo europeo che il Veneto è pronto a cogliere.
Il documento sottolinea la necessità di una spinta politica capace di accelerare l’attuazione delle opere e di valorizzare la complementarità tra progetti, soprattutto sulle direttrici di interesse sovraregionale.
La tavola rotonda: «Il ruolo dei nodi di trasporto del Veneto nello sviluppo logistico nazionale ed europeo»
L’evento si è concluso con una tavola rotonda che ha visto protagonisti gli attori chiave del sistema logistico, rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e delle infrastrutture: un punto di vista concreto sulle prospettive di sviluppo di questa regione anche alla luce della strategia integrata promossa dalla Regione del Veneto attraverso il «Patto per lo Sviluppo del Sistema Logistico Veneto».


