Un’offerta turistica complessiva da 8,3 punti su 10, con una valutazione superiore alla media italiana che si attesta sull’8: è il giudizio che ottiene il Veneto da parte dei cicloturisti che hanno soggiornato sul territorio. I principali elementi del viaggio – ospitalità locale, offerta di intrattenimento, costo della ristorazione, organizzazione del territorio, qualità enogastronomica, accoglienza nelle strutture di alloggio – conquistano un 8,2 con l’unica eccezione dei trasporti locali che registrano un 7,1.
Sono alcuni dei dati emersi dal “V Rapporto sul cicloturismo: trend nazionali e focus sul Veneto” curato da ISNART e presentato da Paolo Bulleri durante l’evento organizzato da Unioncamere del Veneto in collaborazione con ISNART, Regione del Veneto e le Camere di Commercio “Verso un turismo sostenibile e competitivo, scenari e opportunità del cicloturismo per il Veneto”.
“Il turismo su due ruote si sta rivelando sempre più strategico a livello regionale – è il commento del Presidente di Unioncamere del Veneto Antonio Santocono a conclusione del progetto – Per questo negli ultimi tre anni il sistema camerale veneto, grazie ai finanziamenti del fondo perequativo e alla collaborazione con VenicePromex, ha supportato le imprese del settore con un programma di eventi dedicati al cicloturismo e al turismo sostenibile. Siamo anche impegnati da tempo a fianco della Regione come partner nella progettazione dello sviluppo strategico del turismo veneto e stiamo dialogando con molte OGD del territorio per trasformale da tavoli di concertazione a organizzazioni in grado di gestire tutte le funzioni principali di accoglienza grazie a una gestione e promozione integrata tra pubblico e privato. Non è un percorso facile ma crediamo che sia una direzione necessaria per rispondere efficacemente alla sfida di una gestione concertata e sostenibile del turismo veneto”
Il report ISNART e il focus sulla ciclovia Garda Venezia
ISNART ha curato un focus sulla ciclovia Garda Venezia, intervistando 300 cicloturisti italiani e stranieri lungo il percorso. “Su 10 cicloturisti 8 sono uomini e 1 su 2 appartiene alla gen X (45-60anni). Ha un diploma di scuola superiore e un’occupazione (per l’87%), con una situazione economica media. Viaggia molto in solitaria (62% contro il 31,3% della media italiana) o in coppia (29%), soggiorna in hotel o B&B e per il 19% organizza il viaggio tramite un tour operator” spiega Paolo Bulleri. Dall’indagine emerge che durante il viaggio il “cicloturista tipo” partecipa anche a escursioni e gite, visita borghi, pratica altre attività sportive e partecipa ad eventi. La manutenzione della ciclovia e il contesto naturale son le ragioni principali per cui si sceglie una ciclovia. Gli intervistati hanno segnalato alcune carenze sul trasporto ferroviario dedicato, la segnaletica, mappe e appmobile.
Il mercato del cicloturismo in Italia e in Veneto
Il cicloturismo è un mercato che in Italia muove 89 milioni di presenze l’anno e pesa il 10% sul totale dei turisti in Italia, vale 9,8 miliardi di € in termini di spese sul territorio, con un’incidenza del 9% sulla spesa turistica complessiva. In media un cicloturista italiano spende 65€ per l’alloggio e 69 per altre spese (ristoranti e pizzerie, bar, caffè e pasticcerie, acquisto prodotti tipici, attività culturali e souvenir), mentre lo straniero arriva a 70€ per l’alloggio e a 132 per le altre spese. 1 turista italiano o straniero su 4 viaggia in Italia con motivazione sportiva e lo sport si attesta al quinto posto tra le motivazioni di viaggio.
Il cicloturismo è quindi uno dei trend più promettenti a livello nazionale e internazionale e uno dei temi strategici per il futuro del turismo veneto grazie alla sua capacità di coniugare sostenibilità, scoperta dei territori, destagionalizzazione e coinvolgimento delle economie locali.
Il Veneto, con la sua rete di 1430 chilometri di percorsi escursionistici, la collocazione strategica rispetto alle grandi vie europee, la varietà paesaggistica e le diverse esperienze di gestione dei percorsi cicloturistici, è la prima regione per numero di praticanti, circa il 15% sul totale dei cicloturisti italiani e in posizione privilegiata per cogliere queste opportunità.
Il progetto di Unioncamere del Veneto “Fondo Perequativo per il Sostegno del Turismo”
Per questo Unioncamere del Veneto con il sistema camerale regionale e la Regione del Veneto sono impegnati a guidare e accompagnare imprese e territori verso modelli di sviluppo sostenibili, innovativi e in grado di generare valore diffuso. “Vanno in questa direzione le attività curate dall’Unione regionale nell’ambito del Fondo Perequativo per il Sostegno del Turismo – ha spiegato in apertura dell’evento il Segretario Generale di Unioncamere del Veneto Valentina Montesarchio –per sostenere la competitività del comparto, la sua capacità di attrarre nuove tipologie di domanda e rafforzare le reti territoriali: dalle attività di osservazione economica a beneficio delle imprese e dei territorio come indagini e report di analisi, dai focus group per la condivisione di dati e modelli innovativi ai laboratori pratici di progettazione e ai corsi per funzionari, dirigenti e operatori, fino al percorso di formazione gratuita con business coaching per operatori turistici “Il turismo è cambiato, cambia anche tu”.
La collaborazione tra sistema camerale e Regione del Veneto
Il sistema camerale veneto è da tempo partner della Regione nella progettazione e nell’implementazione dello sviluppo strategico del turismo veneto nell’ambito dell’Osservatorio Turistico Regionale Federato (OTRF), dell’evoluzione del marchio Veneto the Land of Venice per valorizzare le eccellenze locali e del dialogo con molte OGD del loro territorio per strutturare una gestione e promozione integrata tra pubblico e privato. Gli interventi di Stefano Sisto e Diego Gallo hanno evidenziato come la sinergia tra Regione e Destinazioni sia vitale per il cicloturismo: per questo motivo la Regione del Veneto intende continuare a progettare i prodotti turistici e gli strumenti di comunicazione e promozione in sintonia con le organizzazioni turistiche. Per favorire questo rapporto privilegiato si intende rafforzare il concetto di soggetto gestore delle ciclovie e creare un tavolo di lavoro dedicato per il cicloturismo. Paolo Pinzuti, organizzatore della Fiera del Cicloturismo, che nell’ultima edizione ha registrato oltre 250 espositori, 22.000 visitatori e 40 buyer internazionali, ha annunciato che dal 27 al 29 marzo 2026 il Veneto ospiterà per la prima volta la Fiera del Cicloturismo, che rimarrà a Padova anche per i due anni successivi.
La Tavola rotonda: “Cicloturismo e territori: esperienze e prospettive”
Nel confronto tra operatori moderato da Claudio De Monte Nuto del Consorzio Starting4, il focus è stato posto sulle prospettive future di un mercato in forte crescita e in profondo cambiamento, diventato molto articolato e molto complesso con la diffusione di e-bike e gravel – nel 2030 le bici elettriche rappresenteranno il 50% del mercato – e che richiede competenze e servizi dedicati per aziende e destinazioni.
Aljoša Ota dell’Ente Slovenia Turismo ha spiegato come sono organizzati il prodotto, la governance e il marketing in Slovenia, Teresa Colombara della Fondazione Marca Treviso ha presentato il lavoro sul club di prodotto e ha raccontato come un territorio molto diversificato come quello di Treviso sta interpretando il prodotto cicloturismo. Elisa Zambelli di Itinera Bike – Verona, tour operator che nasce con viaggi in bici all’estero, ha spiegato come è evoluto il rapporto, rapporto con grandi operatori dei viaggi in bici, mentre Alda Bordignon ha presentato la best practice di gestione della pista ciclabile Treviso – Ostiglia tra prospettive e criticità. In chiusura Giuliano Vantaggi della Regione del Veneto ha portato una riflessione sul “fenomeno cicloturismo”, sul ruolo e gli effetti dei grandi eventi e su sostegno regionale alla promozione del settore alla luce della crescente complessità.
L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto regionale “Sostegno al turismo” a valere sul Fondo di Perequazione 2023-2024.