Con il Decreto Legge Economia (95/2025) viene recepita, con l’articolo 10 comma 1-bis, la Direttiva stop the clock 2025/794, che rinvia gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e di due diligence per alcune categorie di imprese, concedendo più tempo per l’adeguamento alle nuove normative. Con il recepimento italiano viene quindi riscritto il calendario sugli obblighi relativi ai bilanci di sostenibilità per le imprese italiane modificando il decreto legislativo 125/2024.
Il vincolo dei bilanci di sostenibilità resta, a partire dagli esercizi 2024, per le imprese di grandi dimensioni che costituiscono enti di interesse pubblico che alla data di chiusura del bilancio, superano il numero medio di 500 dipendenti occupati durante l’esercizio e per gli enti di interesse pubblico che risultano essere società madri di un gruppo di grandi dimensioni e che alla data di chiusura del bilancio superano il criterio del numero medio di 500 dipendenti.
Invece, per le altre grandi imprese e per le altre società capogruppo l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità scatterà non più dal 2025 come previsto in precedenza ma dall’esercizio con inizio dal 1° gennaio 2027. Le piccole e medie imprese quotate, con eccezione delle micro imprese, saranno invece soggette all’obbligo dal 1° gennaio 2028 e non più dal 2026.