Prosek, Unioncamere Veneto presenta l’opposizione

La difesa di un intero sistema economico attraverso la tutela di un interesse legittimo che riguarda imprenditori, produttori e consumatori. Su questo si fonda la decisione di Unioncamere del Veneto di presentare l’opposizione alla domanda di protezione della menzione tradizionale “Prošek” pubblicata nella Gazzetta Europea del 22 settembre dell’anno in corso.

L’opposizione è stata firmata da Unioncamere del Veneto,  da tutte le Camere di Commercio del Veneto, dalle Camere di Commercio della Venezia Giulia e di Pordenone-Udine, nonché da diverse associazioni di consumatori presenti sul territorio (Adiconsum Veneto, Adiconsum Belluno – Treviso, Adiconsum, Adiconsum Verona, Federconsumatori Venezia APS, Movimento Consumatori Verona, ADOC Veneto, ADOC Padova) e i cui rappresentanti siedono nei Consigli camerali. Per predisporre l’opposizione, Unioncamere del Veneto è stata assistita dallo studio legale DFA, con gli avvocati Alberto Dal Ferro, Andrea Cevese e Fiorella Dal Monte.

Unioncamere del Veneto ha presentato l’opposizione rappresentando un interesse legittimo delle Camere di Commercio del Veneto a tutela dei consumatori, a sostegno della competitività delle imprese e per la  valorizzazione del patrimonio culturale, anche immateriale, del territorio. E questo perché nello  svolgimento delle sue funzioni ha il compito di tutelare il sistema economico regionale nel suo complesso. In questo senso il riconoscimento della menzione tradizionale al prodotto croato è lesiva, come si legge nel documento dell’opposizione, della reputazione e della notorietà delle DOP previamente riconosciute al Prosecco, e dei connessi diritti di proprietà intellettuale dei produttori che se ne possono avvalere. L’opposizione, inoltre, non sottolinea solo i danni futuri che il riconoscimento di tale menzione tradizionale potrebbe provocare, ma anche la potenziale lesione degli sforzi che i produttori hanno compiuto per garantire le qualità attese dai consumatori dai prodotti recanti le DOP Prosecco.

Le associazioni di consumatori, infine, sono portatrici dell’interesse legittimo dei consumatori a non essere indotti in errore al momento dell’acquisto del prodotto, dal momento che la menzione tradizionale Prošek potrebbe confonderli, facendo loro credere di acquistare Prosecco. Tra gli altri motivi, come si spiega nell’opposizione, i due termini sono, essenzialmente, la traduzione l’uno dell’altro: tuttavia, mentre il termine Prosecco identifica addirittura tre DOP riconosciute da tempo dall’Unione europea, Prošek non gode di riconoscimenti di tal sorta. Il Prošek croato può quindi facilmente evocare nel consumatore medio europeo il vino italiano Prosecco.

COMUNICATO STAMPA