Giunto alla sua quarta edizione il documento fornisce, per la prima volta, una sintesi delle principali evidenze mostrate dagli indicatori compositi elaborati dall’ASviS che rendono chiare le cattive performance di quasi tutte le Regioni rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e un aumento delle disuguaglianze territoriali.
Come ha illustrato il Presidente di Asvess – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile Giorgio Santini nel corso della seconda Convention del sistema camerale il 14 dicembre scorso anche il Veneto non brilla, anzi. “Va male per consumo di suolo, continuando a utilizzare terreni e togliendo equilibrio del sistema complessivo, e per l’uso eccessivo di risorse idriche. In parte anche per il funzionamento istituzionale. Va abbastanza bene sul piano della sostenibilità in agricoltura e nell’istruzione per l’aumento del numero dei laureati, mentre migliorano parità di genere, lavoro ed economia circolare. Tuttavia il giudizio complessivo resta negativo ed è necessario accelerare. La conferenza sul clima ha stabilito una data importante, ossia che entro il 2050 dovremo superare la dipendenza dall’utilizzo del fossile. Serve quindi un vero e proprio piano di accelerazione, un’azione di comunità e di forza per raggiungere questi obiettivi, per far diventare questi temi centrali anche per investimenti e per ridurre i danni dell’inquinamento ambientale”.