Bruxelles, seminario formativo Unioncamere-Regione Veneto

Il presidente Zilio a BruxellesBruxelles, 2 luglio 2014 – Unioncamere Veneto e Regione , una collaborazione efficace che porta risultati per accedere ai programmi comunitari. Per questo deve essere salvaguardata. Ne è un esempio il successo del seminario formativo sulle opportunità offerte dall’Unione Europea tenutosi a Bruxelles il 30 giugno e 1 luglio, che ha visto la partecipazione di oltre cinquanta tra imprenditori, funzionari regionali e Camere di Commercio.

Per il Presidente di Unioncamere Veneto Fernando Zilio si tratta di un’ulteriore conferma del ruolo strategico del Sistema camerale, cerniera tra imprese e istituzioni, ora a rischio dopo le decisioni del Governo sul nuovo assetto delle Camere di Commercio, che prevede tagli sul diritto annuale e quindi meno risorse a disposizione. «Nella sfida per gli obiettivi di Europa2020 – dichiara su questo tema il presidente Zilioè fondamentale il rapporto tra la Regione e Unioncamere Veneto: all’Europa versiamo tanti soldi. Dobbiamo essere capaci di andare a prenderci quello che ci aspetta, con le giuste modalità. Se sparisse Unioncamere Veneto, verrebbe a mancare un servizio fondamentale per il territorio. E con la Regione, qui a Bruxelles, possiamo fare ancora molto per le imprese».

L’appuntamento annuale nel cuore dell’Unione Europea, dedicato ai rappresentanti degli enti domiciliati a Casa Veneto a Bruxelles, ha approfondito i singoli programmi comunitari grazie alle relazioni dei funzionari della Commissione europea intervenuti nelle diverse sessioni sulla programmazione europea 2014-2020. I partecipanti hanno potuto scoprire le opportunità offerte dai progetti Horizon2020, Life, Cosme, Erasmus+, nonché gli strumenti finanziari riservati alle Pmi, i dettagli sulla politica di coesione e i fondi strutturali in Veneto. «Le risorse stanziate attraverso i fondi strutturali devono però accompagnarsi a una partecipazione efficace ai finanziamenti gestiti direttamente dall’UE e per i quali è necessario tenere gli occhi aperti su Bruxelles – spiega l’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti –. I fondi europei non devono essere considerati solo un’occasione per dare ossigeno a un mercato in crisi di liquidità. Devono costituire la molla per spingere le nostre imprese e la nostra classe dirigente a mettere al centro l’innovazione e la ricerca, per essere in grado di competere con le realtà socioeconomiche più avanzate».