È notizia recente la presa di posizione dell’UE nei confronti dell’Austria per la violazione delle regole europee sulla libera circolazione delle merci a causa delle limitazioni ai TIR lungo il Brennero imposte unilateralmente da Vienna.
È stato il primo caso in cui il governo italiano ha fatto ricorso all’articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. L’Italia ha incassato il parere motivato della Commissione Europea che dà ragione al nostro Paese e ora prepara il ricorso alla Corte di Giustizia UE affinché ordini all’Austria la revoca dei provvedimenti.
Si tratta di un risultato importante, perché l’asse del Brennero è uno delle vie principali di trasporto terrestre tra la Germania meridionale e l’Italia settentrionale e uno dei più importanti corridoi per il transito di merci tra l’Europa settentrionale e l’Italia.
A questo successo ha contribuito anche il Sistema camerale che in questi anni, con il supporto tecnico scientifico di Uniontrasporti, ha coordinato l’azione di sensibilizzazione delle diverse associazioni della rappresentanza economica. E lo ha fatto con il rigore scientifico di studi e analisi, che hanno dimostrato l’impatto di questi divieti sulla nostra economia, organizzando momenti di confronto ed eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rilevanza della questione.
Oggi quindi festeggiamo questa prima conferma della solidità delle ragioni poste dall’Italia e dal Ministero delle Infrastrutture durante il confronto con il Governo Austriaco e la Commissione europea. Ma dobbiamo continuare l’azione di presidio, nello spirito costruttivo di individuare soluzioni in linea con il diritto e con la tutela sia degli interessi di un trasporto merci sicuro, sia delle salute delle persone che vivono lungo l’asse del Brennero, per evitare danni alla nostra economia e una concorrenza sleale alle nostre imprese.
Mario Pozza, presidente Unioncamere del Veneto