Commercio I tr. 2012: -1,5%

COMMERCIO AL DETTAGLIO -1,5%, MA CRESCE L’OCCUPAZIONE (+2,7%)
Giù i prodotti non alimentari, le previsioni degli imprenditori restano negative 

Nel primo trimestre 2012, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura condotta su un campione di 609 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione del -1,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il bilancio negativo è ascrivibile a tutti i settori, ma la performance peggiore si registra nel commercio al dettaglio dei prodotti non alimentari con un calo del -3,6%. Più contenute le variazioni per supermercati, ipermercati e grandi magazzini (-0,8%) e per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-2,9%).

In aumento i prezzi di vendita (+1%), con variazioni più marcate per supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+1,3%). Per il commercio al dettaglio alimentare si registra un +0,6%, mentre per il commercio al dettaglio non alimentare si è registrata una sostanziale stabilità (-0,1%). Crescita più pronunciata per le medie e grandi superfici (+1,3%), invariata per le piccole (+0,1%). In linea col fatturato, gli ordinativi hanno segnato una flessione del -3,3% su base annua. La diminuzione ha riguardato tutti i settori, ma la performance peggiore è stata rilevata per il commercio al dettaglio non alimentare (-7,3%). In flessione, più contenuta, anche gli ordinativi per supermercati, iper e grandi magazzini (-2,2%) e per il commercio al dettaglio alimentare (-1,3%). Nonostante l’andamento negativo delle vendite, si conferma una tenuta dell’occupazione con una crescita del +2,7%, in linea col trimestre precedente. L’aumento più vistoso si è registrato nel comparto alimentare (+3,6%) e nei supermercati, iper e grandi magazzini (+3,1%). Stabile il comparto non alimentare (+0,1%). L’occupazione segna una crescita generale nelle medie-grandi superfici (+3,1%) e nelle piccole superfici (+0,8%).

Previsioni
Restano negative le attese degli imprenditori: il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione delle vendite è di -35,8 punti percentuali contro il -48,9 p.p. del trimestre precedente. Più sfavorevoli le previsioni per gli ordini (-37,2 p.p. contro -46,4 p.p. precedente), mentre per l’occupazione ci si attesta a -11,3 p.p. (-16,5 p.p. precedente). In rialzo l’attesa per i prezzi di vendita (+12,3 p.p. contro +19,6 p.p. precedente).

Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto:
«Da oltre un anno il mercato interno è bloccato e le previsioni degli imprenditori restano negative. La flessione del -1,5% registrata nel primo trimestre dell’anno, sebbene inferiore a quella con cui si è chiuso il 2011, conferma lo stallo dei consumi che riguarda soprattutto i beni non di prima necessità. Il quadro che emerge non è incoraggiante, eppure il Veneto registra alcuni segnali controtendenza a cominciare dall’occupazione che segna una crescita del +2,7%, ascrivibile parzialmente all’incremento della domanda di lavoro innescata dalle aperture domenicali e festive nella grande distribuzione. In un contesto economico in cui la ripresa si aggrappa esclusivamente all’export, permangono le criticità legate all’aumento delle chiusure dei punti vendita, ma anche alla flebile dinamica delle retribuzioni e all’eccessiva pressione fiscale che continuano a far calare il potere d’acquisto delle famiglie».