Congiuntura: Industria IV trimestre 2017

VENETO: FINE ANNO COL BOTTO PER L’INDUSTRIA +6,3%
Crescita record anche per il fatturato (+6,7%). Volano gli ordini dall’estero (+10,7%)
Positive le aspettative a tre mesi per la domanda estera.
Pozza: «Un 2017 straordinario per le imprese manifatturiere»

 

Venezia, 8 marzo 2018 |Nel quarto trimestre 2017 la produzione industriale manifatturiera in Veneto ha registrato un importante incremento del +6,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016. Riguardo il precedente trimestre del 2017 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato del +4,9% (+9,4% il dato congiunturale grezzo).
L’analisi deriva dall’indagine VenetoCongiuntura, realizzata da Unioncamere del Veneto, effettuata su un campione rinnovato di 1.314 imprese attive nella nostra regione, con almeno 5 addetti, scaricabile da www.venetocongiuntura.it.

«L’andamento del settore manifatturiero veneto mostra risultati sorprendenti nell’ultimo scorcio del 2017 – commenta Mario Pozza Presidente di Unioncamere Veneto -: la produzione industriale aumenta in misura rilevante sia rispetto allo scorso trimestre che allo stesso periodo del 2016, portando l’indice regionale oltre i livelli pre-crisi. Si tratta di risultati che dimostrano il consolidamento del processo di crescita dell’industria veneta, che si protrae ormai da 17 trimestri pur con intensità diverse e qualche battuta d’arresto.
Con una crescita del +4% in media annua, nel complesso il bilancio del 2017 è semplicemente straordinario per le imprese manifatturiere – aggiunge Pozza – che hanno raggiunto risultati molto positivi e superiori a quelli conseguiti nel 2016: è la conferma che il Veneto sta recuperando competitività a livello europeo, grazie alla vivace crescita del commercio mondiale e al recupero degli investimenti che hanno potuto anche beneficiare degli incentivi previsti dal Piano Industria 4.0.
A registrare l’accelerazione più significativa sono soprattutto i settori metallurgia (+10,8% ), meccanica (+8,5% ) e gomma-plastica (+7,2%) – conclude Pozza – dove i campioni di eccellenza  stanno guidando la crescita di una platea sempre più ampia di imprese e che oggi rappresenta quasi il 60% del settore manifatturiero regionale»

Produzione
Rispetto al trimestre dell’anno precedente risalta la buona performance dell’indicatore confermata da tutte le classi dimensionali di impresa, che registrano incrementi attorno del +6%. Emergono le imprese di dimensioni più piccole, con 10-49 addetti, cresciute del +7,1 %, e con 5-9 addetti, cresciute del +6,7%. L’evoluzione è più marcata per tipologia di beni attiene ai beni intermedi (+7,3%), seguiti dai beni di investimento (+7,2%) e dai beni di consumo (+4,6%).
A livello settoriale la metalmeccanica segna le variazioni tendenziali più significative, +10,8% per i metalli e prodotti in metallo e +8,5% per le macchine ed apparecchi meccanici. Bene anche il settore della gomma e plastica +7,2%. L’occhialeria è l’unico comparto che registra una diminuzione con un -1,7%.
Aumenta inoltre la quota di imprese che dichiarano un incremento dei livelli produttivi, 58% attuali sul 47% del trimestre precedente. Invece è diminuita sia la quota di imprese con produzione in contrazione, 26% sul 34%, sia con produzione stabilizzata, 16% sul 19%.
Il tasso di utilizzo degli impianti, rispetto al trimestre precedente, è aumentato al 77,5% per le imprese con almeno 10 addetti, mentre nel complesso delle imprese l’indicatore è risultato del 74 %. Il valore massimo ha riguardato il comparto dei metalli e prodotti in metallo con un 81,7%,  il minimo il legno e mobile 71%.

Fatturato
La dinamica positiva dell’economia regionale è confermata anche dall’indicatore del fatturato totale. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno le vendite sono incrementate del +6,7%, consolidando le variazioni positive. La performance migliore inerisce le piccole imprese (+7,3%), seguite dalle medio-grandi (+6,5%) e micro (+5,3%). Spiccano i comparti dei metalli e prodotti in metallo (+11,2%), dei mezzi di trasporto (+9,2%) e della gomma e plastica (+8,5%).
Il fatturato interno mostra un aumento del +6,5%, principalmente interessando le piccole imprese (+7,1%) con riguardo al settore dei metalli e prodotti in metallo (+13,1%) e dei mezzi di trasporto (+12,3%).
Le vendite all’estero segnano una crescita ancora maggiore, del +7,1%, segnata dalle microimprese con un +8,9 %. Le variazioni più importanti compaiono nel settore della gomma e plastica (+11,7%), della carta, stampa ed editoria (+11,4%) e delle macchine ed apparecchi meccanici (+10,1%). Prestazioni negative invece nell’occhialeria (-3,4%) e nel tessile, abbigliamento e calzature (-2,9%).

Ordinativi
Gli ordinativi totali segnano una performance positiva del +6,9% determinata dall’andamento delle imprese medio-grandi (+7,4%) e dalle piccole (+6,4%). Considerevoli le variazioni dei comparti metalli e prodotti in metallo (+12,6%), macchine ed apparecchi meccanici (+9,7%) e gomma e plastica (+7,7%).
Gli ordinativi dal mercato interno evidenziano un aumento del +4,3% su base annua, marcatamente per le piccole imprese (+4,9%). Spiccano le variazioni dei comparti metalli e prodotti in metallo (+8,8%),  delle macchine ed apparecchi meccanici (+6,3%) e dei mezzi di trasporto (+6,2%).
Gli ordinativi provenienti dal mercato estero iscrivono alti incrementi con una media regionale del +10,7%, attribuibili specialmente alle imprese medio-grandi (+11,4%). I migliori risultati sorgono nei comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+12,4%), dei metalli e prodotti in metallo (+12%) e della gomma e plastica (+11,2%).

Previsioni
Nel quarto trimestre 2017 le aspettative sulla crescita dell’economia regionale per il prossimo trimestre restano positive, per gli imprenditori veneti, ma più deboli rispetto al trimestre precedente. Maggiore fiducia si riscontra per il mercato estero +9,8 punti percentuali (era di +14,6 p.p. il trimestre scorso) e per il fatturato +3,3 p.p. (era di +13,3).
Circa la produzione il saldo tra chi prevede un incremento invece di una riduzione è di +1,7 punti percentuali (era di +11,5 p.p.).
Diminuiscono anche le attese per gli ordini interni, nonostante il saldo di +0,7 punti percentuali (era di +4,9 p.p.).
Confidano maggiormente in un incremento dell’industria le imprese di media grande dimensione rispetto i saldi negativi delle micro imprese.