COMUNICATO STAMPA | Venezia, 8 aprile 2021
Unioncamere del Veneto e l’attenzione per il mondo delle imprese culturali e del turismo per ribadire non solo che è al loro fianco, ma soprattutto per offrire servizi e strumenti in grado di favorire i processi di digitalizzazione che possono rappresentare un nuovo sviluppo per il settore. È questo uno dei temi messi sotto i riflettori dal webinar di oggi dal titolo “Digitalizzazione nelle imprese culturali e creative: scenari di sviluppo per il veneto” che Unioncamere del Veneto ha organizzato in collaborazione con l’ufficio OCSE di Venezia e con le Camere di commercio del territorio.
Il Presidente Mario Pozza nel suo intervento ha sottolineato come: “la cultura e il turismo rappresentano, senza ombra di dubbio, elementi strategici del sistema economico regionale che contribuiscono in modo importante al PIL del Veneto ed alla sua crescita sociale ed intellettuale. In questa fase di Covid-19 imprese e istituzioni del settore culturale hanno dimostrato una grande vocazione all’innovazione affidandosi alla tecnologia ed al mondo digitale per non smettere di fare cultura e questo può rivelarsi un modello da replicare anche in futuro per allargare la propria platea di pubblico. Anche il turismo ha ricevuto un’importante spinta alla digitalizzazione che sicuramente non si arresterà una volta usciti dalla pandemia. Siamo, tuttavia, convinti che la digitalizzazione da sola non basti per far ripartire il sistema turismo e cultura: il mondo della cultura, in particolare musei, cinema e teatri devono riaprire e le imprese del turismo vanno supportate sia con incentivi che con interventi di potenziamento dell’offerta. Il sistema camerale veneto è a fianco delle imprese turistiche e delle istituzioni culturali del Veneto e ne sostiene le istanze consapevoli del ruolo che hanno per il territorio, le comunità ed il tessuto economico locale”.
Al webinar sono intervenuti anche il prof. Pier Luigi Sacco, Senior Advisor dell’OCSE, e il prof. Mario Volpe dell’Università di Venezia Ca’ Foscari. Nel corso dell’incontro è emersa l’importanza del patrimonio culturale e artistico che è un indotto economico importante e strategico per il nostro territorio: nella nostra regione il settore nel 2019 registrava la presenza di 23.200 imprese per un totale di 82.234addetti.
“Le imprese culturali e creative – spiega Luigi Sacco – avranno un ruolo centrale nel ciclo di ripresa economica post-Covid ma è essenziale che intraprendano un percorso di sviluppo e adozione di tecnologie digitali di ultima generazione. Questa è una sfida decisiva per il futuro prossimo dell’economia veneta e dovrebbe essere considerata e supportata con grande attenzione”.
Da una fotografia scattata da Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio emerge che dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l’e-payment (il 36% contro il 31%) e quasi un’impresa su tre ha realizzato o ha in programma di realizzare corsi di formazione 4.0 per il proprio personale. Ma sicuramente resta ancora molto da fare soprattutto per quanto riguarda la digitalizzazione delle PMI: da una recente indagine di Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne su un campione di 3.000 imprese manifatturiere emerge che solo il 6% delle imprese è “arrivato al traguardo” o comunque è nel tratto finale del percorso della duplice transizione ecologica e digitale. Mentre quasi 2 imprese su 3 sono ancora ai blocchi di partenza.
Il sistema camerale grazie al suo ruolo di interlocutore tra il mondo istituzionale e quello delle imprese, alla sua presenza capillare sul territorio e al ventaglio di servizi in costante evoluzione giocherà un ruolo fondamentale nel processo di digitalizzazione anche nei prossimi anni attraverso iniziative di formazione e supporto alle imprese, in particolare PMI, e un ruolo attivo nel processo di semplificazione amministrativa e digitalizzazione della PA.
Il sistema camerale veneto a seguito delle nuove competenze obbligatorie attribuite alle Camere di commercio in materia di valorizzazione del patrimonio culturale e di promozione del turismo porta avanti numerosi progetti nel campo del turismo e della cultura facendo squadra con la Regione a partire dalla creazione dell’Osservatorio Turistico Regionale Federato e dalla realizzazione di iniziative congiunte di promozione del marchio Veneto the Land of Venice. Ad alcune Camere, inoltre, è stato riconosciuto l’incremento del 20% del diritto annuo per finanziare progetti in questo ambito e lo scorso luglio le Camere di commercio di Padova, Treviso-Belluno e Venezia-Rovigo sono formalmente sono entrate come socie del Teatro Stabile del Veneto. Nell’intento di rendere gli investimenti delle Camere nelle politiche culturali capaci di maggiore incisività e di creare un nuovo dialogo tra istituzioni culturali e mondo imprenditoriale da novembre 2020 è stata istituita la Consulta della Cultura promossa da Unioncamere del Veneto cui partecipano importanti esponenti del mondo culturale veneto.