Nota sulla modifica dello statuto

UNIONCAMERE DEL VENETO: NOTA SULLA MODIFICA DELLO STATUTO E NOMINA DEL PRESIDENTE

In merito alla riforma dello statuto di Unioncamere del Veneto e alla conseguente nomina a presidente dell’Unione regionale di Alessandro Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Verona, Unioncamere del Veneto precisa quanto segue:
«Unioncamere del Veneto ha posticipato la modifica dello statuto e la convocazione della relativa Assemblea, che avrebbe dovuto votarne la variazione, in conseguenza del fatto che non è possibile, in base alla vigente normativa, modificare soltanto la durata della carica presidenziale, ma occorre che lo statuto di Unioncamere del Veneto si adegui alla normativa sulla manovra economica dello scorso luglio, che riduce a cinque i componenti del Consiglio, e si adegui anche alle linee guida approvate a livello nazionale sulla base della modifica della Legge 580/93 del febbraio 2010 di riforma del sistema camerale italiano.

Si richiama in particolare l’attenzione sul fatto che tale ultima modifica legislativa attribuisce un ruolo molto più importante al sistema delle Unioni regionali italiane, rafforzandone le competenze, la governance e le funzioni che esse ricoprono a livello di coordinamento, che diventa obbligatorio, nei confronti delle Camere di Commercio associate.

Per tutte queste ragioni, Unioncamere del Veneto si sta organizzando per rispondere a tale importantissima sfida e la nomina del presidente sarà dunque l’atto conclusivo dell’iter delle modifiche.

Tutto ciò non inficia comunque quanto fino ad oggi convenuto sia in riferimento al mandato annuale sia in riferimento alla designazione del prossimo presidente di Unioncamere del Veneto, individuato nella figura di Alessandro Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Verona. Tutti i passaggi finora effettuati sono stati compiuti nella massima concordia e armonia tra le sette le Camere di Commercio, con l’obiettivo di affrontare al meglio la sfida cui Unioncamere del Veneto è chiamata a far fronte nei prossimi anni per lo sviluppo dell’economia regionale».