COSTRUZIONI VENETO: IL PIANO CASA GUIDERA’ LA MINIRIPRESA NEL 2011
Rallenta la crisi del settore edilizio, ma continua a preoccupare la micro impresa
Dal piano casa 720 milioni di investimenti, 650 nel residenziale
Con 23mila domande presentate a fine gennaio, incrementi mensili di 1.500 richieste e 720 milioni di euro di investimenti attivabili, il piano casa inizia a dare i primi tangibili segnali. Si chiude un 2010 negativo per l’edilizia veneta, mentre il 2011 si è aperto con speranze positive da parte delle imprese, accompagnate da alcuni primi ma significativi indicatori congiunturali in crescita. La crisi non è finita, in particolare per le imprese artigiane, ma il mercato inizia ad offrire maggiori opportunità. Il quadro emerge dall’analisi trimestrale dell’Osservatorio congiunturale sul mercato delle costruzioni nel Veneto, nato nel 2009 dall’incontro fra Unioncamere del Veneto e Casse Edili Artigiane CEAV e CEVA (col supporto tecnico scientifico del CRESME e la collaborazione del Centro Studi Sintesi). I dati sul settore edilizio e un focus sul piano casa e prospettive di sviluppo del settore sono stati presentati presso la sede di Unioncamere del Veneto. Presenti Virginio Piva, presidente CEAV, Roberto Strumendo, presidente CEVA, Alberto Ghedin, vicepresidente CEAV, e Leonardo Zucchini, vicepresidente CEVA.
RISULTATI 2010
Il quarto trimestre 2010 conferma il rallentamento della crisi nel settore delle costruzioni. Pur restando negativo, il fatturato (-2,8%) registra un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009 (-6,7%) e al primo trimestre 2010 (-7,5%), quando la crisi toccò l’apice. Dinamiche peggiori per le imprese artigiane (-2,9%) e di piccola dimensione (-3%), mentre per le imprese non artigiane e di maggiori dimensioni la diminuzione si attesta al -2%. Diversi gli indicatori a livello territoriale: forte calo per Padova (-4,6%) e Rovigo (-5,2%), a seguire Venezia -3,3%, Verona e Treviso -2,4%, sostanziale stabilità per Vicenza (-0,5%), mentre Belluno registra un +0,4%. Ancora in flessione gli ordini (-2,3%), ma per un valore pari alla metà del primo trimestre 2010 (-4,7%). Ancora in calo l’occupazione (-1,1%), sulla quale ha pesato l’eccessiva piovosità (42 giorni di pioggia nel quarto trimestre contro i 25-30 della media precedente). In forte crescita i prezzi alla produzione (+3%), mentre resta negativo il dato sugli ordini (-2,3%) con Rovigo che tocca il -4%, seguita da Padova (-3,2%), Verona (-2,4%), Venezia (-2,3%), Treviso (-2,1%) e Vicenza (-0,5%). Stabile Belluno (+0,2%).
PREVISIONI 2011
Per la prima volta nell’ultimo anno, gli indicatori previsionali evidenziano segnali positivi. Rallenta la dinamica negativa del volume d’affari complessivo (-0,3%) ma con una crescita attesa del +0,7% per le imprese più strutturate; continua, ma più contenuta, la crescita dei prezzi alla produzione (+1,2%); crescono gli ordini del +0,4% per le imprese non artigiane e del +1% per le imprese con oltre 9 addetti. Conseguenza è un’attesa occupazionale in debole crescita (+0,5%). Il 12,6% del campione intervistato (600 imprese rappresentative dell’universo) ha dichiarato di non essere mai stato in crisi, il 3,5% di esserne già uscito. Il 39,8% attende di uscire dalla crisi nel 2011, mentre il 13,5% vede un orizzonte positivo solo nel 2012. Le imprese che dichiarano di non riuscire ad uscire dalla crisi sono il 10,2%. Le tre principali difficoltà per il 2011 sono i ritardi nei tempi di pagamento (32,8%), la stagnazione della domanda (24,2%) e la difficoltà nell’accesso al credito al pari dell’aumento dei prezzi delle materie prime (rispettivamente 9,2% e 9,0%).
FOCUS PIANO CASA IN VENETO
Un impulso alla miniripresa arriva senz’altro dal piano casa. A fine gennaio si stimano 23mila domande presentate: 21.700 nel comparto residenziale per 1.627.500 metri cubi (17% delle nuove volumetrie ultimate nel 2010) e 1.300 nel non residenziale per 221.000 metri cubi (12% delle volumetrie relative al piano casa). Cresce la volumetria media per intervento nel settore residenziale (75 metri cubi), mentre resta stabile nel comparto non residenziale (170 metri cubi). Il 90% delle domande fa riferimento esclusivamente al settore residenziale e all’aumento del 20% delle volumetrie (art. 2 della Legge). Complessivamente il volume d’affari che verrà attivato dagli interventi del piano casa è stimato in 720 milioni di euro, dei quali 650 milioni per domande relative all’edilizia residenziale, valore pari al 10,4% del totale degli investimenti in nuove costruzioni residenziali per il 2010.
«Si conferma l’importanza dell’Osservatorio come strumento di lettura del mercato al servizio delle imprese – sottolinea Serafino Pitingaro, Centro Studi Unioncamere del Veneto –. Unioncamere, grazie alla collaborazione con CEAV e CEVA, riesce oggi a misurare e prevedere le dinamiche di un settore strategico per la ripresa dell’economia regionale, dove le micro e piccole imprese, pur risentendo maggiormente delle difficoltà della crisi economica, rivestono un ruolo fondamentale».
«Come avevamo già anticipato a dicembre, e i dati oggi lo confermano, il piano casa nel 2011 guiderà in Veneto una miniripresa del settore – l’analisi di Federico Della Puppa, ricercatore CRESME –. Ma sapere che oggi una impresa su due è in grosse difficoltà, in particolare le piccole imprese artigiane, deve far riflettere su quali strumenti porre in essere per aiutare chi oggi è in difficoltà ad agganciare la miniripresa. Tempi di pagamento e accesso al credito sono gli elementi sui quali tutti gli operatori oggi sono chiamati a dare risposte concrete».
Osservatorio sul mercato delle costruzioni