Unioncamere del Veneto-Confcommercio Veneto: i veneti non rinunciano al Natale e al Black Friday spinge i consumi in vista delle festività

Natale è sempre Natale. E il regalo sotto l’albero, nei limiti del possibile, non mancherà mai. Pur in un momento segnato ancora dal forte impatto dell’inflazione che limita il potere d’acquisto delle persone, ci sono segnali incoraggianti sui consumi per le prossime festività di fine anno. Rispetto all’anno scorso si spenderà di più per ristoranti, abbigliamento e benessere; crescono anche i libri e i viaggi. E il regalo utile è sempre al primo posto. È quanto emerge dalla consueta indagine realizzata nel corso di questo mese da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto, su un campione di 600 persone residenti in tutte le province del Veneto.

L’andamento degli acquisti
A domanda su cosa concentreranno i loro acquisti, i veneti mettono abbigliamento e calzature al primo posto (71%), la convivialità del desco al secondo (67%), la cura della persona al terzo (60%). Complessivamente, rispetto a un anno fa, nella maggior parte dei casi le spese suddivise per categorie si equivalgono. I dati per provincia confermano il trend generale. Sul luogo dove saranno effettuate le compere, due terzi degli intervistati rispondono nei negozi fisici: per un terzo nei centri storici e per altri due terzi in periferia; l’altro terzo on line che si conferma la “vetrina in più” per ormai tutte le attività commerciali.

Il Black Friday
Il Black Friday ha visto metà degli intervistati andare a fare acquisti per approfittare degli sconti: il 46% del campione intervistato conferma di averne approfittato anche in chiave regali di Natale, con percentuali significative di chi ha riferito di aver trovato effettivamente conveniente cogliere questa opportunità, a numeri praticamente omogenei nelle varie province del Veneto. Rispetto allo scorso anno, le aspettative sugli acquisiti legati al “venerdì nero” sono cresciute di 2 punti percentuali.

Orizzonte saldi
L’indagine, come al solito, ha rivolto l’attenzione anche ai saldi invernali che verranno. Rispetto all’anno scorso si registra un leggero miglioramento: il 68% delle persone dice che spenderà come un anno fa, il 10% di più, il 22% di meno; nel totale, coloro che spenderanno uguale o di più aumentano di 8 punti percentuali. La spesa media pro capite sarà di 241 euro per l’abbigliamento, 203 euro per le calzature, 179 euro per il benessere. Un budget sostanzialmente sovrapponibile a quello dello scorso anno.

L’inflazione continua a farsi sentire
Nel contesto generale l’inflazione continua a impattare sulla capacità di spesa delle persone. Un trend che va avanti ormai da diversi mesi e che si fa sentire sugli acquisti di ogni giorno. Più di 8 persone intervistate su 10 confermano che la perdita del potere d’acquisto impatta sui consumi, anche se resta maggioritaria la considerazione di fare acquisti guardando più alla qualità del prodotto (61%) che al prezzo contenuto (39%).

Chi può, parte
Infine, il 42% dei veneti fa sapere che nel periodo invernale si concederà un viaggio o una vacanza: la maggior parte fuori regione, ma in un’altra zona d’Italia; un terzo all’estero, in aumento di 3 punti percentuali sull’anno scorso; il 29% sempre in Veneto. Tra questi ultimi, la montagna resta la meta preferita (65%, anche se in leggera diminuzione su un anno fa), seguita dalle città d’arte (32%). La tipologia di alloggio preferita è l’hotel (38%), mentre l’elemento che più determina la scelta su dove andare, è la tranquillità-qualità di vita- relax- ambiente salutare (51%). Nella stragrande maggioranza dei casi (72%), il viaggio o la vacanza viene scelto su piattaforme on-line, ma comincia a prendere piede “il fai da te”.

I commenti dei presidenti Bertin e Santocono
Il presidente di Confcommercio Veneto Bertin spiega che “Natale si conferma una tradizione molto radicata. Nonostante l’inflazione e nonostante le difficoltà per tante persone e famiglie, la festa mantiene tutto il suo significato: magari un regalo in meno, ma ai regali non si rinuncia. La gente è sempre più propensa all’acquisto utile e cerca di cogliere le migliori occasioni per farlo in maniera consapevole e sempre più mirata: magari può mancare l’effetto sorpresa dello scartare il pacco perché in qualche modo ci si è detti prima cosa serve o si vorrebbe, ma il momento del raduno sotto l’albero è immancabile”.

Il presidente di Unioncamere del Veneto Antonio Santocono sottolinea che “il Natale è la festa più amata, attesa e sentita dell’anno e i dati dell’indagine lo confermano. Nonostante il “caro vita” pesi sul portafoglio e sulla capacità di acquisto delle famiglie venete, non mancheranno i consueti regali natalizi sotto l’albero di Natale. Si faranno acquisti soprattutto nell’abbigliamento, calzature, ristorazione, benessere e libri, con un occhio di attenzione verso beni utili e di prima necessità e a mantenere la spesa in linea con lo scorso anno. Inoltre, si punterà più sulla qualità che sul prezzo contenuto, segno di una tendenza crescente a preferire l’articolo ben fatto, che dura nel tempo e a riconosce il valore del lavoro per realizzarlo e produrlo. E incoraggianti sono anche le prospettive per viaggi e vacanze, con la montagna che resta la meta preferita alla ricerca della tranquillità e di un ambiente salutare”.