Veneto-Germania: locomotive d’Europa

VENETO-GERMANIA: LOCOMOTIVE D’EUROPA,
MA IL FEDERALISMO È LA MARCIA IN PIÙ DEI TEDESCHI
Confronto fra Regione, Unioncamere e Confindustria Veneto coi rappresentanti dei Lander tedeschi

Fare sistema tra due eccellenze economiche per affrontare e superare la crisi. Ad un patto: che alla vocazione di “locomotive” dell’Europacorrisponda anche una “funzionalità” dei rispettivi sistemi di governo, che può essere realizzata solo con il federalismo. Il Veneto e i Lander tedeschi meridionali e orientali si sono confrontati oggi in occasione del convegno “Gli effetti della crisi sui rapporti fra Länder tedeschi e il Veneto e gli strumenti istituzionali e finanziari a supporto dell’economia e dei distretti produttivi” organizzato da Unioncamere del Veneto-Eurosportello, Regione del Veneto e Confindustria Veneto, in collaborazione la Camera di Commercio Italo-tedesca e la Camera di Commercio Italiana per la Germania. 

Se sul piano economico già da tempo il confronto è alla pari, visto che la Germania assorbe il 13,1% dell’export veneto, mentre  il 15,6% dell’import regionale arriva dalla repubblica tedesca, dal versante veneto diventa urgente mettere mano ad una riforma istituzionale che adotti le “buone pratiche” del federalismo tedesco che, come è emerso, costituiscono la marcia in più per rimanere competitivi in un mercato globale in continua evoluzione.

«La Germania, per le imprese venete, non è solo il primo mercato di scambio, ma è un “sistema modello” a cui guardiamo con grande interesse e anche con un po’ di invidia – ha sottolineato il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat –. Ci sono molte affinità e caratteristiche comuni tra i nostri territori, che se ben valorizzate potranno di sicuro assumere in futuro un ruolo sempre più importante: penso alla grande concentrazione di piccole medie imprese e alla diffusa vocazione manifatturiera. Le imprese venete stanno guardando a nord e a est: sono queste le direttrici dei grandi corridoi europei e le principali nervature entro cui far correre gli scambi. La conferenza odierna pone le basi per creare un tavolo di lavoro con l’Associazione industriali della Baviera e di altri Lander per un confronto diretto fra imprenditori. La crisi economica porterà dei mutamenti nei mercati e negli scambi fra i Paesi, e la competizione in futuro sarà sempre più fatta da sistemi d’imprese territoriali».

Un concetto, quest’ultimo, condiviso anche dai rappresentanti tedeschi presenti all’incontro: «La cooperazione transnazionale, intersettoriale e la governance multi-livello stanno producendo un valore aggiunto per la crescita regionale ed economica – ha dichiarato Horst Sauer, Capo Dipartimento Piani?cazione Territoriale Berlino – Brandenburg sull’asse Scandinavia-AdriaticoQuesto aspetto potrebbe essere un ulteriore elemento per superare l’attuale crisi. Un esempio arriva dal progetto Interreg SONORA (South North Axis), che ha visto i numerosi partner dalla Regione Veneto, Germania e altre regioni lavorare insieme per l’innovazione e la crescita, nonché l’attuale cooperazione tra questi e altri ulteriori partner del Corridoio SCANDRIA dalla Scandinavia al Mare Adriatico».

«Parlare oggi di Germania e del rapporto con il Veneto è importante. Tra l’altro arrivo da una missione istituzionale in India dove il confronto fra i partecipanti europei è avvenuto sostanzialmente tra la Germania e il Veneto verso questo Paese che ormai non si può più considerare emergente. Molti sono infatti i progetti che si possono realizzare lì sfruttando le opportunità di sinergia tra le nostre aziende e quelle di alcune regioni tedesche  – ha raccontano Marialuisa Coppola, assessore regionale all’Economia, Ricerca ed Innovazione –. Oggi sono qui innanzitutto per ascoltare, ma anche per dire che la Regione Veneto, per quanto riguarda i temi dell’internazionalizzazione e della condivisione progettuale, è presente e vorrebbe quanto prima confrontarsi su possibili percorsi condivisi. Ma soprattutto dare un messaggio alle nostre imprese, che oggi vivono un momento molto particolare. Per chi resiste abbiamo l’obbligo di essere disponibili anche con strumenti finanziari e gli spunti arrivati da questo convegno sono stati molto utili»

Ma in questa tensione comune a candidarsi come l’area economica trascinatrice dell’economia europea, il Veneto e l’Italia devono anche essere pronti a superare quegli ostacoli che rischiano di far arenare ogni sforzo. I numeri presentati dal segretario generale di Unioncamere Veneto Gian Angelo Bellati parlano chiaro: se a livello economico e imprenditoriale il Veneto non ha nulla da invidiare ai Lander tedeschi, lo stesso non si può dire circa la capacità di una struttura di governance che sia in grado di agevolare una dinamicità che potrebbe sicuramente risaltare se non fosse frenata da lacci e lacciuoli. «La Germania, lo Stato europeo che meglio sta superando la crisi, è un ottimo esempio per il Veneto e l’Italia per il suo sistema imprenditoriale, ma soprattutto per una Pubblica Amministrazione dove la parola d’ordine è federalismo. E’ questa forma di governo che permette una forte responsabilizzazione di tutti i livelli di governo e una pubblica amministrazione che costa meno e dà ottimi servizi. Non è un caso che proprio la Germania venga indicata dal presidente della BCE Mario Draghi come esempio da seguire. In riferimento a quanto abbiamo sentito quest’oggi è chiaro che  il federalismo, che da noi non decolla, è l’unico modo per salvarci dalla crisi e dalla povertà».