Confcommercio-Unioncamere Veneto: saldi e consumi invernali, pesa l’inflazione

[online 19.12.2023] In un contesto economico-sociale ancora segnato dall’impatto dell’inflazione che ha determinato per larghe fasce di popolazione la perdita del potere d’acquisto della moneta rispetto al “caro-vita”, i saldi si confermano ancora una volta un’ottima occasione per fare acquisti, concentrando le spese soprattutto su beni di prima necessità o comunque variamente utili.

È quanto emerge dalla consueta indagine sui consumi invernali, previsti nei prossimi due mesi a cavallo del cambio dell’anno, condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto con interviste su un campione di 600 residenti in Veneto condotte nel corso dell’ultima settimana di novembre.

Il 2023 che va chiudendosi è stato un anno che ha visto l’inflazione rialzare la testa: in alcuni mesi è arrivata anche in doppia cifra, facendo sentire tutto il suo impatto sul carrello della spesa, in primis i generi alimentari. Dall’indagine emerge che il suo aumento incide sulle spese dell’83% degli intervistati.

Durante il periodo dei saldi invernali, il 10% degli intervistati prevede di spendere di più dello scorso anno; il 60% come lo scorso anno; il 30% meno dello scorso anno. Tra chi farà senz’altro acquisti, quasi una persona su due (47,1%) comprerà abbigliamento e oltre una su tre (36,6%) calzature, con una spesa media rispettivamente di 226 e 189 euro.

Alla domanda “dove effettuerà prevalentemente i suoi acquisti?”, la maggioranza (69%) risponde in negozio, con un 40% che lo farà nei centri storici delle città e dei paesi, mentre il 31% comprerà in Internet: a guidare la scelta sul prodotto conta più la qualità (59%) che il prezzo contenuto (41%).

L’indagine evidenzia che il 39% dei veneti viaggerà durante il periodo invernale, con queste destinazioni: 29% Veneto stesso, 56% fuori regione ma in Italia, 31% all’estero. Per chi resterà in Veneto, la meta preferita è di gran lunga la montagna (74%).