CS: Busta paga unica europea

Venezia, 17 luglio 2013 – Parte dal Veneto un’iniziativa per facilitare imprese e lavoratori nel processo di internazionalizzazione del lavoro in ambito Ue. Eurosportello Veneto, dipartimento Politiche Comunitarie di Unioncamere del Veneto, il sindacato dei consulenti del lavoro Ancl e l’Aniv, associazione degli ispettori di vigilanza, hanno aperto un tavolo tecnico di confronto con un obiettivo semplice ma dai risvolti essenziali: definire la busta paga unica integrata europea.

Un semplice strumento: un cedolino con una forma comune a tutti i Paesi Ue dove le voci relative agli aspetti previdenziali, assicurativi e contributivi abbiano la stessa posizione. Un’opera di semplificazione che porterà a chiarezza e alla riduzione dei costi per gli adempimenti burocratici.

Il tavolo tecnico Eurosportello-Ancl-Aniv, già operativo, lavorerà in un primo tempo al confronto fra le buste paga in uso nei 28 Paesi dell’Unione Europea, coinvolgendo in un secondo momento aziende produttrici di software di calcolo per arrivare a proporre delle soluzioni tecniche agli enti preposti, Parlamento e Commissione europea in primis.

«Il primo degli elementi essenziali per un’azienda è sapere quanto costa il lavoro: quale sia il peso del fisco e quanto effettivamente resti in tasca al lavoratore. Da qui il senso della nostra iniziativa» spiega Alessandro Bonzio, presidente di Ancl Veneto.

«Armonizzare le buste paga a livello europeo significa agevolare la libera circolazione dei lavoratori nel territorio dell’Unione europea, ma anche dare un impulso all’effettiva integrazione in tema di diritti dei lavoratori e loro mobilità – sottolinea Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto –. Con questa iniziativa Eurosportello Veneto, che coordina il consorzio del Nordest della rete Enterprise Europe Network, vuole sensibilizzare imprese e lavoratori sull’importanza e sui vantaggi di appartenere all’Europa, ma anche proporre soluzioni alle autorità comunitarie che hanno sede a Bruxelles per aumentare il dialogo fra istituzioni e cittadini europei».

Il comunicato stampa integrale