CS: Industria, I trimestre 2013 -2,9%

Venezia, 23 maggio 2013 – Nel primo trimestre 2013, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha mantenuto una tendenza negativa con un calo del -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del -1,4%. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.226 imprese con almeno 2 addetti.

«I dati di inizio anno confermano le tendenze di fine 2012. Nel primo trimestre 2013 la produzione industriale ha registrato un calo congiunturale dell’1,4 per cento. Per il Veneto si tratta del sesto trimestre consecutivo di flessione dell’indice sottolinea Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto –. Una situazione che non si era mai registrata dall’inizio delle serie storiche di Unioncamere Veneto, nel primo trimestre 1973, nemmeno durante la Grande recessione del 2008-2009 (allora i trimestri consecutivi con segno meno erano stati cinque). Però la sensazione è che le imprese industriali, piegate dall’inasprimento fiscale e dalla stretta creditizia, abbiano toccato il fondo e in alcuni settori abbiano iniziato a sperimentare una ripresa dell’attività economica».

Sotto il profilo dimensionale l’andamento negativo della produzione continua a interessare principalmente le microimprese (2-9 addetti) con un calo del -5,9%. Per quanto riguarda i settori le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del marmo, vetro e ceramica (-6,5%), legno e mobile (-6,4%) e tessile, abbigliamento e calzatura (-5,4%). Unico settore a registrare variazioni positive è quello delle macchine elettriche ed elettroniche (+3,1%). Continua la flessione del fatturato sia su base annua (-2,7%) che rispetto allo scorso trimestre (-4,3%). La variazione negativa è determinata dalla continua caduta del fatturato interno (-4,4%) mentre la variazione positiva del fatturato estero (+1,4%) è ascrivibile in primis alle piccole e medie imprese (+5% e +3,4%). 

L’occupazione è segnata da una flessione del -1% su base annua (-1,3% nel trimestre precedente), che interessa principalmente le micro imprese (-4,1%). Restano negative le previsioni degli imprenditori per i prossimi tre mesi con un saldo pari a -17,5 punti percentuali (-32,8 p.p. nel trimestre precedente) per la produzione. Segno meno anche nella fiducia per l’indicatore del fatturato (-15,5 p.p. contro il -32,3 p.p. del trimestre precedente) e dell’occupazione (-12,5 p.p. contro il -15,1 p.p. del trimestre precedente). In miglioramento le attese per gli ordini esteri con un saldo pari a +4,9 p.p. contro il -6,9 p.p. precedente.

Il comunicato stampa integrale

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