Venezia, 4 aprile 2013 – Amministrazione penitenziaria e mondo dell’impresa fianco a fianco per valorizzare le opportunità offerte dal lavoro penitenziario. Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e Unioncamere Veneto hanno sottoscritto stamane – firmatari il provveditore Pietro Buffa e il vicepresidente Unioncamere Roberto Furlan – un protocollo d’intesa per l’attivazione di una rete stabile di comunicazione tra Istituti penitenziari e Uffici di esecuzione penale esterna dell’Amministrazione Penitenziaria e Camere di Commercio.
Il protocollo si propone di far conoscere alle imprese della regione le problematiche dell’ambiente penitenziario in materia di lavoro; promuovere attività di orientamento e formazione sulla creazione d’impresa a favore delle persone ristrette negli istituti penitenziari e in esecuzione penale esterna; sviluppare azioni comuni per favorire la ricerca di risorse; diffondere informazioni sugli sgravi contributivi e fiscali a norma di legge mediante iniziative congiunte.
Le attività lavorative interne od esterne all’Istituto penitenziario rappresentano uno dei cardini su cui costruire programmi di reinserimento: secondo i dati del Ministero della Giustizia, sono 389, oltre il 10% del totale, i detenuti che, in Veneto, lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Un’opportunità è rappresentata dal lavoro cooperativo: i detenuti impiegati presso le 20 lavorazioni attivate dalle cooperative dentro gli Istituti sono 228 (7%), a fronte di un totale di ristretti che ammonta a 3208. Per quanto riguarda i restanti soggetti che non lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, ai 34 detenuti in regime di semilibertà occupati per datori di lavoro esterni si aggiungono 36 lavoranti ex art.21.
Il comunicato stampa integrale
Il protocollo d’intesa fra Unioncamere Veneto e PRAP Triveneto