Il concetto di economia circolare è ormai entrato nell’uso comune, tuttavia se ne parla applicandolo a contesti imprenditoriali e di mercato molto diversi tra loro, facendo sì che la definizione perda nitidezza e si confonda per esempio con la sostenibilità. Il tema è ben più complesso: interessa sia la dimensione macroeconomica sia quella micro, non riguarda solo la valorizzazione dei prodotti giunti al termine del loro ciclo ma anche il loro stesso design, per cui devono coesistere circolarità e innovazione. Nel mezzo, tra ecosistema e prodotto, a livello cioè dell’impresa, si apre il gap che il libro di Chiaroni intende colmare, superando il divario tra una definizione troppo “stretta” di economia circolare e una troppo “ampia”, che rischia di far ricadere tutto sotto questo cappello.
Davide Chiarioni è professore ordinario di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano, dove è titolare del corso di Circular Economy Business Models. È co-fondatore e vice-direttore del centro di ricerca Energy & Strategy, all’interno del quale gestisce gli osservatori permanenti su economia circolare, rinnovabili, efficienza energetica e decarbonizzazione.