Lavoro in carcere: Consiglio Unioncamere Veneto alla casa di reclusione femminile di Venezia

Liberiamo le produzioni
[online 29.05.2025] Sede straordinaria per la riunione del Consiglio di Unioncamere del Veneto, la cui ultima seduta – nel mese di maggio – è stata ospitata alla Casa di Reclusione femminile della Giudecca a Venezia. Un atto simbolico per abbattere i pregiudizi e sottolineare come il carcere sia parte viva e attiva della società civile ed economica per il recupero delle persone.

Una delegazione di componenti del Consiglio di Unioncamere del Veneto, tra cui il Presidente Antonio Santocono, il Segretario Generale Valentina Montesarchio, il coordinatore dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Roberto Crosta e alcuni imprenditori e rappresentanti di categoria, ha visitato la Casa di Reclusione alla Giudecca in occasione dei lavori del Consiglio del Sistema camerale.

All’interno della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca sono presenti le due Cooperative sociali veneziane Il Cerchio, che cura servizi di lavanderia industriale e sartoria, e Rio Terà dei Pensieri, che si occupa della coltivazione di frutta ed erbe aromatiche e officinali e di produzione di preparati cosmetici.  Sono alcune delle lavorazioni che si svolgono all’interno delle strutture carcerarie regionali e degli Istituti penitenziari del Veneto, grazie ad accordi e convenzioni con mondo produttivo, imprese e cooperative, e che sono state raccontate nel volume fotografico “Liberiamo le produzioni – Lavoro penitenziario nel Veneto: opportunità per le imprese” nato dalla collaborazione tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto, la Regione del Veneto – Assessorato all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione, e Unioncamere Veneto, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione tramite la Convenzione PMI 2024.