M&A e investimenti diretti esteri in Veneto: le opportunità offerte da fusioni e acquisizioni

[online 16.06.2023] Un territorio in fermento, attrattivo per gli investitori stranieri, al centro di strategie di consolidamento e diversificazione dei player veneti che fanno acquisizioni e di partecipazione delle nostre imprese acquisite a più ampie catene di valore. È la fotografia dell’M&A in Veneto, tracciata grazie a due analisi presentate nel convegno organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Treviso e Unioncamere del Veneto.

La prima analisi è curata da Federico Callegari responsabile Settore Studi e Statistica presso la Camera di Commercio di Treviso-Belluno e Giulia Pavan dell’area studi e ricerche di Unioncamere del Veneto, con il supporto del Centro Studi della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e grazie all’importante lavoro di selezione dei dati curato da Infocamere sul Registro Imprese. L’osservazione si è concentrata sulle società di capitali attive in regione, interessate da processi di acquisizione totalitaria o maggioritaria nel periodo 1991-2022 (per ogni impresa è stato considerato solo il più recente evento di acquisizione tracciato).

In Veneto sono presenti 13.567 acquisite (società di capitali attive con sede legale in Veneto, alla data del 31/12/2022 partecipate/controllate per quote superiori al 50% da imprese con sede su tutto il territorio nazionale o estero, dove disponibile l’informazione) e 6.214 acquirenti (società di capitali attive con sede legale in Veneto che controllano, con partecipazioni superiori al 50%, imprese su tutto il territorio nazionale).

Le acquisite venete pesano per il 12,6% sul totale delle società di capitali attive in regione: ma se consideriamo gli occupati che lavorano in queste società acquisite, e sono oltre 450.000 addetti, il loro peso sale al 43,5%.

Le acquirenti hanno 262.000 addetti, ma attraverso le loro controllate, per il 15% distribuite anche in tutta Italia, si devono aggiungere ulteriori 355.000 addetti.

La seconda analisi, promossa dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso con il centro Vera dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e presentata dal ricercatore Tullio Buccellato, rivela l’impatto degli investimenti stranieri sul tessuto imprenditoriale Veneto, con uno sguardo alla resilienza in tempo di pandemia. Il Veneto si dimostra una regione in fermento, attrattiva per gli investitori stranieri come dimostra l’analisi che ha esplorato la struttura, il peso e l’impatto degli investimenti diretti esteri sulle società di capitale attive in Veneto con almeno 10 dipendenti.

La ricerca ha preso in considerazione un totale di 18.042 imprese, di cui 993 con proprietà estera. Attraverso questi dati, l’analisi ha esaminato la struttura per nazionalità e tipologia del proprietario, misurato il peso in termini di addetti e fatturato e valutato la performance considerando la produttività e gli indicatori finanziari.

COMUNICATO STAMPA