Padova: apre il Punto di Ascolto del Servizio SOS Giustizia

Padova, 9 maggio 2014– Apre a Padova, presso la sede della Camera di Commercio in piazza Insurrezione, il primo Punto di ascolto S.O.S. Giustizia, il servizio dell’Associazione “Libera – Nomi e numeri contro le mafie” che offre un momento di ascolto e di prima assistenza a soggetti, imprenditori e persone fisiche che si trovano in una situazione di indebitamento, difficoltà economica, grave crisi finanziaria, e pertanto a rischio di racket e usura, terreno privilegiato della criminalità organizzata.

Il Punto di Ascolto sarà immediatamente operativo da lunedì 12 maggio con i seguenti giorni e orari:
° Lunedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17,30
° Mercoledì dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 17,30

Il taglio del nastroLo sportello – realizzato in collaborazione con Unioncamere Veneto – vuole anche rappresentare un anello di raccordo, e facilmente accessibile, tra i diversi livelli delle istituzioni che operano come punti di ascolto, di accompagnamento e di denuncia di un fenomeno che, incoraggiato dal persistere della crisi economica, falcidia le economie personali, familiari e aziendali. L’iniziativa rientra all’interno del Patto Territoriale per la Legalità, siglato in febbraio fra Libera, Camera di Commercio di Padova, Avviso Pubblico, sindacati, Associazioni di categoria, dei consumatori e Ordini e Collegi professionali uniti per promuovere la cultura della legalità e la lotta alla corruzione.

Questo di Padova -precisa il Presidente della Camera di Commercio di Padova e di Unioncamere Veneto, Fernando Ziliosarà l’unico sportello per tutto il Veneto autorizzato a raccogliere richieste in materia di usura, racket e prevenzione antimafia, con l’obiettivo di tutelare sia chi sta già vivendo e subendo una situazione di usura, sia chi si sente esposto al pericolo di usura a causa di particolari situazioni economico-finanziarie”. “Le isole felici, soprattutto quando si parla di usura, non esistono – ha commentato don Marcello Cozzi, Vice presidente di Libera – perché in Italia proliferano a tutte le latitudini le “lavanderie” di soldi sporchi. L’usura, sempre di più, è divenuta il business dominante nel bilancio delle organizzazioni criminali e non solo perché la crisi spinge un numero crescente di famiglie e imprenditori tra le braccia degli usurai, ma perché anche l’usura classica ha cambiato volto. Quello che un tempo veniva chiamato “cravattaro” oggi è costretto a rivolgersi ai clan, alle organizzazioni criminali per ricevere il denaro di cui ha bisogno per i suoi prestiti, i cui tassi di interesse lievitano in maniera sempre crescente. Noi, invece, dobbiamo dimostrare che la legalità conviene e che non si denuncia solo per questioni di equità. E’ fondamentale non solo la professionalità degli operatori di sportello che operano in anonimato, così come anonimi restano tutti coloro che si avviano alla denuncia, ma anche la loro passione e l’umanità“.

Lo Sportello intende offrire ascolto ai soggetti in condizioni di particolare disagio dovute a situazioni di oppressione criminale (ad esempio possibili vittime di usura o estorsione; familiari delle vittime di mafie) fornendo anche sostegno, orientamento ed eventuale accompagnamento nei percorsi da intraprendere nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, compresi quelli che potranno portare alla denuncia presso gli organi a ciò preposti.

Il comunicato stampa integrale