Congiuntura: Industria, II trimestre 2016

VENETO, L’INDUSTRIA RAFFORZA LA CRESCITA: +3%
Rilancio delle micro imprese (+3,6%). Il fatturato estero tiene il ritmo (+3,6%), ma cresce soprattutto il mercato interno (+2,1%). Occupazione stabile (+1%), previsioni in forte ribasso
Fedalto: «Lunga scia positiva ma le incognite Gran Bretagna, terrorismo e banche minano fiducia»

 

Venezia, 3 agosto 2016 – Nel secondo trimestre 2016, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un ulteriore incremento del +3% (era +2,2% nel trimestre precedente) ed anche la variazione congiunturale destagionalizzata ha confermato una crescita del +1,5% (era +1,4% nel trimestre precedente). L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto è stata effettuata su un campione rinnovato di 1.716 imprese con almeno 5 addetti.

«Segnali positivi emergono anche nel secondo trimestre 2016, confermando la dinamica positiva che sussiste oramai da 10 trimestricommenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto -. E’ dalla fine del 2013 che l’indice della produzione industriale registra variazioni tendenziali positive, attribuibili, in questo trimestre, a tutte le dimensioni di impresa, anche alle microimprese. A sostenere queste ultime è la ripresa del mercato domestico. Su base annua il fatturato interno evidenzia complessivamente un +2,1% (+3,6% nelle microimprese). Preoccupanti invece sono le previsioni, dove i saldi tornano negativi ad eccezione degli ordini esteri. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, il terrorismo e le difficoltà del sistema bancario sono fattori che sicuramente condizionano la fiducia delle imprese venete, importante però che questa situazione di incertezza non condizioni una ripresa che sembra divenire sempre più concreta».

Produzione
Sotto il profilo dimensionale l’indicatore ha mostrato la performance migliore nelle imprese di maggiori dimensioni (50 addetti e più) con un aumento del +3,6 per cento; seguono le micro (5-9 addetti) e le piccole imprese (10-49 addetti) con crescite del +2,6% e +2,3%. A livello settoriale, tra i 12 settori oggetto di analisi (due in più rispetto al 2015), la tendenza è positiva per tutti ad eccezione del tessile, abbigliamento e calzature (-1,8%). Al vertice della classifica si trovano i comparti della gomma e plastica (+5,1%), della carta e stampa (+4,9%), delle macchine elettriche ed elettroniche (+4,3%) e dei mezzi di trasporto (+4,2%). Nel secondo trimestre 2016 aumenta la quota di imprese che registrano incrementi dei livelli produttivi (50% contro il 44% del trimestre precedente) ed anche il tasso di utilizzo degli impianti è risultato in aumento attestandosi a 74,7% rispetto al 74,3% precedente. I valori massimi riguardano metalli e prodotti in metallo (76%) e i mezzi di trasporto (75%). Il livello di giacenze dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 51,3% delle imprese industriali, mentre per l’8,2% le giacenze sono in esubero e il 33% non tiene giacenze.  

Fatturato
Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+2,4%), in linea con quella del trimestre precedente. Le performance migliori a livello dimensionale hanno riguardato le  micro (+3,6%) e le medio-grandi (+2,9%) imprese, mentre risulta meno marcata la variazione delle piccole (+2,1%). Tra i settori spiccano ancora i mezzi di trasporto (+6,8%), gomma e plastica (+5,1%)  e carta e stampa (+4,6%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile sia al continuo andamento positivo delle vendite all’estero con un +3,6% (+4,4% nel trimestre precedente) sia alla crescita delle vendite sul mercato interno col +2% (+1,4% precedente). Il fatturato estero è risultato ancora positivo in particolare per le grandi imprese (+4,3%) e i settori mezzi di trasporto (+6,8%), carta e stampa e marmo, vetro e non metalliferi (entrambi +5,7%). A incidere sul fatturato interno sono soprattutto le micro (+3,6%) e piccole imprese (+2,1%) e ancora i mezzi di trasporto (+6,7%) e la gomma, plastica (+6,1%).

Ordinativi
Performance positiva (+3,3%) per gli ordinativi, in aumento rispetto a quella d’inizio anno (+2,2%). A livello dimensionale sono risultate migliori le micro imprese (+4,3%), seguite dalle medio-grandi (+3,6%) e piccole (+2,7%). Fra i settori brillano ancora una volta i mezzi di trasporto (+8,3%), negativa di nuovo la variazione del tessile, abbigliamento e calzature (-0,9%). In crescita l’andamento degli ordinativi dal mercato interno con un +3,4% rispetto al +1,9% precedente con variazioni positive per tutte le classi d’impresa, mentre a livello settoriale le performance migliori le mettono a segno i mezzi di trasporto (+8%) e macchine ed apparecchi meccanici (+5,2%). Gli ordinativi esteri hanno segnato un leggero aumento (+3,1%) rispetto al +2,8% dello scorso trimestre, trainato ancora una volta dalle micro imprese (+5,6%). A livello settoriale a spiccare sono sempre i mezzi di trasporto mentre il tessile, abbigliamento e calzature registra un pesante -6,6%.

Occupazione
Nelle imprese manifatturiere l’occupazione ha registrato un lieve aumento del +1%, in linea col +0,6 di inizio anno. La dinamica è ascrivibile in primis alle micro (+2,1%) e medio-grandi (+1,6%) imprese. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione ha riguardato marmo-vetro e ceramica (+5,1%) ed alimentare (+3,4%).

Previsioni
Tornano invece negative le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo relativo alla produzione si attesta a -7,2 punti percentuali rispetto al +6,7 p.p. precedente. In peggioramento anche le attese per gli ordini interni (-9 p.p. rispetto al +4,6 p.p. precedente) e fatturato (-5,6 p.p. rispetto al +8,7 p.p. precedente). Segno positivo invece per le attese sugli ordini esteri che toccano un +2,6 p.p. anche se in netto calo rispetto al +17,5 p.p. di inizio anno. E in peggioramento è anche la fiducia sull’occupazione: -2,7 p.p. contro il +0,3 p.p. precedente.