InnovaMare, a Bari l’ultima tappa del roadshow sulle tecnologie blu: 22-23 marzo presentazione Digital Innovation Hub e soluzioni robotiche

Il sogno di rendere l’Adriatico più sostenibile può diventare realtà se Italia e Croazia resteranno nel solco tracciato da InnovaMare, progetto strategico finanziato dai fondi Ue per la cooperazione transfrontalierache sta per concludersi dopo oltre due anni di attività. Questo l’auspicio dei partner dei due Paesi che si riuniranno ancora a Bari, ultima città adriatica ad ospitare – il 22 e il 23 marzo – la presentazione dei risultati del progetto, un roadshow che ha già coinvolto nei mesi scorsi Dubrovnik, Venezia e Rijeka. Due i principali elementi che caratterizzeranno l’iniziativa: la promozione del networking attorno al nascente Digital Innovation Hub e la dimostrazione in mare delle tecnologie realizzate per la salvaguardia marina.

La tappa finale del tour è organizzata da ARTI, Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione della Puglia, e prevede due giorni di workshop, attività dimostrative e visite ad alcune realtà d’eccellenza nell’ambito della blue economy.

Il22 marzo, dalle ore 9.00 al Centro Sportivo Universitario (CUS) sul Lungomare Starita di Bari si terrà un workshop tematico sul tema della cooperazione e della tecnologia per la sostenibilità dell’economia del mare e, a seguire, la presentazione e dimostrazione in mare di due soluzioni robotiche messe a punto da CNR – Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Zagabria, Facoltà di Ingegneria elettrica e informatica, nell’ambito del progetto: SWAMP, un veicolo autonomo di superficie (Asv) ovvero il mini-catamarano leggero per il monitoraggio del mare nei porti e nei bacini fluviali e la Boa Multifunzionale Intelligente, un robot per la misurazione, la gestione e lo stoccaggio dei dati registrati in mare. Si tratta di robot diversi ma concepiti per funzionare in modo integrato e massimizzare i risultati della lotta all’inquinamento marittimo, che saranno mostrati all’opera nel mare pugliese. “Sistemi intelligenti – sottolineano i ricercatori – sperimentati con successo, per la prima volta, in scenari cooperativi e in ambienti particolarmente a rischio”, come le acque lagunari e i corsi d’acqua in sofferenza a causa dei rifiuti.

Il 23 marzo i partner italiani e croati del progetto e loro stakeholder parteciperanno a due visite di “studio”: al Laboratorio di Ingegneria Costiera (LIC) del Politecnico di Bari (Valenzano), un‘eccellenza a livello nazionale per le sue strumentazioni d’avanguardia applicate alla modellistica di dinamica costiera e rilevazione del moto ondoso, e all’azienda monopolitana AS Labruna, leader nella produzione di motori “green”, a propulsione elettrica e ibrida, per la nautica.

La robotica sottomarina avrà un ruolo sempre più strategico per la tutela dei mari, sia per i costi ridotti, sia perché in grado di operare autonomamente e in modo efficace. Sviluppare innovazione per la Blue Economy consolidando l’ecosistema virtuoso nato con InnovaMare è, non a caso, la missione del Digital Innovation Hub (DIH), il polo per lo sviluppo della robotica sottomarina istituito a febbraio con la firma dei partner italiani e croati del protocollo d’intesa, un’altra concreta conferma della cooperazione per la sostenibilità del mare.

Per saperne di più:

INNOVAMARE: Progetto strategico finanziato da oltre 5,5 milioni di euro del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020. Prevede attività di ricerca, formazione e confronto tra i partner che si concluderanno a giugno 2023 e che hanno per obiettivo lo sviluppo di un ecosistema stabile dell’innovazione nel settore della robotica sottomarina e dei sensori per monitorare l’inquinamento dell’Adriatico. Informazioni su www.italy-croatia.eu/innovamare e www.innovamare.org.

PARTNER DEL PROGETTO: Camera Croata dell’Economia (capofila), Unione Regionale delle Camere di Commercio del Veneto, Università degli Studi di Trieste, ARTI Puglia, CNR Ismar – Istituto di Scienze Marine, Mare FVG, Communication Technology Srl, Istituto Nazionale di Oceanografia OGS, Istituto Ruder Boskovic, FER- LABUST Università di Zagabria, Università di Dubrovnik, Università di Rijeka, Geomar Croazia, Provincia di Sebenico.

SWAMP: Piattaforma robotizzata, leggera e riconfigurabile, progettata nell’ambito di InnovaMare in modo da favorirne la navigazione in aree remote e acque basse. Lo scafo contiene un sistema di propulsione a pompa-jet protetto da materiali innovativi che ricoprono i sensori e i componenti elettronici. L’hardware e il software modulare permettono un sistema di guida, navigazione e controllo distribuito multi-agente. I kit strumentali di cui è munito, incluso la connessione autonoma Wi-Fi, consentono di rilevare i rifiuti marini e trasmettere i dati.

BOA MULTIFUNZIONALE INTELLIGENTE: Dispositivo robotizzato di superficie, utilizzato per rilevazioni statiche dell’ambiente sottomarino e lo stoccaggio dei dati. La boa rileva in autonomia la sua posizione GPS, la temperatura a bordo e in mare, il livello di batterie ed è in grado di scattare fotografie e registrare dati esterni se provvista di adeguate strumentazioni. La performance è stata aumentata dai ricercatori di InnovaMare che ne ha testato l’impiego in tandem con SWAMP, a sua volta potenziato dallo spettrometro RoX.