“Un patto comunitario per il Nuovo Veneto”
Presentato oggi al “Vega” per rilanciare il territorio e le comunità locali
«Un’idea di grande interesse, poiché rappresenta la giusta via da percorrere in questo particolare momento storico». Così Stefano Zamagni, docente di Economia politica all’Università di Bologna e Presidente dell’Agenzia per le ONLUS, ha definito il “Patto comunitario per il Nuovo Veneto”, presentato oggi pomeriggio al Parco scientifico e tecnologico Vega, unitamente al “Progetto CSR Veneto”, frutto di un Protocollo d’intesa tra Regione Veneto e Unioncamere del Veneto.
L’incontro, preventivamente fissato presso la sede di Unioncamere del Veneto, è stato spostato presso la Sala Oro di Confindustria Venezia a seguito delle numerose adesioni pervenute, a dimostrazione che la Responsabilità sociale è argomento d’attualità che suscita grande interesse, se presa seriamente e dimostrata con fatti concreti.
In quest’ottica si sono ritrovate l’Associazione Veneto Responsabile (da cui è nata l’idea del “Patto”) con il suo presidente Francesco Peraro, la Regione Veneto e Unioncamere del Veneto rappresentate rispettivamente dall’assessore alle Politiche dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro Elena Donazzan e dal direttore Gian Angelo Bellati. Accanto a loro, sul palco, il dirigente della Direzione regionale Formazione Santo Romano, l’economista dell’Associazione MASTer dell’Università di Padova Andrea Marella, che ha illustrato le linee guida e i contenuti principali del “Patto” e il già citato Zamagni.
L’intento della presentazione del Patto Comunitario per il nuovo Veneto e del Progetto CSR Veneto è quello di provocare un dibattito regionale volto a ripensare l’attuale modello di sviluppo, in un’ottica comunitaria e socialmente responsabile, mantenendo e recuperando ciò che di “giusto e buono” è presente nel nostro territorio, valorizzando nuove proposte e ipotesi progettuali, ma anche concrete pratiche territoriali e aziendali. Entrambe le iniziative sono il frutto di un lungo e intenso lavoro e di altrettanto intensi e proficui rapporti e dibattiti con le comunità territoriali.
Il “Progetto CSR Veneto”, come hanno sottolineato sia l’assessore Donazzan sia il direttore di Unioncamere Bellati, nasce da un protocollo d’intesa tra Regione e Unioncamere del Veneto e dal lavoro del Forum Veneto Multistakeholder, composto da rappresentanti regionali delle parti sociali, delle istituzioni e da altre organizzazioni attive sul tema della responsabilità sociale. Nell’ambito del Progetto è stato elaborato un documento contenente i requisiti minimi per valutare la responsabilità sociale delle piccole e medie imprese venete e supportarle nel loro percorso verso una maggiore sostenibilità.
Il “Patto comunitario” è invece il frutto di quasi un biennio d’incontri che Veneto Responsabile ha effettuato in regione, con il contributo delle Camere di commercio provinciali (quasi un centinaio gli enti, le associazioni, le banche e altri soggetti coinvolti) che hanno dato vita a molte interessanti proposte operative che sono state sintetizzate in quattro ambiti d’azione: sostegno all’impresa socialmente responsabile; finanza e sviluppo sostenibile delle comunità locali; giovani, lavoro, impresa e futuro; alleanze per un nuovo modello di governance tra pubblico e privato.
«Non a caso – hanno detto in chiusura l’assessore Donazzan e il direttore Bellati- la Regione Veneto e Unioncamere del Veneto hanno voluto essere tra i primi sostenitori del Patto Comunitario, proprio per il loro ruolo nel promuovere l’economia regionale e l’impegno nella diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa, che credono fermamente essere un’occasione imperdibile di sviluppo economico competitivo, sostenibile e partecipato da tutte le istituzioni presenti sul territorio, in primis le imprese, in piena coerenza con le Linee Guida identificate dal Patto».