Rapporti internazionali: Unioncamere Veneto incontra l’Iran

UNIONCAMERE VENETO: IL PRESIDENTE MARIO POZZA INCONTRA
IL CONSOLE IRANIANO AMIR MASOUD MIRI

 

Venezia, 15 maggio 2018 | Rafforzare i rapporti commerciali fra Veneto ed Iran per garantire alle imprese venete un canale preferenziale d’investimento e stringere partnership in Medio Oriente. Se ne è discusso martedì mattina, nella sede di Unioncamere del Veneto a Marghera (Venezia), durante un incontro privato fra Mario Pozza, presidente Unioncamere regionale e Camera di Commercio di Treviso-Belluno, e Amir Masoud Miri, console generale della Repubblica Islamica dell’Iran.

Il console Miri ha illustrato le norme che regolano gli investimenti in Iran, le «tax free-zone», la cooperazione bilaterale Italia-Iran nei progetti comuni in Paesi terzi del Golfo Persico ed Asia Centrale affrontando il tema del turismo e della collaborazione tra operatori italiani ed iraniani.

Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2017 l’Italia ha esportato merci in Iran per oltre 1,7 miliardi di euro con una aumento del +12,5% rispetto all’anno precedente. Gli acquisti italiani dall’Iran sono invece risultati circa 3,4 miliardi costituiti quasi totalmente da petrolio greggio, con valori più che triplicati rispetto al 2016. In questo contesto nazionale, il Veneto esporta in Iran beni per un valore di oltre 203 milioni di euro e la regione vende principalmente macchinari, apparecchiature elettriche, carpenteria metallica, prodotti chimici, farmaceutici, fibre sintetiche, occhialeria, prodotti in gomma o plastica, elettrodomestici. L’import del Veneto risulta pari a 11,2 milioni di euro per un saldo commerciale positivo di 192 milioni di euro.

«Dopo che l’Europa ha rimosso gran parte delle sanzioni nei confronti dell’Iran, i rapporti commerciali con l’Italia sono diventati molto vivaci e le opportunità per le imprese del Veneto sono in crescita – spiega a margine dell’incontro Mario Pozza, presidente Unioncamere del Veneto –. Con il console Miri abbiamo discusso la possibilità di organizzare fiere specialistiche in Veneto e in Iran. Il mercato iraniano rappresenta una grande opportunità di sviluppo commerciale e produttivo per le imprese italiane, che devono muoversi rapidamente per trovare uno spazio adeguato alle potenzialità esportative e di business del Made in Italy. Tuttavia è necessario muoversi con attenzione e cautela, non sottovalutando i rischi e le tante incertezze politiche ancora presenti. La situazione internazionale rimane infatti ancora molto complessa e instabile anche in conseguenza dell’azione restrittiva che gli Stati Uniti hanno intrapreso contro l’Iran. Gli Usa non solo hanno rinnegato l’accordo sul nucleare iraniano ma hanno deciso di riadottare le sanzioni economiche con pesanti ricadute sulle imprese europee che fanno affari in Iran e nello stesso tempo hanno rapporti con il mercato americano. Export e internazionalizzazione continueranno ad essere leve imprescindibili per la crescita, ma richiedono soluzioni più evolute per proteggere il business e rafforzare la competitività. Per aiutare il sistema economico italiano e mantenere in vita l’accordo con l’Iran, ritengo strategico il ruolo dell’Unione europea, che potrebbe agire da mediatore tra le varie posizioni, fare chiarezza giuridica e intervenire in un approccio di unità evitando qualsiasi forma di sanzioni extraterritoriali».

Il colloquio odierno si inserisce nella serie di appuntamenti internazionali che il presidente di Unioncamere Veneto ha già avviato dallo scorso aprile incontrando l’ambasciatore del Senegal Seynabou Badiane, l’ambasciatore Australiano Greg French e il presidente del gruppo cinese Maylink Holding Group Limited Mr. Li Yongping.