Riforma Sistema camerale: il nuovo ruolo di Unioncamere Veneto

LA RIFORMA CAMERALE E IL NUOVO RUOLO DELLE UNIONI REGIONALI: UNIONCAMERE VENETO INTEGRA LE FUNZIONI CON LE CCIAA E PUNTA AI FONDI COMUNITARI DA INVESTIRE SUL TERRITORIO
Il Presidente Pozza: «Il Sistema veneto è stato il primo a riformarsi. La sfida continua: puntiamo su razionalizzazione, servizi complementari e rappresentanza»

 

 

Venezia, 16 gennaio 2018 | Un punto di riferimento per le imprese e il tessuto economico della regione, complementare ed integrativo alle funzioni già svolte dalle Camere di Commercio del Veneto, rafforzando il coordinamento con la Regione e un approccio sempre più europeo per cogliere le opportunità dei fondi comunitari quale risorsa per l’intero territorio.

Alla luce della riforma del Sistema camerale che da fine 2016 ne ha modificato le funzioni, inizia una nuova fase per Unioncamere del Veneto. Le linee guida sono state tracciate stamattina dal Presidente Mario Pozza e dal Segretario Generale Roberto Crosta – prima uscita pubblica dopo le nomine rispettivamente lo scorso 15 dicembre 2017 e il 22 gennaio 2018 – in una conferenza stampa sul nuovo ruolo e le funzioni dell’Unione regionale. Alla conferenza ha partecipato anche Giuseppe Fedalto, precedente presidente di Unioncamere del Veneto e attuale presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare.

In un quadro nazionale profondamente mutato, in cui le Camere di Commercio (da 105 passeranno a 60 con un taglio ormai consolidato del diritto annuale del 50%) assumono nuove funzioni strategiche, il Sistema camerale veneto – primo in Italia – ha anticipato la riforma procedendo in autonomia già nel 2015 all’accorpamento delle Cciaa di Venezia e Rovigo e nel 2016 di Belluno e Treviso. Adesso è Unioncamere del Veneto, prima in Italia, a tracciare un modello di riforma delle Unioni regionali camerali: la rotazione dell’incarico di Segretario Generale non solo riduce i costi ma soprattutto rafforza la sinergia fra Unione e Camere di Commercio associate che saranno sempre più coinvolte, tramite i Segretari, in quest’operazione di riforma finalizzata alla responsabilizzazione nei confronti dei rispettivi territori.

Unioncamere del Veneto mette quindi a punto la propria mission ed organizzazione, consolidando il coordinamento sul territorio sempre più al servizio delle Camere di Commercio. Il nuovo corso punterà sulla regionalizzazione di specifici servizi; sul potenziamento della rappresentanza verso Istituzioni, Enti locali e Associazioni di categoria; sull’accrescimento della progettazione comunitaria; sul rafforzamento dell’informazione statistica e ricerca economica delCentro Studi; sul coordinamento del Sistema camerale nelle azioni di internazionalizzazione.

«Fondata nel 1965, da oltre cinquant’anni Unioncamere del Veneto mette le proprie professionalità e competenze al servizio di imprese, Istituzioni e tessuto economico. L’Unione è da sempre un punto di riferimento ma i profondi cambiamenti dettati dalla riforma, che noi per primi in Italia abbiamo anticipato volontariamente autoriformandoci, ci impongono ora di guardare al futuro responsabilmente con nuove linee strategiche – ha spiegato Mario Pozza, Presidente di Unioncamere del Veneto e Camera di Commercio di Belluno Treviso –. Una sfida che raccogliamo e per la quale siamo già al lavoro. Punteremo sulla razionalizzazione in modo che Unioncamere e singole Camere garantiscano servizi complementari, per questo accorperemo alcune funzioni potenziando la rappresentatività a livello regionale e la progettualità internazionale. Rafforzeremo Eurosportello perché i fondi comunitari rappresentano un’enorme opportunità e i benefici dovranno ricadere su tutto il territorio» ha concluso Pozza ricordando anche il ruolo della Delegazione di Bruxelles diUnioncamere Veneto, attiva dal 1996 con la rappresentanza a Bruxelles del sistema imprenditoriale veneto.

Nel 2016 Unioncamere del Veneto ha dato informazioni a circa 30.000  imprese, fornendo servizi di assistenza e business to business a 1.700  imprese, coinvolgendone oltre 3000 in progetti e convenzioni e un migliaio in formazione, eventi e convegni.

Eurosportello, coordinatore da dieci anni del Consorzio Nordest Friend Europe appartenente a EEN (Enterprise Europe Network, la rete europea di servizi alle imprese formata da 600 organizzazioni locali che opera in tutti i 27 Stati Membri dell’Unione), dal 1991 al 2013 ha attratto complessivamente 50 milioni di euro e nella nuova programmazione 2014-2020 partecipa attualmente a 25 progetti per un valore di oltre 3.3 milioni di euro