Consumi e saldi estivi: due veneti su tre andranno in vacanza

[online 07.06.2024] Due veneti su tre andranno in vacanza quest’estate. È quanto emerge dalla periodica indagine sui consumi estivi condotta nell’ultima settimana di maggio da Confcommercio Veneto con Unioncamere Veneto, su un campione di 600 persone residenti in Veneto, di ogni età e in rappresentanza di tutte e 7 le province.

Più di 6 persone su 10 (il 64%) dichiara che nel periodo estivo viaggerà per trascorrere le proprie ferie: più di 1 su 4 sceglierà una meta in Veneto; 2 su 3 andranno fuori regione; 1 su 3 si recherà all’estero. L’elemento determinante per la scelta delle vacanze è di gran lunga “la tranquillità, qualità di vita, relax e ambiente salutare”, indicata da oltre 2 persone su 3. Il Veneto si conferma un valore aggiunto per la varietà e completezza delle proprie destinazioni: il 43% andrà al mare, che rimane la prima scelta per le vacanze; il 33% in montagna; il 14% nelle città d’arte; il 10% ai laghi. Variegata è anche la scelta della tipologia d’alloggio: in testa ci sono gli hotel, col 29%, seguiti dalle seconde case o abitazioni di amici, col 22%, quindi i bed&breakfast col 20%, gli appartamenti in affitto turistico, col 20%, altro ancora col 12%, e infine gli ostelli col 2%. Quanto ai canali di prenotazione, l’on-line è nettamente in testa col 73% delle preferenze.

Quasi 3 persone su 4 dichiarano che tra giugno e fine agosto prevedono delle spese nel campo “della ristorazione, sagre ed eventi enogastronomici”. Oltre il 70% indica “l’abbigliamento, le calzature e accessori”. Nel primo caso la spesa media sarà di 266 euro; nel secondo di 234. La voce “viaggi e vacanze” è al terzo posto, ma la spesa prevista sale a 842 euro. Si guarda anche ai saldi estivi che partiranno il primo sabato di luglio. Per questi ultimi, quasi 2 persone su 3 dichiarano che spenderanno più o meno come l’anno scorso; solo l’8% che spenderà di più; mentre più di 1 su 4 prevede di spendere meno.

Il budget di spesa pro capite è in linea con lo scorso anno: 229 euro per l’abbigliamento, che resta il primo settore per acquisiti, scelto dal 44%; 186 euro per le calzature, che seguono al 38%; 176 euro per borse accessori, indicato dal 15%. Alla domanda su dove e come si divideranno i consumi, il 69% risponde nei negozi fisici, mentre il 31% comprerà on-line.