Venezia, 10 settembre 2015 – Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorso trimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene un andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari nei prossimi trimestri. Dal punto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province di Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4% con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%). A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%). Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre.