Demografia d’impresa in Veneto, l’economia del terziario verso la “razionalizzazione”

[online 15.04.2024] Magari silenziosamente o apparentemente sono traccia, ma il cambiamento d’epoca sembra cominciare a imporsi. Il messaggio che emerge dal consueto report sulla demografia d’impresa in Veneto, realizzato da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto, mette in evidenza un’importante novità: si sta sempre più passando dalla “plurilocalizzazione” delle imprese, alla “razionalizzazione” delle stesse.

Negli ultimi anni si era assistito al fenomeno della diminuzione delle sedi d’impresa accompagnata, nel contempo, dall’aumento delle unità locali, che tradotto significa, per l’appunto, “plurilocalizzazione”: meno sedi gestiscono più filiali. Dall’ultimo report sulla demografia d’impresa relativo ai numeri definitivi di fine anno 2023, emerge un generale rallentamento di tale andamento e l’evidenza di un nuovo fenomeno, che viene chiamato “razionalizzazione”. In alcuni settori del terziario, infatti, non sono in diminuzione solo le sedi, ma anche le unità locali; e, pertanto, in quei settori non si è più di fronte ad una “riorganizzazione del tessuto imprenditoriale” con meno sedi e più filiali, ma a un decremento che riguarda entrambe le tipologie e a cui corrisponde una riorganizzazione funzionale dei servizi.

L’indagine ha preso in considerazione i seguenti settori del terziario: commercio al dettaglio; commercio all’ingrosso; turismo; terziario avanzato; immobiliare; logistica. Il numero delle sedi d’impresa nel terziario di mercato è pari a 128.094 (-1,7% sul 2022) e rappresenta il 31% sul totale del Veneto. Quello delle unità locali dipendenti del terziario di mercato è pari a 50.962 (+0,8%) e costituisce il 45% sul totale del Veneto.

In alcuni ambiti la “plurilocalizzazione” delle imprese pare aver esaurito la sua spinta: è il caso del commercio all’ingrosso di beni di consumo finale (sedi -3,7%, filiali -2,5%), del commercio al dettaglio specializzato di prodotti alimentari e bevande (sedi -4% filiali -3%). Vi sono, d’altra parte, settori che stanno godendo  di buona salute, come la logistica; altri, invece, che presentano un trend positivo come il terziario avanzato e il settore immobiliare. Il settore del turismo tuttora vede un calo delle sedi di impresa (-1%) a cui corrisponde l’aumento delle unità locali (+2.6%).