Venezia, 17 febbraio 2015 – Nel quarto trimestre 2014, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,7% su base annua (+1% nel trimestre precedente). La variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +0,2% (+0,7% precedente). Nella media dell’intero anno 2014 la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,8 per cento, rispetto al -0,8 per cento registrato nel 2013. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.252 imprese con almeno 2 addetti.
«Il nostro sistema ha bisogno di fiducia». Non si spiega altrimenti per Fernando Zilio, presidente di Unioncamere Veneto, l’apparente contrasto tra i dati in miglioramento relativi a produzione, fatturato estero ed occupazione e le aspettative, in peggioramento, degli imprenditori per i prossimi tre mesi. «La crisi di fiducia che ha investito la nostra imprenditoria, soprattutto quella di minori dimensioni, continua a rappresentare un grave ostacolo alla tanto attesa ripresa. Una crisi di fiducia che affonda le sue radici soprattutto, anche se non solo, nella difficoltà di accesso al credito, prova ne sia che a soffrire di più sono le microimprese che oggettivamente sono state (e sono) quelle più penalizzate dal credit crunch che avrebbe avuto effetti ancor più drammatici se il Sistema delle Camere di Commercio non fosse intervenuto con sostegni mirati nei confronti dei confidi. Sullo sfondo – conclude Zilio – restano i dubbi e, al tempo stesso, le speranze, per il varo di quelle riforme che sole possono fungere da propellente per una ripresa che per essere robusta ha comunque bisogno di una risalita dei consumi interni».
Il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+2,1%). La miglior performance è ascrivibile alle medie (+3%) e grandi imprese (+2,6%); le piccole registrano un +1,7% seguite dalle micro con un +1,3%. Tra i settori spiccano le variazioni positive dei comparti carta e stampa (+5,3%), macchine, gomma e plastica e alimentare (in media 3,4%). Negative le variazioni del marmo e vetro (-2,3%), dell’abbigliamento (-1,5%) e dei mezzi di trasporto (-1,3%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile all’andamento delle vendite all’estero con un +5,2% (+3,9% precedente) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Andamento determinato da tutte le dimensioni d’impresa, mentre a livello settoriale i migliori sono risultati l’alimentare (+14,5%) e la carta e stampa (+13,6%). Come per il trimestre precedente (+0,5%) il fatturato interno registra un lieve aumento col +0,6%. Performance positiva (+1,8%) per gli ordinativi, in aumento rispetto allo scorso trimestre (+1%). A livello dimensionale la performance migliore è delle medie imprese (+2,7%), seguono le micro e le piccole (+1,9% e +1,3%). Per i settori, le dinamiche migliori si riconfermano nei comparti della carta e stampa (+4,4%), della gomma e plastica (+4,3%), dell’alimentare (+3,8%) e dei metalli (+2,5%). Negative le variazioni dei mezzi di trasporto (-5%), delle macchine (-1,2%) e dell’abbigliamento (-0,7%). Rimane positivo il trend dal mercato interno (+1,1%), mentre gli ordinativi esteri hanno segnato un +3,2% (inferiore al +2,6% dello scorso trimestre).