Padova, 10 novembre 2021 – Si è tenuto nel pomeriggio il convegno di presentazione del rapporto “Le dinamiche del mercato del credito ai tempi del Covid-19” promosso da Unioncamere del Veneto e realizzato da Innexta scrl in collaborazione con CGIA Mestre. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha investito la nostra società in modo estremamente drammatico, stravolgendo il contesto, non solo economico, in cui gli operatori erano abituati a muoversi. La ricerca ha fornito alcuni elementi utili per comprendere le dinamiche e le traiettorie con cui la crisi ha investito le imprese e in che modo, in particolare, essa ha influenzato il rapporto con il sistema creditizio. Partendo dalle dinamiche che hanno caratterizzato il contesto economico e finanziario nazionale, si è approfondito, con un vero e proprio “carotaggio” presso un campione significativo di imprese, come e quanto queste dinamiche abbiano inciso e influenzato l’operatività quotidiana delle nostre aziende. I risultati della ricerca, oltre a fotografare la situazione di difficoltà e le tensioni delle nostre imprese, ha messo in evidenza la fiducia di fondo di buona parte degli operatori nella possibilità di recuperare, in tempi brevi, i livelli produttivi pre-crisi.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, sono intervenuti all’incontro Renato Mason, Segretario dellaCGIA di Mestre, e Daniele Nicolai, ricercatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre. I risultati dell’indagine, condotta presso 600 imprese italiane sulle dinamiche dell’accesso al credito nel 2020 e le relative esigenze delle imprese nel 2021, hanno evidenziato alcune criticità e un peggioramento, specie per il contesto del Nord Est, e più in particolare del Veneto, nei rapporti delle aziende con il sistema bancario. Le sensazioni delle imprese trovano conferma nell’analisi dei dati creditizi che misurano quasi 30 miliardi di impieghi in meno rispetto al 2011. In Veneto le piccole imprese (<20 addetti) scontano un gap decennale del 38% in termini di impieghi (10 punti percentuali in più del dato italiano) ma soprattutto un calo nell’ultimo anno (-1%), segnale preoccupante e in controtendenza rispetto a quanto emerge nel Paese (+4%). Secondo le stime previsionali del Pil, il Veneto guiderà la crescita del 2021 (+6,5%). È palese come la soluzione delle difficoltà creditizie e lo sviluppo di nuove forme di finanziamento non potrà che migliorare questo sentiero di crescita con opportunità per tutti gli stakeholder veneti.
Il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, ha aperto così i lavori della giornata: “questo rapporto non è una semplice ricerca, ma vuole essere un vero e proprio strumento di lavoro ed un punto di partenza su cui aprire una riflessione ed un dibattito coinvolgendo altri importanti attori del sistema bancario. Il lavoro di analisi sottolinea come le dinamiche tra il credito e le imprese siano profondamente cambiate con il Covid-19. È evidente che per il sistema economico della nostra regione queste dinamiche rappresentino un fattore strategico e di competitività ancor di più in una fase come questa in cui è necessario supportare le imprese nella ripartenza. Il quadro che emerge è complesso ed articolato e contiene alcuni elementi di criticità a cui si aggiungono le regole di Basilea che sono sempre più stringenti e pesano in maniera importante sulle nostre imprese. Per questo è fondamentale il ruolo del sistema camerale, come sottolinea la ricerca, per supportare le imprese nella lettura dei nuovi scenari e per favorire quel rapporto di fiducia tra sistema del credito e sistema economico che è essenziale per continuare ad essere la locomotiva del Paese”.
Sono stati illustrati da Gianmarco Paglietti, coordinatore dei progetti Innexta scrl, i dati di costante crescita della finanza innovativa – e in particolare il cosiddetto Fintech. Questo trend positivo ha permesso di ovviare, almeno in parte, alla progressiva disintermediazione delle piccole e piccolissime aziende da parte del sistema creditizio. Il percorso da fare è ancora lungo, soprattutto sotto il profilo della diffusione di una cultura finanziaria maggiormente improntata alla trasparenza che, per molti di questi strumenti, risulta fondamentale per poter accedere al mercato. Le novità regolamentari che interessano il Fintech potrebbero aprire nuovi importanti scenari e le imprese devono essere capaci di coglierli per poter valorizzare le opportunità di crescita, che i nuovi strumenti offrono anche in proiezione estera.
Il convegno è proseguito con gli interventi di Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta Banche credito cooperativo, e Carlo Antiga, Vicepresidente vicario di Cassa Centrale Banca, che hanno illustrato le strategie e le azioni che le banche hanno intrapreso per sostenere le imprese nel difficile periodo della pandemia e nella definizioni di nuove azioni per gestire e allocare i fondi che deriveranno dal PNRR con l’obiettivo di creare opportunità di crescita e sviluppo per il contesto produttivo locale.
L’incontro si è concluso con la tavola rotonda che ha coinvolto i rappresentanti delle categorie economiche del Veneto, nello specifico: Sergio Maset Direttore di Confartigianato Imprese Veneto; Matteo Ribon Segretario di Cna Veneto e Mauro Rocchesso Direttore di Fidi Impresa & Turismo Veneto. La chiusura dell’incontro è stata affidata a Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo Economico, Energia e Legge Speciale per Venezia della Regione del Veneto.
Materiali del convegno:
Gianmarco Paglietti – FINTECH: una finanza “nuova” per le imprese?
Flavio Piva – Il ruolo delle banche nel territorio nel rilancio post Covid-19