Per questo le Unioni Regionali delle Camere di Commercio di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, d’intesa con gli Enti camerali, le Associazioni di Categoria e altri portatori d’interesse istituzionali, si sono fatte portavoce di una serie di proposte concrete per aiutare il sistema delle imprese dei consumatori a contrastare l’enorme aumento dei prezzi dell’energia degli ultimi mesi.
Tra le richieste al Governo ci sono in primis il consolidamento del taglio di alcune accise, l’introduzione di un super-ammortamento del 150% per gli interventi di efficientamento energetico e per impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili o, in alternativa, l’attivazione di un credito d’imposta del 50% per le imprese per favorire la copertura dei capannoni industriali con sistemi fotovoltaici e, in generale, misure di incentivazione e sostegno alle rinnovabili e all’autoproduzione.
Accanto alle istanze al Governo c’è anche l’impegno delle Unioni per azioni di sensibilizzazione, formazione, incentivazione in tecnologie e soluzioni per il risparmio energetico, la costituzione di Comunità Energetiche, l’autoconsumo e l’impiego di fonti rinnovabili.
Secondo una recente indagine del Centro Studi di Unioncamere del Veneto le bollette di giugno-luglio sono raddoppiate per il gas (+97,8%) e più che raddoppiate per l’energia elettrica (+132,8%), con rincari maggiori per i settori energivori – carta e stampa, marmo, vetro e ceramica, gomma e plastica, alimentare e bevande – che hanno mantenuto livelli produttivi molto sostenuti nel 2022. Per reagire all’aumento dei prezzi il 23% delle imprese sta effettuando investimenti nel fotovoltaico mentre il 18% è indirizzata a misure di efficientamento energetico.
COMUNICATO STAMPA | LE PROPOSTE DI PI.LO.V.E.R. IN TEMA DI ENERGIA