Veneto, il 2012 un altro anno di recessione

Venezia, 03 aprile 2012Il Pil del Veneto ha chiuso il 2011 con un lieve aumento del +0,6% ma le previsioni per il 2012 registrano una brusca frenata con una flessione del -1,6%. Il quadro dell’economia regionale è stato illustrato stamattina durante la presentazione della 13esima Anteprima alla relazione sulla situazione economica

La modesta crescita del Pil regionale (+0,6%) è in linea col Nordest (+0,6%), Emilia Romagna (+0,7%) e Piemonte (+0,6%), ma risulta migliore di Trentino Alto Adige (+0,5%), Lombardia (+0,4%) e Friuli Venezia Giulia (+0,3%). Sull’andamento del Pil hanno influito il rallentamento dei consumi privati delle famiglie (solo +0,5%) e degli investimenti (-0,6%). Determinante positivamente il ruolo delle esportazioni cresciute del +10,2%, per un valore di oltre 50 miliardi di euro, anche se la dinamica è andata progressivamente riducendosi nel corso dell’anno. Il principale mercato di riferimento resta l’Ue27, ma in ridimensionamento:la Germania si conferma primo partner commerciale (il peso sull’export veneto totale è del 13,9%) seguita dalla Francia, ma crescono le esportazioni verso i Paesi BRIC, dove spiccala Cina col +30,6% per i prodotti manifatturieri. 

Secondo le stime più recenti, nel 2012 il Veneto registrerà una flessione del -1,6% determinata da una forte contrazione degli investimenti delle imprese (-3,3%), messe a dura prova dalle condizioni del credito e dai ritardi dei pagamenti delle amministrazioni locali vittime del Patto di Stabilità. Decisa contrazione anche per i consumi delle famiglie (-1,8%), complice l’aumento dei prezzi al consumo e la pressione fiscale. Modesto il contributo degli scambi con l’estero (+2,8%); calo dello 0,4% delle unità di lavoro col tasso di disoccupazione che dovrebbe salire al 5,4%.

Il comunicato stampa ufficiale

L’Anteprima Economia del Veneto nel 2011 e previsioni 2012

La sintesi dell’Anteprima Economia del Veneto nel 2011 e previsioni 2012

Le slide relative ai dati dell’Anteprima

Le slide relative al focus sulla competitività nell’Unione europea

Le slide di Banca Popolare Etica