La distribuzione media dei giudizi della produzione rimane invariata rispetto al trimestre precedente: le imprese interessate da un aumento della produzione sono il 47% del campione mentre sono il 38% le imprese che dichiarano una diminuzione. Il 15% dichiara una sostanziale stabilità.
A livello settoriale le attività economiche in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 sono la carta e stampa (+6,4%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,4%) e le macchine e gli apparecchi meccanici (+3,3%). Registra una variazione della produzione positiva ma meno marcata il settore alimentari e bevande (+0,7%) mentre diminuisce la produzione per tutti gli altri settori. Le flessioni maggiori si registrano nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-9,9%), nell’industria dei prodotti in legno e dei mobili (-7,7%) e nella produzione delle macchine elettriche ed elettroniche (-7,6%).
Una conferma della frenata della produzione manifatturiera si ha dall’indicatore del grado di utilizzo degli impianti che da una media di 75% del 2022 passa a 73% nel primo semestre dell’anno e si ferma a 70% nel periodo luglio-settembre 2023. Rimane invece stabile a 55 il numero dei giorni di produzione assicurata dal portafoglio ordini.
Le attese degli imprenditori del comparto manifatturiero per l’ultimo trimestre dell’anno rimangono positive. Rispetto al secondo trimestre, cresce a 44% la quota di imprenditori intervistati che si attendono un aumento della produzione (era 37% nel secondo trimestre 2023) e scende a 26% (era 29%) la quota dei pessimisti che prevedono una diminuzione. Gli imprenditori che si attendono una situazione di stabilità sono il 30% (era 34%).