Venezia, 10 gennaio | E’ una proposta forte e innovativa, accompagnare gli studenti ad osservare i mestieri in azienda e di questo progetto il sistema camerale si fa attivo propositore – lo sostiene con fermezza il Presidente di Unioncamere Veneto Mario Pozza condividendo il pensiero espresso del prof. Paolo Gubitta -.
Viene ribadito dal sistema camerale in modo innovativo e coraggioso, l’importanza di immergere studenti e docenti nei contesti lavorativi, nonostante lo sconforto generato dalla rimodulazione dell’alternanza.
Non potevamo stare fermi – sottolinea Pozza – perché il sistema camerale ci ha creduto sin da subito, investendo molte risorse economiche e di personale nel ruolo di cerniera tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
In prima battuta, lo dovevamo per il futuro dei nostri ragazzi. Non era concepibile una marcia indietro: anzi. Portarli a vedere “in presa diretta” cosa accade nei luoghi di lavoro, come cambiano le professioni, ci è sembrata la risposta migliore: che si colloca avanti ai tradizionali format di alternanza, come avanti alle ordinarie, pur lodevoli, attività di orientamento-.
Una risposta di questo tipo la dovevamo anche agli insegnanti – aggiunge Pozza– soprattutto a quelli che sono stati “in trincea” per l’alternanza e che stanno vivendo la rimodulazione delle ore quasi come uno smacco, rispetto alle battaglie fatte e ai progetti innovativi portati avanti con tenacia.
Questo tipo di risposta – continua Pozza – va decisamente incontro alle imprese. Al loro interesse, ad avere giovani più consapevoli di come stanno evolvendo i lavori e di quali competenze servano. Ma anche alla loro esigenza di raccontarsi e di presentarsi come luoghi di lavoro “attrattivi”.
Ce lo hanno fatto ben capire le prime aziende che hanno aderito alla tornata di visite che abbiamo organizzato tra febbraio e aprile: far “toccare con mano” quali contenuti innovativi abbia il lavoro, diventa parte integrante di una strategia di attrazione dei talenti.
Mi auguro – conclude il presidente di Unioncamere Veneto Pozza – che quanto stiamo facendo nel nostro territorio sia di esempio per come il rapporto scuola-impresa può essere rilanciato, e non penalizzato. Anche perché quello che proponiamo si colloca dentro un’importante linea strategica che appartiene a tutto il sistema camerale nazionale: che tiene insieme l’analisi dei fabbisogni professionali attraverso Excelsior, le attività di orientamento, l’impegno per favorire una co-progettazione di qualità dei percorsi di alternanza, importanti risorse finanziarie per supportare le imprese, attività di formazione per tutor scolastici e tutor aziendali. Tanto impegno, che riusciamo a calare nel territorio grazie alla rete di tutte le Camere del Veneto.
In quali prime aziende i ragazzi potranno osservare da vicino il lavoro?
A Verona il tema della visita sarà l’agrifood: due classi degli Istituti Ferraris-Fermi e Berti andranno a visitare il Caseificio Elda, azienda nata da un piccolo laboratorio artigianale, che è riuscita ad automatizzare l’intero processo produttivo attraverso un approccio ecosostenibile, divenendo uno dei protagonisti dell’Industria 4.0.
A Padova le scolaresche andranno in Unox che produce forni professionali: azienda che non solo ha adottato molte tecnologie 4.0 ma che ha ripensato le sue strategie di marketing attorno ad un’inedita figura professionale di “venditore esperto”.
Due classi dell’ITIS “Planck” di Treviso, una dell’indirizzo elettronica e una dell’indirizzo automazione andranno in visita alla Came, per capire come stanno evolvendo le professioni attorno al nuovo concetto dell’abitare intelligente, in case e sistemi urbani sempre più interconnessi.
L’ITC “Calvi” di Belluno avvicinerà i suoi studenti all’economia circolare, visitando l’azienda Amorim Cork, multinazionale presente nel distretto del Prosecco di Conegliano che produce tappi in sughero. E che ha fatto dello spreco zero e della riciclabilità al 100% dei suoi prodotti un asset strategico.
Altre visite sono in corso di pianificazione per le province di Rovigo, Venezia e Vicenza. Ogni visita sarà documentata da dei brevi video che saranno poi resi disponibili sul web: così che questi momenti in cui i ragazzi “vedono il lavoro da vicino” possano trovare la più ampia disseminazione e valorizzazione.