Consumi natalizi, i veneti non rinunciano al Natale: più spese per ristoranti e abbigliamento

[online 01.12.2024] Natale è sempre Natale. Pur in un momento segnato ancora dal forte impatto dell’inflazione che limita il potere d’acquisto delle persone, ci sono segnali incoraggianti sui consumi per le prossime festività di fine anno. Rispetto all’anno scorso si spenderà di più per ristoranti, abbigliamento e benessere; crescono anche i libri e i viaggi. E il regalo utile è sempre al primo posto. È quanto emerge dalla consueta indagine realizzata nel corso di questo mese da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto, su un campione di 600 persone residenti in tutte le province del Veneto.

A domanda su cosa concentreranno i loro acquisti, i veneti mettono abbigliamento e calzature al primo posto (71%), la convivialità del desco al secondo (67%), la cura della persona al terzo (60%). Sul luogo dove saranno effettuate le compere, due terzi degli intervistati rispondono nei negozi fisici.

L’indagine, come al solito, ha rivolto l’attenzione anche ai saldi invernali che verranno. Rispetto all’anno scorso si registra un leggero miglioramento: il 68% delle persone dice che spenderà come un anno fa, il 10% di più, il 22% di meno. Nel contesto generale l’inflazione continua a impattare sulla capacità di spesa delle persone. Un trend che va avanti ormai da diversi mesi e che si fa sentire sugli acquisti di ogni giorno. Più di 8 persone intervistate su 10 confermano che la perdita del potere d’acquisto impatta sui consumi.