Venezia, 12 settembre 2013– Nel secondo trimestre 2013, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura condotta su un campione di 1.085 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato un’attenuazione della caduta pari a -2,5% (-6,8% nel trimestre precedente) rispetto allo stesso periodo del 2012.
Continua l’aumento dei prezzi di vendita (+0,3%) con variazioni più marcate per le medie e grandi aree commerciali (+0,5%), mentre per le piccole dimensioni si registra una stabilità (-0,1%). Gli ordinativi hanno segnato una flessione del -4,4% (-8,6% nel trimestre precedente) su base annua, mentre è in controtendenza la dinamica dell’occupazione, che fa segnare un leggero aumento del +0,5% su base annua, ascrivibile all’andamento registrato per supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+1,8%). Resta negativo il clima di fiducia degli imprenditori. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione degli ordinativi è -36,9 punti percentuali (contro il -41,2 p.p. del trimestre precedente).
«Il secondo trimestre dell’anno conferma la difficoltà nel ripartire dei consumi, anche se l’attenuarsi della flessione delle vendite al dettaglio (-2,5%) lascia presagire una lieve inversione di tendenza. Un segnale che però va interpretato. Non si vede ancora alcuna ripresa, ma forse il crollo si è fermato – spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto -. In questo contesto continua inoltre a preoccupare il tessuto economico della nostra regione. Tra gennaio e luglio 2013 le chiusure di esercizi commerciali hanno infatti interessato oltre 2.500 negozi in Veneto, circa 12 al giorno, con un saldo tra nuove aperture e chiusure negativo per quasi 1.400 unità».