Imprese e Innovazione sostenibile

(su gentile concessione di Trevisosystem.com)

Treviso, 06 luglio 2012 – Si è svolta nella barchessa della splendida villa Emo la giornata dedicata alla sostenibilità, organizzata da Unioncamere del Veneto e Regione del Veneto. L’evento organizzato nel quadro del progetto CSR Veneto, ha avuto come obiettivo  dimostrare che è possibile trovare vie innovative alla competitività, conservando i valori di sostenibilità ed eticità. Ha aperto i lavori Nicola di Santo presidente del Credito Cooperativo Trevigiano che ha ospitato l’evento.

Ricordiamo che il Credito Cooperativo Trevigiano, per la seconda volta, è salito sul podio nella cerimonia di premiazione del 5° Green Globe Banking Award svoltosi a Milano. È il primo premio italiano che coinvolge attivamente il settore bancario e finanziario a realizzare prodotti, attività,  investimenti e coefficienti  ambientalmente sostenibili, volti alla tutela e alla valorizzazione del “capitale naturale” dei territori in cui operano.

Gian Angelo Bellati  Segretario generale di Unioncamere del Veneto, compiaciuto della numerosa partecipazione, segno – dice- della particolare sensibilità del territorio e degli imprenditori per il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, ha sottolineato come la Sostenibilità permetta di differenziarsi creando un rapporto particolare con il cliente e divenendo così un’opportunità che rende l’impresa preferibile anche nei mercati dei paesi extraeuropei. Bellati ha illustrato i punti cardine della convenzione con la Regione del Veneto Progetto CSR Veneto, in cui sono stati individuati i requisiti minimi della CSR per le imprese, indicando gli incentivi e i criteri di valutazione e di autovalutazione per le imprese.

Fabrizio Panozzo dell’università Cà Foscari ha preso spunto dalla location per ricordare che villa Emo nacque come fattoria,  per poi divenire anche sede abitativa e di rappresentanza. Villa Emo è stata tra le prime fattorie in cui è stato introdotto il maisGrande innovazione nel ‘500 che ha migliorato l’alimentazione degli abitanti e modificato il modo di fare coltivazione. Panozzo ha richiamato l’allegoria congiunta della Concordia e della Economia negli affreschi della villa. Le figure allegoriche  rappresentano l’dea del commercio che va oltre il mero scambio commerciale. Così l’estetica che non è disgiunta dell’economia e dall’etica. I proprietari, infatti, si erano avvalsi del miglior architetto  per la costruzione della villa e della pittura contemporanea per l’abbellimento. Il paragone con l’imprenditore d’oggi è stato immediato. Molti imprenditori, ha detto Panozzo, si avvicinano al bello integrandolo nel proprio processo produttivo. Tra etica ed estetica il confine è labile.

Nella mattinata si sono svolti i primi due workshop in sessione parallele.
1A. INNOVAZIONE VERDE:GREEN ECONOMY E GREEN TECHNOLOGY. Coordinatore:Giampietro Vecchiato. Con testimonianza delle aziende Gruppo Dani – Clivet – Tecnogamma – Mefin.

Le 4 aziende hanno adottato la CSR in modalità diverse. 
Per Clivet: comunicando un prodotto poco amato come gli inerti e dedicandosi agli stakeholders per farlo comprendere.Lavorando in maniera sostenibile sul prodotto a monte creando 5 nuovi tipi di materiale non impattante.Formando i dirigenti delle province per il corretto utilizzo dei materiali.
Per Gruppo Dani: nel processo produttivo della concia delle pelli per non danneggiare più l’ambiente, riconoscendo e occupandosi di tutti gli anelli della filiera, soprattutto quelli a “valle”: la coltivazione e l’allevamento.
Per Tecnogamma: Nella comunicazione al cliente dei vantaggi immediati che porta un prodotto così altamente tecnologico (misurazione di elementi e processi dove il contatto è impossibile) che se spiegato risulta difficile da comprendere e da capirne i risvolti pratici.Un aiuto dunque rivolto al cliente per meglio orientare le proprie scelte d’investimento.
Per Mefin: Avere come core business la sostenibilità nella produzione di calore ed energia nel rispetto dell’ambiente.

SINTESI: Le 4 aziende hanno adottato un approccio sostenibile al cliente ed al mercato per vendere di  più ed è ciò che deve fare un’azienda- commenta il coordinatore-. Si tratta di Marketing sostenibile,vengono fatti valere degli asset intangibili che altrimenti non verrebbero riconosciuti. Molto importante anche il concetto di attenzione a tutta lafiliera del valore.

1B. GESTIONE SNELLA E SOSTENIBILE. Coordinatore Andrea Casadei.
Con testimonianza delle aziende Caron A&D, Alpac, Meneghetti,Marangoni, autodemolizione Bresolin.

SINTESI:Le 4 aziende hanno adottato la lean organization che ha portato a dei modelli di comportamento  avvicinandosi così alla CSR.
CSR e Lean Organization sono state individuate come “Il coraggio di cambiare”.

Nel pomeriggio si sono svolti i seguenti workshop.

2A FILIERA SOSTENIBILE E VALORE CONDIVISO. Coordinatore Marco Caputo. Con testimonianza delle aziende Jolly Sgambaro, Voltan, San Matteo,Gava Imballaggi.

SINTESI: Riconoscimento delle filiere corte. Anche le banche per una piccola impresa possono essere inserite nella filiera in quanto considerate partner.

2B:BILANCIO INTEGRATO E TRASPARENZA INNOVATIVA. Coordinatore: Monica Palumbo. Con testimonianza delle aziende H-Farm, VITEC,CAME, Comitato Unicef.
Per H-farm rendicontare l’intangibile significa valorizzare al meglio ciò che viene fatto Un esempio per i giovani nel progetto delle start-up d’impresa e per redicontare il valore del digitale.
Per VITEC il bilancio integrato significa anche rendicontare l’asset del capitale umano per divenire un’azienda attrattiva per i giovani.
Il bilancio Integrato significa anche comunicare in maniera trasparente ed essere giudicati da un ente terzo.
Per Came è stato individuato il valore intangibile dell’innovazione quale espressione chiave del processo produttivo. La prima stesura del bilancio integrato è stata realizzata con un team di giovani che ha apportato spunti diversi grazie alle diverse competenze. L’asset umano è stato così riconosciuto e valorizzato.
Per Comitato Unicef  i flussi di cassa non servono a nulla se non sono commentati. E’ importante comunicare con trasparenza affinchè tutte le risorse possano essere monitorate da tutti, grazie anche alla pubblicazione del bilancio integrato nel minisito dell’Unicef che permette la completa consultazione.

SINTESI: Si ottengono molti benefici comunicando l’operato di sostenibilità di un’azienda.  Il Bilancio sociale, integrato è importante per le 4 aziende per comunicare l’asset umano, l’innovazione e la digitalizzazione e per essere trasparenti nei confronti del cliente e dei mercati, soprattutto esteri che ormai esigono i bilanci sociali per valutare un’azienda.

Silvia Trevisan

L’articolo sul sito Trevisosystem