Venezia, 27 novembre 2014– Un protocollo d’intesa regionale «Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatori», primo esempio in Italia nel suo genere, è stato sottoscritto stamani a Venezia, nella sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi, dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, dal presidente di Unioncamere Veneto Fernando Zilio e dal prefetto di Venezia Domenico Cuttaia (a nome di tutte le Prefetture della regione).
«Il protocollo – ha detto Donazzan – è uno strumento per tentare di colpire con efficacia una piaga diffusa nella nostra regione e che si sta espandendo in tutt’Italia. Le conseguenze di queste attività illegali sono molte: difficoltà sempre maggiori per le imprese, la perdita di posti di lavoro a causa della concorrenza sleale che si produce, e soprattutto la grande pericolosità per la salute di questi prodotti fatti circolare liberamente sul nostro territorio. E’ il primo protocollo del genere, il tavolo è molto autorevole composto dalle Prefetture e da tutti i soggetti sindacali e datoriali e dà la dimensione di come la situazione sia divenuta intollerabile».
Per arrivare al testo definitivo del protocollo sono stati coinvolti nei mesi scorsi i Comuni, le Camere di Commercio le Associazioni di categoria e dei consumatori, la Guardia di Finanzala Polizia Locale, l’Agenzia delle Dogane le Questure, oltre alle Università, i sindacati, l’INAIL e l’INPS.
Quattro le aree tematiche d’intervento proposte dall’intesa: lo studio, la formazione e il supporto alle piccole e medie imprese e agli operatori della sicurezza; i controlli, la vigilanza e il presidio coordinato del territorio; l’informazione, la comunicazione e l’educazione; la tutela delle produzioni di qualità. Nella fase attuativa il Protocollo prevederà l’organizzazione delle attività in base alle aree d’intervento attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento, guidati di volta in volta da un capofila che avrà il compito di garantire la direzione delle iniziative e il monitoraggio delle attività.
Fernando Zilio, presidente di Unioncamere Veneto, ha sottolineato che il senso del protocollo sta nell’aver messo insieme tutti per «far coscienza e comprendere che la contraffazione è un fenomeno drammatico per tutti i cittadini perché acquistare merce contraffatta è illegale, opera sfruttamento, costa pesantemente allo Stato per i controlli che deve fare, il tutto per un costo di qualche miliardo di euro nel complessivo circuito economico e sociale». «Le due Regioni più colpite dalla contraffazione sono il Veneto e la Toscana, e lo strumento del protocollo potrà essere importante ed agire come efficace contrasto e affiancarsi a quella che deve diventare un costume di tutti: acquistare prodotti fatti in Italia».
Nell’occasione, Unioncamere Veneto ha presentato lo studio «I cinesi in Veneto. Una stima dei costi economici tra contraffazione e criminalità», a cura del Centro Studi di Unioncamere Veneto.