Venezia, 27 novembre 2012 – Nel terzo trimestre 2012, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura condotta su un campione di 1.184 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione del -5,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. La marcata contrazione dei consumi è ascrivibile a tutti i segmenti, ma la performance peggiore si registra nel commercio al dettaglio dei prodotti non alimentari (-5,2%).
Continua l’aumento dei prezzi di vendita (+0,5%) e, in linea col fatturato, gli ordinativi hanno segnato una flessione del -6% su base annua. Nonostante l’andamento negativo delle vendite, in linea con quanto rilevato nei trimestri precedenti, resta positiva la dinamica dell’occupazione che registra un aumento del +0,6% su base annua. Contrastanti le attese degli imprenditori. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione degli ordinativi e delle vendite è risultato in lieve miglioramento: rispettivamente -42,0 punti percentuali (contro il -45,7 p.p. del trimestre precedente) e -39,2 p.p. (-48,1 p.p. nel trimestre precedente). Peggiorano invece le aspettative per l’occupazione che segnano un -13,6 p.p. contro il -12,5 p.p. precedente.
Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto:
«Nei mesi estivi le vendite al dettaglio hanno registrato una nuova flessione (-5,1% su base annua), che si aggiunge a quelle già evidenziate nella prima parte del 2012. Sono dati che confermano quanto emerso nell’indagine realizzata da Regione ed Unioncamere del Veneto nell’ambito del progetto MOLO: le aperture domenicali e le liberalizzazioni degli orari dei negozi non hanno sortito alcun effetto sui consumatori, che hanno mantenuto le loro abitudini di acquisto, pur avendo meno reddito disponibile. Il periodo natalizio, che di solito riserva un po’ di respiro al settore del commercio, forse riuscirà rallentare la contrazione delle vendite al dettaglio, ma preoccupa la tendenza al ribasso degli standard di spesa delle famiglie. A questo vanno aggiunte le numerose chiusure di esercizi commerciali che, tra gennaio e ottobre 2012, hanno visto abbassare le serrande oltre 3.500 negozi nel solo Veneto con un saldo tra nuove aperture e chiusure risultato negativo di 1.880 unità».
Il comunicato stampa integrale