CS: Costruzioni, I trimestre 2013 -3,9%

Venezia, 5 giugno 2013 – Nel primo trimestre 2013, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato una flessione del -3,9% rispetto allo stesso periodo del 2012 (-2,8% a fine 2012). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da CEAV (Cassa Edile Artigiana Veneta) e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.

Sulla dinamica particolarmente negativa del fatturato ha influito pure la condizione meteorologica che, nei primi mesi dell’anno, ha visto un andamento anomalo del tempo, con molte più giornate di fermo cantiere rispetto al passato. Ad essere caratterizzati dal segno meno sono tutti gli indicatori e a preoccupare sono soprattutto i dati relativi al sistema artigiano e delle piccole imprese. I dati tendenziali riferiti al settore artigiano indicano infatti una flessione del -4,1% del fatturato, mentre per le imprese non artigiane la diminuzione è del -2,6%, in quest’ultimo caso comunque doppia rispetto al trimestre precedente. Dal punto di vista territoriale il volume d’affari ha dimostrato dinamiche negative in tutte le province con un calo più limitato a Belluno (-2,3%), Verona e Venezia (-2,5%). Particolarmente negativi invece gli indicatori per Vicenza (-6,2%), Padova (-5,6%) e Treviso (-5,4%).

«Nel primo trimestre dell’anno l’andamento congiunturale dell’industria delle costruzioni è stato caratterizzato da un nuovo balzo all’indietro, che ha cancellato i timidi segnali di recupero emersi nei tre mesi precedenti – commenta Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto – . Nel periodo gennaio-marzo 2013 il rallentamento del fatturato nelle costruzioni, addirittura più marcato rispetto all’ultimo scorcio 2012, è stato determinato soprattutto dalla flessione del comparto artigiano. Notizie meno negative giungono invece dalle aspettative degli imprenditori che, come nel caso del settore industriale, stanno evidenziando segnali più incoraggianti di una possibile inversione della tendenza in atto. I segnali di ripresa attesi da tempo stanno tardando ad arrivare».

«L’unico mercato che oggi permette di guardare al futuro è quello della ristrutturazione e del recupero urbano. Bene ha fatto il Governo a prorogare gli incentivi, ma la proroga vale solo fino a fine anno, mentre le nostre imprese hanno bisogno di certezze per il futuro, soprattutto per poter garantire l’occupazione – sottolinea Virginio Piva, presidente CEAV -. E’ necessario che il Governo promuova azioni strutturali e non episodiche e che la Regione prosegua nei disegni di leggi regionali a sostegno del settore. Le nostre imprese ne hanno bisogno».

Il comunicato stampa integrale

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