Il report è stato presentato in Camera di Commercio di Verona nel corso dell’evento “Destinazione Veneto: il turismo nell’era della discontinuità”, che ha approfondito strategie e strumenti intersettoriali di analisi, grazie ai contributi del dirigente area valorizzazione ecosistemi turistici e culturali Isnart Paolo Bulleri e del ricercatore Alberto Bazzucchi, di Claudio De Monte Nuto del Consorzio Starting4, di Stefan Marchioro della Direzione regionale Turismo con l’Osservatorio regionale del turismo federato e di alcuni operatori del settore.
DESTINAZIONE VENETO: IL TURISMO NELL’ERA DELLA DISCONTINUITA’ | MATERIALI
“Come sistema camerale, che è naturale luogo di incontro e dialogo tra Pubblica Amministrazione, imprese e operatori economici e sociali, stiamo lavorando a fianco delle imprese del turismo sulla cultura del dato, perché è fondamentale per conoscere, programmare e gestire – ha sottolineato in apertura Valentina Montesarchio, Vice Segretario Generale di Unioncamere del Veneto – e siamo impegnati ad accompagnare gli ITS nello sviluppo di competenze professionali rispondenti alle esigenze di questo momento”.
Il presidente di Destination Verona & Garda Foundation Paolo Artelio ha presentato il progetto di coordinamento unico delle due DMO (Organizzazioni di Gestione della Destinazione Turistica) veronesi, che “ha portato alla nascita a marzo scorso di una Fondazione provinciale per il turismo che si occuperà di promozione, accoglienza, informazione e commercializzazione in maniera unitaria dell’intera provincia di Verona. La Dvg Foundation ha come socio fondatore la Camera di Commercio di Verona ed è partecipata da 63 Comuni della provincia scaligera che rappresentano il 91% delle presenze turistiche dell’area. La forza nostra sarà riuscire per la prima volta ad avere un territorio che può dare emozioni a 360° ai nostri turisti”.
IL REPORT ISNART “DESTINAZIONE VENETO: IL TURISMO NELL’ERA DELLA DISCONTINUITA’”
Il Report
Consistenza e andamento del settore: le imprese puntano sulla ristorazione
Il report, condotto per la linea 1 di attività «Specializzazione dell’osservazione economica per stare vicino alle imprese e ai territori» del «Fondo di Perequazione 2019-2020 Sostegno del Turismo», è frutto dell’analisi dell’offerta di filiera e di una rilevazione effettuata tra giugno e agosto su 1.500 turisti italiani e stranieri in vacanza in regione.
La filiera turistica regionale è composta di oltre 46 mila imprese registrate al secondo trimestre del 2022, il 9,7% della filiera turistica nazionale, mentre gli addetti sono oltre 218 mila, il 6,7% sul totale nazionale. La stabilità demografica tra nuove aperture e attività cessate che aveva caratterizzato il triennio 2019-2021 grazie a ristori e interventi governativi, viene meno per il riacuirsi della pandemia e lo shock economico-finanziario del conflitto geopolitico, con un aumento del tasso di mortalità e turnover negativo. Altalenante il trend degli addetti, che risultano diminuiti rispetto ai 226.101 del IV trimestre 2021.
La provincia di Verona è seconda in Veneto per numero di imprese con oltre 9.400 operatori turistici (Fonte: Infocamere, imprese registrate al II trimestre 2022), che pesano quasi il 10% sul totale dell’economia provinciale. L’area scaligera è superata in proporzione solo da Venezia e Belluno.
Circa 6 imprese venete su 10 operano nelle sole tre province di Padova, Verona e Treviso. In particolare, Verona segue Padova per peso della filiera turistica sul totale regionale con un 19,9%, mentre è prima in Veneto per numero di addetti (20,4%).
Il 65,3% delle imprese turistiche sono specializzate per lo più nella ristorazione, che risulta predominante. Il primato va a Rovigo che ne registra il 74,0%, mentre per il ricettivo è Belluno a predominare, con il 22,5% di imprese. Padova ospita la quota più alta di operatori specializzati in attività culturali e ricreative (15,2%) mentre Venezia registra più imprese di trasporto e agenzie di viaggi (rispettivamente 14,3% e 4,0%). Anche a Verona la ristorazione la fa da padrone con il 62% degli operatori, la ricettività rappresenta quasi il 14%, l’11,7% sono attività culturali e ricreative, il 7,3 trasporti, il 3,8 agenzie di viaggi e altri servizi.
Per l’estate 2022, 6 imprese turistiche su 10 hanno mantenuto prezzi stabili, mentre il 39,9% li hanno aumentati.
Il Veneto piace a stranieri e giovani
I turisti che visitano il Veneto sono giovani e fanno vacanze prettamente all’insegna di cultura e natura. 6 su 10 sono stranieri, 3 italiani, solo 1 su 10 è interno:con la ripresa dei viaggi, i veneti si sono spostati fuori regione. I turisti in Veneto sono prevalentemente giovani: il 36,3% dei turisti appartiene alla Generazione Y (28-41 anni) e il 7,1% alla Z (under 27) con una prevalenza di stranieri.
La regione conferma la propria vocazione multi-attrattiva, con un interesse trasversale per cultura, shopping, enogastronomia, eventi. Nel luogo di vacanza il turista scopre poi altri interessi e si dedica a escursioni e gite di interesse naturalistico (57%), turismo balneare/lacuale (34%), attività sportive (13,2%).
La spesa media giornaliera dei turisti in Veneto, esclusi viaggio e alloggio, è di 68,5 euro sia per gli italiani che per gli stranieri, una cifra in progressivo calo dai 75 euro giornalieri del 2019 ai 70 del 2021, anche per effetto di pratiche di contenimento dei prezzi o di un cambiamento della clientela verso una minore capacità di spesa. La voce di spesa principale è per ristorazione, bar e acquisti veri e propri di prodotti tipici locali, ma l’1,5% dei turisti spende 58,8 euro in attività sportive e lo 0,9% investe 37 euro nel wellbeing per servizi termali.
Focus Lago di Garda, sentiment positivo per esperienza emozionale
L’analisi del sentiment descrive il bacino del Lago di Garda con i suoi 20 comuni come un’area di forte impronta turistico-naturalistica, culturale e balneare lacuale. Tra le attività svolte nella destinazione, spiccano escursioni e gite in borghi e città, unendo spesso natura e cultura, cui si aggiungono degustazioni di prodotti enogastronomici locali.
Il sentiment dei turisti è in prevalenza positivo con un voto medio di 8,3: la maggior parte delle recensioni riguarda aspetti della destinazione di carattere generale. Una quota importante di giudizi negativi riguarda l’accessibilità.
Le recensioni sull’esperienza turistica sono largamente positive quando si cita la dimensione “cuore”, relativa al peso emozionale di ciò che il turista ha vissuto e provato.
Per quanto riguarda la qualità dei servizi, la gran parte delle recensioni esprime giudizi positivi sul personale turistico, sul grado di pulizia di aree e monumenti e sui servizi ristorativi; da migliorare, invece, i servizi informativi e il costo inteso come rapporto qualità-prezzo.
L’analisi del sentiment è realizzata grazie alla piattaforma Simoo++, predisposta da ISNART per conto di Unioncamere nell’ambito delle attività dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio.
Il ruolo di Unioncamere a sostegno della filiera turistica
Oltre all’analisi dell’industria turistica e del suo andamento, l’obiettivo di Unioncamere del Veneto e del sistema camerale è fornire sostegno agli operatori e qualificare l’offerta delle imprese turistiche sui temi della digitalizzazione e della sostenibilità, anche in termini di cooperazione tra operatori e di differenziazione dei prodotti sul territorio.
Per questo ha promosso 2 edizioni del corso di Alta Formazione “IL TURISMO E’ CAMBIATO, CAMBIA ANCHE TU” realizzato dal Consorzio Starting4 per Unioncamere del Veneto per accompagnare gli imprenditori in un percorso di conoscenza della cultura d’impresa e di abilità di gestione della strategia di marketing e comunicazione. Hanno partecipato oltre 200 imprese tra agenzie di viaggi, B&B, guide, strutture alberghiere, aziende vitivinicole e di servizi al turismo. Sono stati prodotti contenuti per oltre 50 ore di formazione sempre disponibile online” e 5 incontri nelle Camere territoriali. Nella fase conclusiva del percorso sono stati condotti 6 laboratori di rete (2 a Verona, 2 a Padova e 2 a Treviso) per far comprendere e sperimentare agli operatori turistici il valore della collaborazione territoriale.