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online 20.02.2024] Saranno poco più di 40 mila le opportunità di lavoro (con contratto superiore ad un mese o a tempo indeterminato) offerte dalle
imprese venete a febbraio, un ammontare di nuovi assunti pressoché uguale a quello che si era programmato un anno fa. Anche se la domanda di lavoro prevista in questo secondo mese dell’anno cresce rispetto al periodo pre-Covid segnando un +24% (circa 8 mila assunzioni) in più rispetto a febbraio 2020, c’è una sostanziale stazionarietà delle nuove assunzioni a livello annuale (poco meno di mille assunzioni in meno). A soffrire maggiormente è il comparto dell’industria che segna un -5,3% rispetto allo scorso anno (circa 860 assunzioni in meno), di segno opposto la variazione su base annua nel comparto del turismo del +6,6%. Ancora alta la percentuale per le assunzioni di difficile reperimento (55%). Sono le imprese di piccole piccole dimensioni, ossia con meno di 50 addetti, che propongono un maggiore volume di assunzioni (circa 60%).
Per quanto riguarda il trimestre febbraio – aprile 2024 le assunzioni previste sono quasi 130 mila in aumento rispetto all’analogo trimestre del 2023. Saranno circa il 18% delle imprese ad assumere nuovo personale e i contratti lavorativi saranno maggiormente a tempo determinato (72%). Inoltre, una quota pari al 64% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Circa un’assunzione su tre (34%) riguarda giovani fino a 30 anni d’età e per una quota pari al 23% le imprese prevedono di assumere personale immigrato. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di novembre.
Si segnala la versione aggiornata della dashboard interattiava mensile al seguente link.
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